Tragoidia (Black Metal)


1) Ciao ragazzi! Sono davvero entusiasta di aver avuto l'opportunità di intervistarvi, considerato anche i pessimi mesi da cui siamo reduci, una bella notizia come il potervi ospitare sul mio blog non può che rendermi felice! Potete presentarvi ai nostri lettori?

Si, intanto un saluto a te Luna ai lettori del tuo blog. Mi chiamo Zagreus, chitarrista e fondatore dei Tragoidia. La band non è più attiva dal 1999 ma si può dire che ha attraversato un decennio cruciale nella storia (anche se a livello regionale, si intende) del metal estremo e siamo lieti, tra l’altro, di un certo rinnovato interesse nei confronti della band. Un interesse ravvivato, ci tengo a dirlo, nel 2004 con la riedizione in CD di “Circlespell” a cura della Old Italia (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/old-italia-records.html) dell’amico Kaoma Mega (Throne of Moloch, Beast of Torah, Dulia). Dopo lo scioglimento dei Tragoidia io, pur proseguendo la mia carriera universitaria, ho intrapreso altri proficui progetti musicali come anche Duke Daimonion (batterista) ed Elagabaal (voce). I miei contatti con ex membri dei Tragoidia pertanto si limitano a loro e, molto sporadicamente, con il resto della band (Abrozian alle tastiere e Dedalos, basso). In molti a dire il vero mi hanno suggerito con forza una ipotetica reunion, ipotesi che ho sempre rigettato anche se non escluderei la realizzazione di un EP in studio. Staremo a vedere…

2) Qualche mese fa (... prima che l'Italia piombasse in questo incubo ad occhi aperti chiamato "coronavirus e lockdown"...) nei miei soliti "pellegrinaggi alla ricerca di cd" nei negozietti dell'usato e di cd, ho trovato una vecchia compilation, risalente al 1999, che raccoglieva parecchie band italiane esordienti (purtroppo quasi tutte sparite nel corso degli anni successivi) "Nocturnal Symphonies volume II": 



ebbene, siete stati inclusi in questa compilation con la vostra canzone "Arcadian's Flame In Orinian Sin", insieme a band come Revenant, Interitus, Circumventor, Nenia, Undertakers, Darkness, Visionoir, Drastic, Heimdall, Wisdom, Aura, Landguard, 3third°. Devo dire che una simile compilation ha lusingato il mio ego da collezionista di materiale raro risalente al periodo 1996-1999... Ho cominciato a conoscere il rock alternativo (Placebo, Smashing Pumpkins, Marilyn Manson...) e poi il Metal proprio in quel periodo (nel 1999 avevo 13 anni) comprando le riviste del settore (Psycho!, Grind Zone, Metal  Hammer, Metal Shock) facendomi una cultura leggendo le varie interviste e recensioni (all'epoca poi il Power Metal della triade Hammerfall-Blind Guardian-Rhapsody la faceva da padrone)... Di quella compilation mi ricordavo degli Undertakers, dei Drastic, degli Heimdall, dei Landguard, ma devo ammettere che non vi conoscevo... non avevo proprio memoria di recensioni o interviste legate al vostro nome, e probabilmente perché quando il vostro demo in cassetta, "Circlespell" (1997) venne recensito su qualche giornale, io non avevo ancora comprato il giornale in questione (il primo Grind Zone che comprai fu quello del 1999 con i Dimmu Borgir in copertina...)... Ad ogni modo devo dire che conoscendovi per la prima volta su quella compilation, proprio al primo ascolto, sono rimasta piacevolmente sorpresa dal vostro Black Metal melodico e atmosferico! Così, approfittando del fatto che nel 2020 internet è una miniera di informazioni, sono andata a cercare notizie su di voi, per saperne di più sul vostro conto e ho scoperto diversi canali che vi hanno pubblicato. Mi piacerebbe, quindi, che ci parlaste un po' della vostra biografia (Metal Archives riporta giusto l'essenziale, su di voi)... come vi siete formati, la scelta del monicker, il processo di song writing del vostro demo, come venne accolto e recensito dalla stampa dell'epoca e dal pubblico, perché vi siete sciolti e se pensate di poter tornare attivi, sfruttando proprio la visibilità istantanea che possono offrire i social network... una visibilità enorme ed istantanea che nel 1997 (e anche prima) non esisteva...

