Animalismo, Antianimalismo ed Ecoterrorismo

Concetti tratti da 



La prima immagine del mondo animale per molti di noi è stata quella del gatto o del cane domestico e delle strisce di Topolino o Snoopy. In entrambi i casi, un'immagine tranquillizzante. Solo dopo, negli anni, abbiamo scoperto l'esistenza di animali torturati, uccisi, macellati, inscatolati, tenuti in campo di concentramento, vivisezionati. Per molti, la truce scoperta non è stata importante: hanno continuato a vivere come prima. La consuetudine, lo stomaco, i vantaggi economici, la tradizione, hanno loro imposto di non tenere conto di quanto avevano appreso sul destino degli animali. C'erano cose più urgenti da fare, essi pensavano (Nota di Lunaria: sì, questa è la classica argomentazione, quasi sempre usata come insulto, che si rivolge contro chi si occupa di curare gli animali; ricordo tempo fa un video che mostrava come delle persone volontarie avessero tratto in salvo dei pesci che rischiano di morire quando i canali di Milano vengono chiusi. Il commento a quanto fatto da una ragazza del video, da parte di alcuni utenti, è stato "ma non avevi altro da fare?/non potevi fare altro?" espressi in forma più volgare, come a lasciare intendere che pulire un fiume sia un'attività cretina o che queste persone che danno il loro tempo gratuitamente mettendo il loro sacrificio a disposizione della collettività - che vive usando e buttando e sporcando a piacimento i doni della Natura - non siano anche in grado di aiutare il prossimo)
Peter Singer, al corrente del destino crudele degli animali-non umani, ha cominciato a collegarlo a quello di altri soggetti deboli ed esclusi, quali gli schiavi e le donne. Non c'era per tutti una sorte comune di sfruttamento e di discriminazione? (Nota di Lunaria: anche di sadismo gratuito; si vedano per esempio quei fatti di cronaca dove dei gatti vengono uccisi per gioco usando dei petardi; analogamente i nazisti "facevano il tiro al bersaglio" usando dei neonati oppure nei conflitti di guerra le donne vengono stuprate "per gioco" con bottiglie o bastoni) 


 La risposta affermativa a questa domanda imponeva la nascita di un interesse urgente per le specie diverse dalla nostra. Un interesse che è differente da quello di chi si compiace della bellezza e della dolcezza di un animale domestico, e parte invece dalla constatazione e dalla critica di un'ingiustizia sistematica perpetrata dalla nostra specie nei confronti di altre poco capaci di difendersi. Da questa idea è nata "Liberazione Animale" pubblicato nel 1975 con un successo notevole che lo ha fatto diventare nel tempo una sorta di "bibbia del movimento di liberazione animale".


Dal punto di vista delle teorie morali, Singer è un utilitarista con una speciale propensione all'eguaglianza. Sintetizzando, i soggetti dell'etica sono tutti coloro che sono capaci di sofferenza e dolore. Infatti:




è importante capire cosa si intenda, poi, col termine specismo. Con specismo Singer indica, in analogia con termini quali razzismo e sessismo, la propensione che noi abbiamo solitamente a favore della nostra specie. La tesi di Singer impone il rifiuto dello specismo. Rifiutare lo specismo però non significa dire che tutte le vite, umane e non umane, siano di eguale valore. Per chi rifiuta lo specismo quello che conta nella prospettiva morale non è l'appartenenza di un soggetto ad una specie ma la sua capacità di sofferenza.  (La teoria dello specismo può anche diventare pericolosa e criminale, in certi casi. Vedi approfondimento finale)

Scriveva Singer nella prefazione all'edizione del 1975:
"Questo libro tratta della tirannia che gli animali umani esercitano sugli animali non umani. Tale  tirannia ha causato e continua ancora oggi a causare una quantità di dolore e sofferenza paragonabile soltanto a quella prodotta da secoli di incontrastato dominio degli umani di pelle bianca sugli umani di pelle nera. è probabile che la maggior parte dei lettori consideri ciò che ha appena letto un'assurda esagerazione. Cinque anni fa io stesso avrei riso delle affermazioni che ho ora fatto con assoluta serietà. Cinque anni fa non sapevo quello che so oggi."
"Questo libro non si occupa di animali da compagnia ed è probabile che non rappresenti una lettura gradevole per chi crede che l'amore per gli animali non comporti niente di più che accarezzare un gatto o dar da mangiare agli uccelli in giardino (...) questo libro non fa appelli sentimentali alla compassione per gli animali "attraenti": l'uccisione per cibo di cavalli o cani non mi offende meno dell'uccisione di maiali allo stesso scopo (...) Questo libro è un tentativo di riflettere, attentamente e coerentemente, sulla questione di come dovremmo trattare gli animali non umani."
"Il titolo di questo libero ha una seria ragione di essere. Un movimento di liberazione rappresenta la richiesta di porre fine ad una forma di pregiudizio e di discriminazione basata su una caratteristica arbitraria come la razza o il sesso (...) rispetto ad altri movimenti di liberazione, il movimento di liberazione animale presenta numerosi handicap. Il primo e più ovvio è il fatto che i membri del gruppo oppresso non possono in prima persona organizzarsi per protestare contro il trattamento che ricevono (...) dobbiamo essere noi a prendere le difese di coloro che non possono farlo da sé"
 

Nota di Lunaria: Lo specismo, e più in generale, una visione ecocentrista, può portare -come successo - ad eventi criminali  (ecoterrorismo, uccisione di umani da parte di singoli fanatici appartenenti a frange estreme dell'Animalismo)  o persino a visioni misantrope come "il movimento di estinzione umana volontaria". 