Ricapitolare la vicenda dei Tragioidia, a distanza di più di vent’anni dallo scioglimento, è una impresa ardua quanto affascinante ma ci proverò. Inizialmente, ti parlo dei primi anni del 1993, maturavo l’idea di un one man band chiamata Sphera Mystica. Erano gli anni irripetibili dei primi numeri di Grind Zone e, mi piace qui ricordare, dei Death Metal Report curati da Nick Curri per la mitica rivista Flash (i più grandi ricorderanno) in cui avevo la possibilità di vivere in prima linea la grande rivoluzione del metal estremo europeo che dalle ceneri dei tardi anni 80 ora esplodeva in maniera magmatica. Era ancora in auge il tape trading ed era assai emozionante assistere alla genesi di gruppi come i cecoslovacchi Master’s Hammer (un culto assoluto!!!), i greci Necromantia, Rotting Christ/Thou Art Lord, il death e il black metal scandinavo…tutti gruppi che a noi deathsters stanchi delle solite “americanate” si presentavano come una svolta radicale, sia musicale che di contenuto.
Decisi pertanto di optare per un progetto musicale inserendo parti di tastiera che pagavo come tributo ai grandi Nocturnus (a mio avviso una enorme e mai giustamente ricordata influenza per un certo tipo di black). Mi resi conto che non potevo gestire da solo il progetto e, di lì a poco, conobbi Salvatore Morreale (poi Duke Daimonion), funambolico batterista, che mi ha messo in contato con altri musicisti agrigentini (Abrozian alle tastiere, Dedalos al basso e Goliath alla voce) dando vita così a una vera formazione.
Dopo un repentino quanto motivato cambio di monicker in Tragoidia e l’ingresso di Elagabaal alla voce che rafforzò ulteriormente la unio mystica tra i membri del gruppo, tra il 95 e il 96 abbiamo vissuto un intenso periodo di sala prove e di messa a punto del concept scenografico/musicale, incluso un utilizzo non frequente ma “rituale” del corpsepainting. Fu inoltre un momento caratterizzato da una serie di live show memorabili. In quegli anni, per inciso, gli Inchiuvatu e noi eravamo particolarmente impattanti sul piano visivo e sonoro in quanto, effettivamente, i soli a suonare black metal nel territorio. Stabilita e rodata la formazione, iniziamo a raccogliere le idee per la realizzazione del concept-demo “Circlespell” ove confluiranno, in larga parte, vecchi brani degli Sphera Mystica ora decisamente orientati verso un occult black in linea con quanto tracciato dalla c.d. scena mediterranea ma anche con solide radici nella scena del black “abissale” ellenico. “Circlespell” vede così la luce nel 1997 e riceve una accoglienza devo dire lusinghiera. Dopo altri concerti e live di supporto agli Inchiuvatu seguono l’inserimento del brano “Tragoidia” su “Mediterranean Scene Scunsacrata Opera 1”, a cura della Inch. Production e la registrazione ex novo di un brano per una compilation. Quello fu l’ultimo atto della band che si sciolse bruscamente nell’ottobre del 1999.


3) Siete originari di Agrigento, e la Sicilia, per tutti gli amanti del Black Metal, è il primo nome di regione italiana che viene in mente (insieme al Veneto e al Piemonte https://intervistemetal.blogspot.com/2014/01/evol-black-metal.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/veneto-origini-castelli-e-black-metal.html) perché diversi gruppi Black Metal che negli anni sono diventati sempre più "di culto" (non solo in Italia) provengono proprio da lì... Inchiuvatu, Astimi, Ultima Missa e La Caruta di li Dei, a cui aggiungo gli Art Inferno (una delle mie band preferite e di cui conservo ancora il loro "Abyssus Abyssum Invocat", 1999!) gli abruzzesi Melan Nephos Thanatou (https://intervistemetal.blogspot.com/2014/01/melan-nephos-thanatou-symphonic-black.html), i Sacrater (mi pare originari del Molise) e i Dark Unfathomed (dalla Puglia)
Altre band Black Metal che ricordo (e di cui ho conservato le track pubblicate sui cd allegati a Psycho!) e che ottennero buone recensioni o qualche intervista sono Andark, Burial Place (https://intervistemetal.blogspot.com/2017/06/burial-place-symphonic-black-metal.html), Cassandra, Goth-Erotica, Hortus Animae (che se non erro hanno cambiato genere), Enchantica, Evil Bards, Agarthi, Gate of Darkness, Presences, Abhor, Suspirium e Nefarium (questi tre ancora attivi), e più incentrati sul Gothic pesante old-school, White Lilith, Elivar, Lifend, Christabel, Inner Shrine, (https://intervistemetal.blogspot.com/2015/07/inner-shrine.html) Black Thorns Lodge, Tuolvok, tutte band passate su Psychosonic!, tra il 2000 e 2003. Ascoltate anche oggi, come faccio spesso, tutte queste band non hanno perso un grammo della loro bravura e alcune di queste band sono riuscita a contattarle usando youtube e persino ad intervistarle.
è una gran bella soddisfazione!
C'è un po' del rammarico nel pensare che probabilmente se all'epoca ci fossero stati i social network molte di queste band sarebbero ancora attive...
Che ne pensate della scena Metal italiana, quella del 1996-2000 e quella attuale?
Come tanti altri, in quel periodo (1997-2004), io non avevo tanti amici metallari "qui nei dintorni"... tutto il contrario, avevo amici "di penna" in regioni italiane lontanissime dalla Lombardia e molti cd li compravo e li scambiavo proprio per posta... Cosa ricordate di quel periodo?
Eravate in contatto con altre band siciliane o di altre regioni?


Noi eravamo, come dire, incorporati nel giro underground di quegli anni che era in rapidissima crescita. A parte gli Inchiuvatu che hanno giocato un ruolo centrale nella configurazione della c.d. scena mediterranea, esisteva già una scena siciliana e agrigentina nello specifico vivace e musicalmente assai composita. Agrigento città, inoltre, è stata molto importante nell’ambito del metal estremo italiano: nei primi anni Ottanta ha dato i natali a Nuclear Simphony e Incenerator; nei primissimi anni 90 Gioacchino “Jo” Rallo (RIP), con il suo “Nocturnus Trauma Radio Show”, era il punto di riferimento per i tape traders di mezza Europa e importava dischi targati Earache, Peaceville, Nuclear Blast. Ricordo, dal 94 in poi, un esplodere di giovani band motivatissime: il rap metal-core estremo dei Gegen, l’industrial death dei Mad Brains fino ai Nazgul o gli Untory, queste due ultime band di area palermitana con i quali ci devastavamo non poco. Spesso le band di fuori venivano a trovarci all’Hecate Studio (il nostro santuario/sala prove) ove organizzavamo pericolosissime scorrerie in una Agrigento lontana anni luce dallo squallore e dal piattume odierni. Ricordo di quegli anni un particolare toccante. Ci avevano comunicato telefonicamente che prima di morire a causa della sclerosi multipla, un membro di una black metal band (mi pare di area trentina) che ci colpì molto all’epoca per i testi a tema nordico ma splendidamente cantati in italiano, espresse la volontà di portare con sè nella tomba una copia di “Circlespell”. Ecco… impossibile confrontare, senza nostalgia lo dico, la densità umana e veramente mitologica di quegli anni con il preoccupante conformismo digitale dei nostri tempi. Questo caso, come molti altri, mi sembra emblematico dei rapporti di fratellanza che animavano una certa scena. Non nego che internet sia uno strumento essenziale per il recupero e la rievocazione consapevole di storie e memorie, cosa che anima tra l’altro lo spirito di questo blog, ma la sensazione di una perdita irreversibile spesso mi assale. Ci tengo a precisare, inoltre, che dal 2000 in poi ho interrotto radicalmente qualsiasi contatto con la scena black metal. Tranne qualche parentesi di cui parlerò più avanti, sono ritornato al thrash, ai Venom, Hellhammer/Celtic Frost ma anche a Sarcofago, Carcass, Napalm Death…insomma tutta roba che ha caratterizzato il mio periodo pre-Tragoidia!