C'è da dire che alcuni animalisti "flirtano" con un'immagine molto minacciosa e "terroristica" 








Anche azioni come "organizzare raid" per liberare gli animali dagli allevamenti o dalle riserve di caccia non solo portano spesso a picchiare i singoli allevatori, a minacciarli "mafiosamente" ("stai attento che tua moglie o tua figlia subiscono la stessa cosa...")  ma non servono neppure al benessere degli animali (che cresciuti in allevamento non hanno la possibilità di sopravvivere in un ambiente "al di fuori" e difatti spesso muoiono comunque abbandonati nei boschi oppure danneggiano l'ecosistema)

Gli eccessi del movimento animalista sono stati sintetizzati in alcune vignette:





Questa una lista di alcuni dei fatti più gravi, commessi da alcuni militanti dell'Animal Liberation Front (ALF) o altri gruppi:

1982. Londra. Invio di cinque lettere bomba al Primo Ministro Margaret Thatcher e ad ai capi dei partiti politici principali. Esplose solo quella inviata al Primo Ministro e ferì un dipendente. (Animal Rights Militia ­ ARM, ovvero Milizia per i Diritti degli Animali)

1982. Maryland. Centro medico/ricerche dell’Università Statale. Danneggiamenti. Ritenuto dallo FBI il primo atto terroristico di matrice animalista negli U.S.A. (ALF)

1982. Dunsmuir, British Columbia, Canada. Succursale della British Columbia Hydro. Attentato dinamitardo. (Direct Action ovvero Azione Diretta)

25 dicembre 1983. Los Angeles, California. Centro Medico della University of California at Los Angeles. Scasso e furto. Danni: $ 58.000. (ALF)

29 maggio 1984. Philadelphia, Pennsylvania. Centro medico/ricerche della University of Pennsylvania. Scasso e furto. Danni: $ 20.000. (ALF)

Ottobre 1984. Willamette National Forest. Inserimento di chiodi anti-disboscamento in centinaia di alberi. (Vendicatori di Hardesty, dal nome di una montagna nella foresta nazionale predetta)

9 dicembre 1984. Duarte, California. Istituto di Ricerca e Centro Medico “City of Hope”. Scasso e furto. Danni: oltre $ 400.000. (ALF)

1984. Gran Bretagna. Tentativo fallito di esumare la salma del Duca di Beaufort,  maestro della caccia nel suo feudo, con l’intenzione di inviarne la testa ai membri della famiglia reale che partecipavano a battute di caccia. (Hunt Retribution Squad ­ HRS ovvero Squadra del Giusto Castigo per la Caccia)

1984. Londra. Falso annuncio d’inquinamento di barrette al cioccolato della Mars Company per protesta contro gli esperimenti su animali finanziati dalla casa dolciaria. Il ritiro del prodotto dal mercato causò danni nell’ammontare di circa £ 3.000.000. (ALF)

20 aprile 1985. Riverside, California. Centro medico/ricerche della sede locale della University of California. Scasso e furto. Danni: $ 600.000. (ALF)

1 maggio 1986.  Gilroy, California. Laboratori “Simonsen”. Atti vandalici. Danni emergenti: $ 165.000. (ALF)

6 ottobre 1986. Eugene, Oregon. Centro medico/ricerche della University of Oregon. Scasso e furto. Danni: $ 50.000. (ALF)

24 novembre 1986. Wilton, California. Allevamento di tacchini “Omega & HMS”. Furto e atti vandalici. Danni: $ 12.000. (ALF)

6 dicembre 1986. Bethesda, Maryland. Società “SEMA” e Istituto Nazionale di Sanità. Furto. Danni: $ 100.000. (ALF)

1986. Sussex, Londra, Staffordshire e Yorkshire, Gran Bretagna. Obiettivi vari. Quattro auto-bombe disinnescate dagli artificieri. (ARM)

16 aprile 1987. Davis, California. Laboratorio Veterinario Diagnostico (in costruzione) della Universirty of California. Incendio doloso ed atti vandalici. Danni: $ 4.500.000. (ALF)

1 settembre 1987. Santa Clara, California. Società Vitello e Manzo “San Jose Valley”. Incendio doloso. Danni: $ 35.000. (ALF)

Ottobre 1987. Arizona. Complesso sportivo invernale “Fairfield Bowl Ski Resort”. Danneggiamenti. (ELF)

25 novembre 1987. San Jose, California. Società Carni “Ferrara”.  Incendio doloso. Danni: $ 420.000. (ALF)

8 novembre 1987. Santa Clara, California. Pollame “V.Melani”. Incendio doloso e atti vandalici. Danni: $ 230.000. (ALF)

1987. Cardiff e Luton, Gran Bretagna. Rispettivi reparti di pellicceria della “Debenham”. Incendi dolosi. (ALF)

1987-89. Varie località, Italia. Oltre 40 attentati, prevalentemente contro tralicci e impianti dell’ENEL, rivendicati da diversi gruppi fra cui Rivoluzionari Anti-Nucleari (Calabria), Unione Combattente contro il Nucleare (Sicilia), Tribù in Guerra per la Vita (Bologna), Figli della Terra (Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna) e ambientalisti anarchici dalla firma simbolica “A”.