4) A parte il vostro demo "Circlespell", che contiene sei tracce, penso siate stati inclusi anche su delle compilation (come ho detto, io vi ho trovato su "Nocturnal Symphonies volume II"). Comunque, se anche fosse molto difficile, allo stato attuale, venire in possesso del vostro demo o delle compilation, è possibile sentirvi su youtube e c'è gente che, vuoi perché all'epoca in cui voi eravate attivi era troppo piccola (io nel 1997 avevo 11 anni...) o perché magari ascoltava un altro genere, e vi sta scoprendo su Youtube. Sarei curiosa di sapere come avete scoperto il Black Metal\Symphonic Black Metal, quali sono stati i gruppi che ascoltavate all'epoca, se vi piace ancora come genere... Di cosa parlavano i vostri testi? Perché sceglieste quella immagine di copertina per "Circlespell"? è un'immagine in bianco e nero e non è molto nitida, ma sembra essere qualcosa inerente lo gnosticismo...
Parlateci di tutte le vostre ispirazioni letterarie o esoteriche che hanno contribuito o ispirato la vostra musica...


Per me la scoperta di quello che tu definisci “symphonic black metal” muove da percorsi assai remoti. Ho iniziato nel 1989/90 con il thrash e il death ma dischi come “RIP” dei Coroner, “Dont’ break the Oath” dei Mercyful Fate o, più avanti e in maniera decisiva, “The Key” dei Nocturnus, mi aprirono mondi sonori sbalorditivi. Non posso qui dimenticare inoltre i gloriosi Death SS, Paul Chain, i Mortuary Drape (https://intervistemetal.blogspot.com/2014/02/mortuary-drape-black-metal.html), i Sinoath e le divine morbosità sonore di band come Rotting Christ, Thou Art Lord, Zephyrous ecc. Ecco, per alcuni della mia generazione prima di essere norvegese il black metal era la Grecia e il mondo tremava!!! (Nota di Lunaria: della scena greca ricordo anche le splendide Astarte, trio Black tutto al femminile guidato da Tristessa, scomparsa tragicamente qualche anno fa https://intervistemetal.blogspot.com/2017/06/chuck-tristessa.html)
“Passage to Arcturo” dei Rotting Christ mi dà ancora i brividi a distanza di decenni e, senza esitazione, posso affermare che fummo debitori eminenti di quelle atmosfere che coltivavamo con fervore e dedizione. Queste devozioni musicali ben si saldavano con i miei interessi inerenti alle dottrine sapienziali/esoteriche del Mediterraneo Antico. Il mio impegno, mai sopito, nello studio della storia delle religioni, del folkore e della fenomenologia del sacro si è trasformato nel mio pane visto che nel tempo sono diventato un etnoantropologo! Fui iniziato piccolissimo da mio padre e dai libri della sua ricchissima biblioteca (tra i quali Zagreus di Vittorio Macchioro e i volumi di Giuseppe Pitrè) ma quello che mi sconvolse fu, lo devo dire, la mia prima visita, ancora infante, alla Valle dei Templi e al Museo Archeologico Regionale di Agrigento. Ancora oggi non riesco a razionalizzare le visioni che hanno suscitato in me questi luoghi carichi di una tangibile e densa sacralità. Altri importanti “spazi iniziatici” sono stati il tempio delle divinità ctonie (meta di misteriosi pellegrinaggi notturni che ogni solstizio d’estate con i Tragoidia non mancavamo mai di osservare religiosamente e “orgiasticamente”), alcuni siti preistorici del mio territorio noti per i ritrovamenti di numerose statuette del tipo Dea Madre come Cozzo Busonè a Raffadali, La Montagna del Crasto a Porto Empedocle e soprattutto Monte Sant’Angelo in cui si osservano tombe a tholos accostabili al tipo egeo-minoico. “Circlespell” (che è cantato in “possessione” da Elagabaal e quindi privo di testi) lo considero infatti un momento significativo di questi percorsi in cui riuscimmo a rievocare (non con qualche ingenuità) climi e atmosfere riconducibili a quelle che i grandi maestri della storia delle religioni italiana (Pettazzoni, Brelich, Bianchi) chiamavano giustamente “religioni di mistero” (orfismo, pitagorismo, dionisismo) 

e le loro intime connessioni. (Nota di Lunaria: avevo parlato in sintesi di Pitagora e della reincarnazione: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/sciamanesimo-e-reincarnazione-come.html)
Ti confesso inoltre, come hai opportunamente notato, che la figura femminile ritratta in “Circlespell” è anche riconducibile allo gnosticismo, contesto religioso a me estremamente caro.




5) Avete avuto modo, all'epoca, di suonare live?


Si, tutto il periodo pre-demo è stato contraddistinto da numerosi e devastanti live show. Suonavamo un pò ovunque (centri sociali, pub, festival locali ecc.) e, devo dire, incutevamo un discreto panico dal vivo ove spesso usavamo varie modalità di corpsepainting incedendo tra il pubblico in stile processione con torce accese! Effetto, questo, abbastanza spiazzante visto e considerato che prima dei live davamo un immagine completamente diversa. Un altro momento memorabile fu un concerto a San Leone (Ag) con i già citati Gegen e Mad Brains dove, annunciati da un intro “wagneriano” di Abrozian, disponemmo una decina di bummuli (vasi tradizionali di terracotta utilizzati dai contadini siciliani per bere durante la mietitura) pieni di vino che vennero selvaggiamente bevuti dal pubblico durante il brano U Santu Nivuru dove ci lanciavamo in furibonde cavalcate folk black metal…spettacolare!

6) Vi siete dedicati ad altri progetti musicali, in questi anni?

Dal 2001 suono stabilmente con Ur con il quale, a parte i The Krushers (ancora attivi e con una notevole produzione discografica alle spalle), condivido la militanza nei Thrash Bombz (thrash band con all’attivo due dischi e due EP con ottimi riscontri di critica) e nei Necrosi, un progetto death metal con un EP all’attivo. Sempre con Ur e il redivivo Duke Daimonion (ora Trronu) nel 2007 ci siamo permessi invece una breve parentesi black metal con i Kratos dei quali consiglio vivamente l’ascolto (“Hierogenesi” è il titolo dell’album). Dal 2015 sono convolto nei Dulìa insieme a Kaoma Mega, un progetto occult death/black metal esitato nell’EP “Hic contendimus” e a breve speriamo di far uscire il full lenght “Hora IX”. Ci tengo a precisare che i Kratos e soprattutto i Dulia esplorano versanti black metal assai lontani dai toni e dai temi di “Circlespell”: nei Dulìa ho riattualizzato, per certi aspetti, il background musicale capitalizzato nel periodo Shapera Mystica e ho dato spazio a influenze precise (Mortuary Drape, Candlemass, alcuni spunti swedish 91-93).
 

7) Che effetto vi fa il rinnovato interesse attorno alla vostra musica?


Dopo i”fasti” di “Circlespell”, quando la band sembrava sul punto di decollare, nell’ottobre del 1999 incresciose vicende esterne al gruppo hanno traumaticamente interrotto le nostre attività. Ripresi qualche tempo dopo a rifrequentare l’Università a Palermo e mentre mi recavo a lezione di Storia delle Tradizioni popolari venni avvicinato da Kaoma Mega (all’epoca mastermind dei Fortiis) che mi riconobbe e si dichiarò un grande estimatore dei Tragoidia. Chiaramente ho avuto un sussulto! Non solo ma Kaoma Mega, insieme a Lord Inferos, (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/03/old-italia-records.html) mi propose di ristampare “Circlespell” in CD per la loro Old Italia con una veste grafica nuova e il brano “Arcadian flames…” come bonus! Da allora, l’interesse per i Tragoidia riprese in maniera significativa e devo a Kaoma Mega questo “risveglio”. A ciò aggiungo che recentemente Duke Daimonion ha ricevuto delle nuove e allettanti proposte di ristampa che stiamo valutando…il clima ci appare estremamente positivo!