5 giugno 1988. San Jose, California. Società Confezionamento Carni “Sun Valley”. Incendio doloso e atti vandalici. Danni: $ 300.000. (ALF)

15 agosto 1988. Loma Linda, California. Centro medico/ricerche della Loma Linda University. Scasso e furto. Danni: $ 10.000. (ALF)

Ottobre 1988. Arizona. Complesso sportivo invernale “Fairfield Snow Bowl Ski Resort”. Danneggiamenti. Già preso di mira l’anno precedente. (ELF)

3 novembre 1988. San Vito al Tagliamento, Pordenone. Fattoria Bottos dell’azienda Le Pissarelle. Liberazione clandestina di 2000 visoni. Ritenuto da fonti del settore il primo attentato animalista in Italia. (ALF)

Dicembre 1988. Plymouth, Gran Bretagna. Grandi Magazzini “Dingles”. Incendio doloso. (ALF)

1988. Roma. Scoperta di una partita di pompelmi blu. (Fantomatici proletari metropolitani)

29 gennaio 1989. Dixon, California. Palazzo Commerciale Bestiame “Dixon”. Incendio doloso e atti vandalici. Danni: $ 250.000. (Earth First! ovvero Prima La Terra!)

Febbraio 1989. Bristol, Gran Bretagna. Detonazione di ordigni esplosivi al plastico nei locali del Senato Accademico e della mensa dell’Università per protestare gli esperimenti sugli animali. (ALF)

2 aprile 1989. Tucson, Arizona. Centro di Scienze della Sanità della University of Arizona. Scasso, incendio doloso e furto. Danni: $ 250.000. (ALF)

1 luglio 1989. Lubbock, Texas. Centro medico/ricerche della Texas Tech University. Scasso. Danni: $ 50.000 - $ 75.000. (ALF)

1989. Padova. Laboratorio del Centro di Chirurgia Sperimentale del Policlinico. Liberazione clandestina di cavie, conigli, topi e visoni. (ALF)

1989. Pordenone. Liberazione clandestina di centinaia di visoni e fagiani. (ALF)

1989. Udine.  Sede di un’associazione di cacciatori. Incendio doloso. (ALF)

1989. Canyon di Palo Verde e di Biablo, Arizona. Attentati con esplosivi progettati ma non consumati ai danni delle centrali nucleari. (Earth First!)

1989. Oakland, California. Esplosione accidentale di ordigni nella vettura di due estremisti ambientalisti. (Earth First!)

1989. Barstow, California ­ Las Vegas, Nevada. Pista motociclistica desertica. Fallito atto di sabotaggio ai danni dei motociclisti inteso a intralciare la gara. (Earth First!)

Ottobre/novembre 1993. Gran Bretagna. Invio di video cassette esplosive alimentate da pile ad un agricoltore e allevatore di animali, ad un addetto alle pubbliche relazioni della British Field Sports Society, ad un allenatore di cani per la caccia alla lepre, ad un allevamento di visoni e ad un commerciante di pellicce. Bilancio: alcuni feriti. (Justice Department ovvero Dipartimento di Giustizia)

 27-28 novembre 1993. Chicago, Illinois. Quattro grandi magazzini per le vendite al pubblico. Esplosione di sei ordigni incendiari e disinnesco di tre. (ALF)

Novembre 1993. Gran Bretagna. Collocamento di una bomba finta nei locali dell’industria farmaceutica “Glaxo”. (ARM)

21-22 dicembre 1993. Gran Bretagna. Invio di 13 plichi esplosivi a destinatari ritenuti coinvolti nella vivisezione. Ne esplosero solo due e causarono quattro ferimenti. (Justice Department)

19 settembre 1999. Provincia di Milano. Danneggiamento di numerose autovetture di cacciatori per protestare l’apertura della stagione della caccia. Nella lettera di rivendicazione inviata all'ANSA si legge: “Assassini okkio. Oggi le vostre macchine, domani tocca a voi”. (ALF) Appendice E

Vedi altri approfondimenti qui: http://www.repubblica.it/online/fatti/cibo/cibo1/cibo1.html

Questa non è che una lista riduttiva dei misfatti perché effettivamente ne sono successi parecchi e risulta difficile stilare uno studio del fenomeno poiché la galassia dell'attivismo ecologista è sterminata e nascono gruppetti e sottogruppetti spesso guidati da un capo carimastico. In tal senso, l'ecologia diventa ecoterrorismo quando permette, fomenta e promuove l'uso della violenza (anche dell'assassinio) per "difendere la vita degli animali, delle piante" ma persino di (s)oggetti naturali come le montagne e i fiumi. Si può relazionare questa deriva assurda e grottesca anche con quelle forme di fanatismo religioso come ad esempio gli antiabortisti cristiani, che, per proteggere il feto, non esitano ad uccidere i medici e le infermiere o le stesse donne, o "ringraziano dio per i terremoti o l'AIDS che uccidono i peccatori omosessuali":  https://en.wikipedia.org/wiki/Christian_terrorism





Paradossalmente considerare sacra e intoccabile la vita (del feto o dell'animale) se portato all'estremo del fanatismo "autorizza" queste persone ad uccidere, promuovendo di fatto la violenza e la morte (della donna e del medico al posto del feto, dell'allevatore e del cacciatore al posto della gallina e del cinghiale).

Pertanto, anche parlando di tutela dell'ambiente, della natura, degli animali, non si può mai accettare il fanatismo misantropo e disumano che degenera in un sadismo verso l'umano.


 Comunque, Singer così parlava della questione del fanatismo animalista:

"Nel 1982 un gruppo defininitosi Animal Rights Militia mandò lettere esplosive a Margaret Thatcher; nel 1988 Fran Trutt, militante animalista, venne arrestata mentre metteva una bomba nei pressi della sede della U.S. Surgical Corporation. (...) Sarebbe un tragico errore se una piccola parte del movimento di liberazione animale dovesse cercare di raggiungere i suoi obiettivi provocando danni alle persone. Alcuni ritengono che chi fa soffrire gli animali meriti che lo si faccia soffrire. Io non credo nella vendetta; ma, anche se fosse vero il contrario, essa costituirebbe una dannosa distrazione dal compito di porre fine alla sofferenza (...) Non possiamo essere convinti che chi abusa degli animali sia del tutto brutale e insensibile; ma ci abbassiamo al suo livello se lo danneggiamo fisicamente o minacciamo di farlo (...) La forza della causa della liberazione animale risiede nel suo impegno morale; noi occupiamo il più elevato terreno dell'etica, e abbandonarlo vuol dire fare il gioco dei nostri avversari."

Peraltro, la stessa idea cristiana di "amare i sofferenti perché sono i ritratti viventi del cristo in croce", che può sembrare una cosa "tanto bella e amorevole", sfocia spesso nell'idea disumana e grottesca di lasciare i sofferenti nei più atroci tormenti. Paladina di questa visione aberrante è stata Madre Teresa di Calcutta (che non ammetteva l'uso degli antidolorifici per i malati e i morituri ricoverati nelle sue "case di cura"), ma basta anche solo leggere i commenti dei cristiani quando "dicono la loro" su Fabo:





Per esempio, commenti agghiaccianti, tipicamente cristiani e tipicamente in linea con la dottrina cristiana "di dare un senso al dolore avendo cristo come modello", come questo:




Per il cristiano che ha lasciato tale commento è perfettamente lecito ed edificante che:

1) La sofferenza di Fabo si prolungasse per anni e anni, magari pregando dio e ringraziandolo.
2) La sofferenza di Fabo fosse pienamente lecita e "utile" perché "sta scontando i suoi peccati" e "diventa simile a gesù cristo in croce". Aberrante idea che muoveva anche la suorina Madre Teresa come sanno quei pochissimi che uno studio sui libretti della suorina, ma anche sui video realizzati da Christopher Hitchens, se lo sono fatto. Non solo non si capisce cosa possa un tipo crocifisso secoli fa essere "modello di sofferenza" per una persona che si ammala di tumore o che subisce qualche grave trauma, ma non si capisce neanche come possa un maschio essere considerato "salvatore" anche delle donne


Quella che è stata chiamata da Elizabeth Green ed Elisabeth S. Fiorenza "la teologia del sadismo" 


 e che i cristiani chiamano "Dio ha tanto amato il mondo e per amore ha offerto il figlio da immolare, come riscatto. Uccidere suo figlio è stato il più grande atto d'amore"

"Dio ha tanto amato il mondo. Ecco il punto: l'amore. è stato l'amore a spingere Dio a mandare suo figlio sulla terra a morire per noi. In realtà il sacrificio di riscatto è la più grande espressione di amore di tutti i tempi"

Facendo coincidere l'uccisione di qualcuno, torturato, come "grande atto d'amore e di giustizia".

Per cui, non solo l'Animalismo spinto ai suoi estremi può - paradossalmente - ipotizzare che sia lecito uccidere esseri umani a difesa degli animali (ma un estremista del tutto folle potrebbe anche voler proteggere un virus o le zanzare della malaria o i vermi intestinali!!!), ma anche il tanto amorevole cristianesimo ai suoi estremi (ovvero applicato nella sua forma più pura, quella letterale) può sostenere che "il marito ha il diritto di stuprare la moglie per metterla incinta" o "è giusto e volontà di dio che una persona sofferente e agonizzante soffra fino alla fine, che non può essere anticipata, e che tale sofferenza sia considerata un dono di dio, che così aiuta il peccatore ad espiare". Paradossalmente esiste anche un fanatismo di "promozione della vita e tutela di essa, per amore della natura o di dio" che porta inevitabilmente alla sofferenza e alla morte.