8) Sono appassionata di esoterismo, di Wicca, di folklore e mitologia, e la Sicilia (più in generale, tutto il folklore regionale italiano) è davvero molto interessante, avendo conservato tracce relative all'eredità pagana della "Magna Grecia" e del culto alla Dea Tanit.
(https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/culti-nella-magna-grecia.html)
Tempo fa avevo letto qualcosa inerente le "Donni di fuora", chiamate anche "Donni di locu" o "Dunnuzzi di locu", le fate tipiche dei racconti siciliani, e simili creature, un po' fate, un po' streghe, le cui origini affiorano anche nel mito della Grande Dea Madre, le troviamo anche nel folklore di altre regioni ("Anguane" nell'Italia del Nord, https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/le-fate-serpenti-delle-acque-le-anguane.html
 "Scalfirie" nella zona dove abito io, "Janare" in Campania, "Majanines" nella Marmolada, "Serpentana" nel bergamasco...)
Ho letto anche "Sud e Magia" di Ernesto de Martino (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/sud-e-magia.html) e sulla magia popolare\contadina, la Benedicaria, anche se questa risulta già sincretizzata a molti elementi del cattolicesimo. Peraltro, prima che questa dannata pandemia colpisse l'Italia con relativa "quarantena", stavo proprio cercando materiale sulle antiche origini pagane della Calabria e della Puglia, e sul Culto del Serpente\Dea Angitia diffuso in Abruzzo (e poi cristianizzato nella processione dei "Serpari") ma anche a Benevento (il famoso noce, col culto della Vipera e dell'Anfisbena) studi che ho dovuto interrompere proprio per la chiusura delle biblioteche...


Libri consigliati:





Ho dedicato un post alla vostra regione https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/sicilia-storia-curiosita-letteratura.html
(in realtà spero di poter trattare tutte le regioni italiane!) sugli aspetti esoterici\mitologici (soprattutto del famoso simbolo della Triscele, pensate che ho persino gli orecchini a forma di Triscele!) ma anche della letteratura siciliana (dire che sono una fan sfegata di Verga è dire poco… https://intervistemetal.blogspot.com/2018/07/giovanni-verga-1-i-romanzi-e-vita-dei.html) e della pittura (soprattutto paesaggistica), nomi come Lojacono o Tommaselli... http://news-art.it/news/paesaggi-e-pittori-siciliani-dell-ottocento.htm

Lo Jacono

Tommaselli



negli ultimi mesi stavo pure studiando un po' di storia ottocentesca relativa al nostro Risorgimento italiano, in particolar modo il Brigantaggio https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/il-brigantaggio.html
ma anche sulla figura di Cristina di Belgioioso... Potete raccontarci qualcosa sulla vostra regione o sulla vostra città? Qualche aspetto legato a leggende, tradizioni, qualcosa che vi piacerebbe far conoscere...
Fu la regina dei romanzi gotici, la grandissima Ann Radcliffe, ad immortalare la Sicilia col suo "Romanzo Siciliano" https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2019/05/lincipit-di-romanzo-siciliano-di-ann.html

e molti scrittori e poeti del Settecento\Ottocento per i loro "Grand Tour" visitarono proprio l'Italia (in particolar modo Venezia, Napoli e la Sicilia https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/il-grand-tour.html) proprio per le bellezze paesaggistiche e le rovine... basterebbe citare nomi come Goethe, de Sade, Shelley o Byron, che avevano fatto il "Grand Tour" proprio in Italia, entusiasmandosi per i paesaggi e le rovine... e gli stessi romanzi gotici come "Il Castello di Otranto" di Walpole e quelli di Ann Radcliffe (con i capolavori "I Misteri di Udolpho" https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/i-misteri-di-udolpho-le-pagine-piu-belle.html
e "L'Italiano") tanto per dire come l'Italia abbia avuto un ruolo importantissimo dal punto di vista di influenza letteraria\artistica anche per tanti autori che italiani non erano...