LE RADICI CULTURALI DELL'ANTIANIMALISMO


Per abolire la tirannia dobbiamo innanzi tutta capirla. A livello pratico, il dominio dell'animale umano sugli altri animali si esprime nei modi che abbiamo visto nel secondo e terzo capitolo [nella ricerca sperimentale e negli allevamenti intensivi] nonché in pratiche analoghe come le stragi di animali selvatici per divertimento o per le loro pellicce. Tali pratiche possono venir comprese come manifestazioni dell'ideologia della nostra specie - vale a dire degli atteggiamenti mentali che noi in quanto animali dominanti abbiamo nei riguardi degli animali.
Le posizioni assunte dalle generazioni precedenti nei confronti degli animali non sono più convincenti perché derivano da presupposti religiosi, morali, metafisici che sono ora obsoleti. Poiché oggi non difendiamo più i nostri atteggiamenti verso gli animali nel modo in cui san Tommaso d'Aquino difendeva i suoi, noi siamo pronti ad ammettere che Tommaso usava le idee religiose, morali, metafisiche del suo tempo per mascherare il puro e semplice egoismo sotteso alle relazioni umane con gli altri animali.
Gli atteggiamenti occidentali verso gli animali hanno due radici culturali: l'ebraismo e la grecità classica. Tali radici si sono unite nel cristianesimo ed è attraverso il cristianesimo che sono giunte a predominare in Europa. Una visione più illuminata emerge solo gradualmente, quando i pensatori cominciarono ad assumere posizioni relativamente indipendenti dalla chiesa.

Il pensiero pre-cristiano

 
La bibbia dice che Dio fece l'uomo a sua immagine. Possiamo a nostra volta guardare a ciò come all'uomo che fa Dio a sua immagine. In entrambi i casi, agli esseri umani in quanto esseri che unici fra tutte le cose viventi sono simili a Dio, viene assegnata una posizione speciale nell'universo. Inoltre si dice esplicitamente che Dio ha dato all'uomo il dominio su ogni essere vivente. Potrebbe sembrare che questo dominio non abbia implicato l'uccisione degli altri animali per cibo; l'uomo governava, ma in questo paradiso terrestre il suo era un dispotismo benevolo.
Dopo la Caduta (della quale la Bibbia ritiene responsabili una donna e un animale), l'uccisione degli animali divenne chiaramente permissibile. Dio stesso rivestì Adamo ed Eva di pelli di animali prima di cacciarli dal giardino dell'Eden.
Abele era un pastore e offriva a Dio animali del suo gregge (*)


Poi venne il diluvio e il resto della creazione fu quasi annientato. Quando le acque si ritirarono, Noè rese grazie a Dio facendo sacrifici "d'ogni specie di animali puri e d'ogni specie di uccelli puri." Dio allora benedì Noè e diede il suggello finale al dominio dell'uomo: "Siate fecondi, moltiplicatevi e riempite la terra. La paura di voi e il terrore di voi siano in tutti gli animali selvatici e in tutti gli uccelli del cielo, come in ognuno che striscia sulla terra e in tutti i pesci del mare; essi sono dati in vostro potere. Tutto quello che si muove e ha vita sarà vostro cibo; come già la verde erba, do a voi tutto." (Genesi 9. 1-3)

Questa è la posizione essenziale delle antiche scritture ebraiche verso i non umani. Troviamo qui ancora un interessante riferimento al fatto che nella condizione di innocenza originaria eravamo vegetariani e mangiavamo soltanto la "verde erba", e che solo dopo la Caduta, la malvagità conseguente e il Diluvio, ci venne dato il permesso di aggiungere gli animali alla nostra dieta. (**)

(*) Vedi per esempio il movimento dei Cainiti. Sulla "fame" del dio ebraico al riguardo della carne e del sangue vedi anche vicende come Zippora e Mosè nella vicenda dello "sposo di sangue", le offerte dei prepuzi, gli animali sacrificati.


Stralcio tratto da 



Il ricco patrimonio demonologico iranico viene trasmesso al mondo cristiano attraverso molteplici canali che appartengono innanzi tutto alle gnosi eretiche e ai vari frammenti culturali dei quali esse si compongono. I sistemi gnostici, che raggiungono la loro massima espansione fra il II e III secolo d.C, esprimono tutti una profonda insofferenza per il mondo attuale che sarebbe di per sé male e dominato dal male.

Nota di Lunaria: difatti che la creazione sia scandalosa, proprio perché tutta-malvagità e che un dio - supposto buono - mai e poi mai avrebbe potuto creare un tale disastro catastrofico, è una riflessione prettamente gnostica ma che viene affrontata anche da Cioran, 




tanto che Cioran (e altri pensatori pessimisti) rappresenta più uno gnosticismo moderno e filosofico che non un ateismo; in molti passaggi dell'Opera Omnia di Cioran, lui non nega che esista un dio, ma si limita ad affermare che tale dio è un totale fallito, una macchietta ridicola.
Scelgo solo un breve stralcio, tratto da "Il Funesto Demiurgo", ma in molti altri libri di Cioran l'argomento è lo stesso:


"È difficile, è impossibile, credere che il dio buono, il «Padre », sia implicato nello scandalo della creazione. Tutto fa pensare che non vi abbia mai preso parte, che essa sia opera di un dio senza scrupoli, un dio tarato. La bontà non crea; manca d'immaginazione; e per fabbricare un mondo, sia pure abborracciato, ce ne vuole. A rigore, è da un miscuglio di bontà e di cattiveria che può sorgere un atto, o un'opera. Oppure, un universo. A ogni modo, considerando il nostro, è ben più agevole risalire a un dio sospetto che a un dio rispettabile. Manifestamente, il dio buono non era attrezzato per creare: possiede tutto, fuorché l'onnipotenza. Grande per le sue deficienze (bontà e anemia vanno di pari passo), è il prototipo dell'inefficacia: non può aiutare nessuno... Del resto, ci si aggrappa a lui solo quando ci siamo spogliati della nostra dimensione storica; se la reintegriamo ci è subito estraneo, incomprensibile: non ha niente che affascini, niente di un mostro. È a questo punto che ci volgiamo al creatore, dio inferiore e indaffarato, istigatore d'eventi. Per comprendere come abbia potuto creare dobbiamo figurarcelo preda del male, che è innovazione, e del bene, che è inerzia. Questa lotta fu probabilmente nefasta al male, che dovette subire in essa il contagio del bene: ciò spiega come mai la creazione non riesca a essere interamente cattiva.
Poiché il male presiede a tutto ciò che è corruttibile, ossia a tutto ciò che è vivente, è ridicolo il tentativo di voler dimostrare come, rispetto al bene, contenga meno essere, o addirittura non ne contenga affatto. Coloro che lo assimilano al nulla si figurano di salvare con ciò quel povero dio buono. Non è possibile salvarlo se non avendo il coraggio di disgiungere la sua causa da quella del demiurgo.  Per esservisi rifiutato, il cristianesimo fu costretto durante tutta la sua carriera, a ingegnarsi per imporre l'inevidenza d'un creatore misericordioso: impresa disperata, che ha esaurito il cristianesimo e compromesso il dio che voleva preservare. Non possiamo impedirci di pensare che la creazione, rimasta allo stadio d'abbozzo, non poteva compiersi, né lo meritava, e che nel suo insieme essa è una colpa: il misfatto famoso commesso dall'uomo appare quindi come la versione minore d'un misfatto di ben altra gravità. Di che siamo colpevoli, se non di avere seguito più o meno servilmente l'esempio del creatore? La fatalità che fu la sua, ben la riconosciamo in noi: non per nulla siamo venuti fuori dalle mani di un dio infelice e cattivo, un dio maledetto."   


Già i Simoniani e i Saturniani (precedenti al 140 d.C) sostenevano il Diteismo, secondo il quale il dio ingiusto dell'antico testamento (il dio della giustizia punitiva) si contrapponeva al dio buono, padre di Gesù, nel nuovo testamento. Con i Cainiti, l'interpretazione negativa della rivelazione anticotestamentaria porta a considerare la bibbia come rivelazione di un Demiurgo perverso e negativo, che è il dio degli ebrei. Perciò Caino, i Sodomiti, Esaù, demonizzati nell'antico testamento, divengono i portatori di una conoscenza rivelata con valore salvifico, che il testo biblico ha cancellato e trasformato in manifestazione del male etico e della ribellione a Dio. L'esegesi cristiana e rabbinica viene capovolta nei suoi termini essenziali, e dove essa riconosce il bene, i Cainiti individuano il male, e viceversa. La posizione ideologica nei riguardi di Caino da cui i settari trassero il nome è attestata anche in altre formazioni gnostiche. Caino è spesso considerato il portatore della vera rivelazione che rende possibile, attraverso il tradimento del Cristo e la sua morte, la liberazione del mondo dalle potenze inferiori o Arconti. Valga per tutti il passo nel quale Ippolito attribuisce ad un'altra setta, quella dei Perati, questo insegnamento: "Caino è colui del quale il Dio di questo mondo, cioè il dio ebraico, non gradì il sacrificio, gradendo, invece, il sacrificio cruento di Abele poiché Il Signore di questo mondo ama il sangue"

Nota di Lunaria: alcuni si spingono oltre nell'interpretazione nell'affermare che siccome Caino va ad Oriente, verso il Sole, sarebbe una specie di eroe solare, un Sol Invictus.

Allo stesso modo, Giuda non è più considerato il traditore infame, ma il tramite, gnosticamente illuminato, della salvazione: egli causando l'imprigionamento e la morte di Gesù, rende possibile la vittoria sugli Arconti. Sempre nelle correnti gnostiche emerge, in varie forme mitologiche, una positiva rivalutazione del serpente biblico, identificato col demonio nella tradizione posteriore. Una notizia di Ippolito ci informa del movimento dei Naasseni, spesso identificati con gli Ofiti, perché il nome deriva dall'ebraico "nahash", corrispondente al greco "Ophis", Serpente.