Noto con estremo piacere che hai citato alcuni nomi (De Martino in primis) e contesti magico-religiosi (i “serpari” di Cocullo o le donni) tra i più rappresentativi del simbolismo mitico-rituale di area euromediterranea. E il tuo amore nei confronti di Verga, della triskeles ergo per la Sicilia non può che inorgoglirmi, mi congratulo! Sulla Wicca invece avrei qualche leggera perplessità come, in generale, su certi “esoterismi” che necessariamente mettono in relazione culti precristiani e pratiche folkloriche tradizionali. Ci tengo a sottolineare (spero di non risultare pedante ma è quello che penso) che tali processi sono spesso ricostruzioni o “invenzioni della tradizione” elaborate dalle ideologie antiquarie e romantiche dei folkloristi europei otto-novecenteschi e che De Martino stesso tacciava di “naturalismo” rispetto alla dimensione concretamente storico-culturale dei fatti magico-religiosi. 
Lo stesso Mircea Eliade nel suo fondamentale Occultismo, Stegoneria e mode culturali. Saggi di religioni comparate (ristampato di recente da Lindau 2019) individuava nel revival del neopaganesimo inaugurate in gran parte dal famoso The “Horned God” della Murray (1933), forme del sacro che rivelano in realtà il disagio dell’uomo moderno nei confronti della de-sacralizzazione della storia: “mode” culturali appunto ove “evadere” nostalgicamente presso un illud tempus che più si reputa mitico più rivela la sua dipendenza dal tempo storico in cui viene fruito. Sono pertanto diventato “scettico” verso le visioni “ancestraliste” del mito, del rito e del folklore anche se tale visione rappresenta per me un interessante ed estremamente attuale campo di indagine. D’altronde, con gli stessi Tragoidia (come tante altre band del periodo) abbiamo sperimentato, vissuto e creduto in questa “reintegrazione” nei “miti e nei misteri”, per dirla con Kerenyi. In merito alle credenze animiche e magico-religiose tradizionali siciliane (ancora documentabili sul campo, tra l’altro) ti consiglierei di approfondire il discorso sulle donni di fora consultando (se non lo hai già fatto) i lavori di Elsa Guggino (I canti e la magia 2004 e Fate sibille e altre strane donne 2006 entrambi per Sellerio). Per chi volesse invece conoscere le trame esoteriche del simbolismo tradizionale (nel senso guenoniano) in Sicilia rimando alle opere di Bent Parodi (1943-2009). In merito a certi fatti della “Sicilia segreta” che mi inviti a evocare, il mio pensiero va subito alla religione dalle tinte orfico-pitagoriche e taumaturgiche di Empedocle di Akràgas (l’Agrigento greca) e al suo culto della dea Nestis (variante orfica di Persephònes) e alla presenza di Aleister Crowley a Cefalù presso il c.d. “Tempio di Diana” nei primi anni del Fascismo. Nonostante sembrino figure lontanissime nel tempo e nello spazio, io li vedo sincronicamente come potenti “incarnatori” di forze sottili operanti nell’Isola seppur in epoche remote le une dalle altre.

9) Bene, concludete a vostro piacimento! Grazie ancora per aver risposto al mio appello e per questo scambio di ricordi e informazioni che sono sicura che farà piacere ai vostri primi fans che ebbero la fortuna di conoscervi nel 1997 ma anche a tutti quelli che vi stanno conoscendo proprio in questo periodo e vi conosceranno dopo aver letto questa intervista


Grazie a te cara Luna! Spero di aver soddisfatto le tue/vostre curiosità e al contempo di aver reso utile testimonianza a una conoscenza diretta della “storia” dei Tragoidia ma, più in generale, delle storie che dietro la band si sono sedimentate e alle quali pure dobbiamo tributo. Enea porta il padre Anchise sulle spalle ed egli, presso i Campi Elisi, lo invita a guardare le anime nel regno dei Morti (Eneide, II, IV).