La caratterizzazione ofitica della setta è attestata dalla notizia che, nella loro mitologia e liturgia, i Naasseni adoravano il serpente, cui erano consacrati  tutti i loro oggetti rituali, le cerimonie, le iniziazioni, i misteri. Tale serpente biblico della tentazione era considerato l'elemento umido originario, dal quale deriva ogni creazione animata ed inanimata. Esso domina tutto con la sua potenza, è buono per eccellenza, comprende in sé ogni cosa, comunica a tutti gli esseri la bontà e la grazia, penetra in tutto come se uscisse dall'Eden e si suddividesse nei quattro fiumi biblici.
Tuttavia col nome di Ofiti o Ofiani si designano le molte sette gnostiche nelle cui dottrine ha particolare rilievo il serpente della tentazione, tema frequente in tutta la Gnosi. 



C'erano anche altre due vicende bibliche che erano servite come base dottrinale delle sette ofite:  il Serpente di Bronzo citato a "Numeri" 21 (Nota di Lunaria: di per sé già uno scopiazzamento del Caduceo Pagano)





E Giovanni 3,14: "E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'Uomo"



Ippolito parla degli Ofiti come di una  setta distinta da quella dei Naasseni. Circa l'epoca di sviluppo di tali movimenti (nei quali le speculazioni intorno al serpente biblico si fondono con temi assunti dai culti relativi al serpente e dalle religioni misteriche pagane (1); inoltre le rappresentazioni grafiche dei serpenti gnostici li vedono adorni di corone a sette o più raggi o teste da leoni) 



le scoperte di Nag Hamadi hanno fornito la testimonianza di eventi paralleli fra le dottrine ofitiche, sethiane, naassene, giustiniane e gli scritti apocrifi e consentono di datare la diffusione e lo sviluppo dell'ofitismo al I-II secolo d.C fino al IV secolo. Tra l'altro è attestata, per esempio nei Carpocraziani, la credenza della reincarnazione. I Sethiani, invece, credevano che la creazione fosse sorta da un malvagio vento creatore e demiurgico (2), simile a un serpente-fallo sibilante che ha prodotto il cosmo, che penetra nelle Tenebre (qui viste come un'utero, nell'ottica sethiana), creando l'essere umano; ma nella storia della Salvezza, il Verbo assume anche lui la forma di un serpente, per penetrare nella matrice impura: il Serpente-Verbo Salvatore, che l'opposto del Serpente Demiurgo, permette l'incarnazione del Cristo (spiegata come la discesa di un serpente-fallo-verbo) nell'utero della "vergine Maria", considerata matrice impura.
I catari invece rifiutavano un ruolo positivo al serpente: secondo loro il serpente avrebbe penetrato Eva, come un fallo, insegnandole quindi il rapporto sessuale.
I Barbelognostici, poi, facevano vere e proprie orgie e rituali eucaristici-spermatici: credevano che nello sperma fosse contenuto il Pneuma divino; invece di usarlo per procreare (la procreazione è il sommo male per tutti i gruppi gnostici) lo emettevano al di fuori della vagina delle donne e lo raccoglievano con le mani, offrendolo a Dio Padre e alla Matrice del tutto come "vero corpo di Cristo" per poi inghiottirlo; la medesima cosa facevano col sangue mestruale, considerato il frutto dell'Albero della Vita. Se una delle adepte, durante i cerimoniali orgiastici, restava incinta, i Barbelognostici praticavano l'aborto, consumandone poi il feto condito con olio e aromi in una comunione eucaristica; anche durante l'eiaculazione invocavano Dio. Il termine Barbelognostici, però, sembra derivare da "Figlio di Baal" (Nota di Lunaria: e avrebbero più senso i loro rituali... peccato che i Nostri però invocassero Gesù, e non Baal...) e la più ampia informazione dei rituali ci è data da Epifanio che ebbe diretta cognizione degli scritti e delle cerimonie della setta nel suo viaggio in Egitto, intorno al 335 d.C.
Epifanio fece parte del gruppo per un periodo, irretito dalle lusinghe sessuali, ma poi si liberò, denunciando 80 adepti della setta ai vescovi cattolici.

(1) Il Serpente è sempre stato adorato ed era associato alla Dea, e non solo in Europa. Vedi qui: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-3-il-serpente-dagon-e.html


(**) Per questo il vero cristiano NON PUò NEANCHE ESSERE VEGETARIANO. Riportiamo i versetti biblici che approvano il mangiare carne di animale. 


"Paolo ha detto che coloro che “ordineranno l’astensione da cibi che Dio ha creati” (1 Tim. 4:2) proferiranno menzogna. Quindi quei vegetariani che insegnano agli altri di astenersi dalla carne mentono contro la verità.
E Paolo ha anche detto che “non è un cibo che ci farà graditi a Dio; se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno; e se mangiamo, non abbiamo nulla di più” (1 Cor. 8:8). Dunque coloro che pensano che astenendosi e facendo astenere anche gli altri dalla carne si possa piacere di più a Dio illudono se stessi, e questo perché “il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace ed allegrezza nello Spirito Santo” (Rom. 14:17). Coloro che sono graditi a Dio ed approvati dagli uomini sono quelli che procacciano la giustizia, la pace e che si rallegrano nel Signore mediante lo Spirito Santo.
Per quanto riguarda il ragionamento dei vegetariani che ordinano l’astensione dalla carne, secondo il quale bisogna tornare ad alimentarsi di sole erbe e frutta perché Dio all’inizio diede all’uomo come nutrimento solo erbe e frutta, esso non è retto perché essi dimenticano che è altresì scritto che Dio dopo il diluvio disse all’uomo che poteva mangiare la carne infatti Egli disse a Noè ed ai suoi figliuoli: “Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutto questo, come l’erba verde…” (Gen. 9:3). E poi, che dire del fatto che Dio al suo popolo nel deserto gli provvide della carne da mangiare, vale a dire le quaglie, secondo che è scritto: “L’Eterno vi darà della carne, e voi ne mangerete” (Num. 11:18)? E del fatto che Dio ordinò ai corvi di portare ad Elia sia la mattina che la sera assieme al pane della carne (cfr. 1 Re 17:2-6)? Ed infine del fatto che Gesù mangiò l’agnello pasquale a Pasqua coi suoi discepoli come prescriveva la legge di Mosè (secondo che è scritto: “E se ne mangi la carne in quella notte; si mangi arrostita al fuoco, con pane senza lievito e con dell’erbe amare” [Es. 12:8]) e che dopo essere risorto mangiò la carne di pesce secondo che è scritto: “Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito; ed egli lo prese, e mangiò in loro presenza” (Luca 24:42-43)? Non sono forse delle chiare conferme che per Dio la carne è lecito mangiarla e che il mangiare carne (naturalmente in maniera temperata) non influisce affatto negativamente né sulla salute e neppure sulla vita spirituale del credente?  La nostra salute sarà danneggiata se noi abusiamo della carne perché in questo caso trasgrediremmo il precetto che dice: “Non esser di quelli che… son ghiotti mangiatori di carne..” (Prov. 23:20), e mieteremmo dalla carne corruzione perché è scritto: “Chi semina per la propria carne, mieterà dalla carne corruzione” (Gal. 6:8). Anche la nostra spiritualità sarà soffocata se mangiamo in misura smoderata la carne perché Gesù ha detto: “Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula…” (Luca 21:34). Come potete vedere la ‘dieta consigliata’ dai vegetariani agli uomini che prevede l’eliminazione totale della carne và apertamente contro la Parola di Dio. Essa è veramente una dottrina diabolica!"

Il pensiero greco

 
La seconda tradizione che sta alle origini del pensiero occidentale è quella greca. Qui troviamo tendenze contrastanti. Il pensiero greco non era uniforme, ma suddiviso in scuole rivali, ciascuna delle quali derivava le sue dottrine essenziali da qualche fondatore. Uno di questi, Pitagora, era vegetariano e incoraggiava i suoi seguaci a trattare gli animali con rispetto, a quanto sembra anche perché credeva che le anime dei morti trasmigrassero negli animali. Ma la scuola più importante fu quella di Platone e del suo discepolo Aristotele.
La difesa che Aristotele fa della schiavitù è ben nota. Egli ritiene che alcuni uomini siano schiavi per natura e che la schiavitù sia ad un tempo giusta e conveniente per loro. (°)
Aristotele sosteneva che gli animali esistono per servire gli scopi umani; non nega che gli uomini siano animali; in effetti definisce l'uomo "anima razionale". Condividere una comune natura animale, tuttavia, non è sufficiente per giustificare una eguale considerazione. Per Aristotele l'uomo che è per natura uno schiavo è senza dubbio un essere umano, ed è capace di provare piacere e dolore come qualsiasi altro essere umano; tuttavia, dato che lo ritiene inferiore all'uomo libero quanto a facoltà razionali, Aristotele lo considera uno "strumento vivente". Con estrema chiarezza egli giustappone i due elementi in una sola frase: "lo schiavo è colui che pur essendo uomo è oggetto di proprietà". Per Aristotele, la natura era una gerarchia in cui gli esseri con minore capacità razionali sono fatti per quelli che hanno maggiori capacità razionali.
Fu la concezione di Aristotele, non quella di Pitagora, ad entrare a far parte della successiva tradizione occidentale.

(°) questo è vero anche per l'ideologia aristotelica sulla donna e sull'uomo non greco. Per Aristotele la donna era difettosa ("un maschio mutilato, un maschio malriuscito") mentre l'uomo maschio non greco [quindi anche gli idolatri italiani del 2018 che adorano aristotele...] era INFERIORE all'uomo greco e quindi poteva essere ridotto in schiavitù.








Difatti Aristoteluccio non era solo un gran misogino arrogante, ma era anche razzista contro tutti quelli che non erano greci.

Il pensiero cristiano
 
Il cristianesimo doveva col tempo unificare il pensiero ebraico e quello greco sugli animali. Ma esso nacque e acquistò influenza sotto l'Impero Romano e possiamo meglio comprenderne l'effetto iniziale se confrontiamo gli atteggiamenti cristiani con quelli di cui presero il posto.
Lo storico W.E.H. Lecky così descrive lo sviluppo dei giochi romani: "La semplice lotta alla fine divenne insipida e fu escogitato ogni genere di atrocità per stimolare l'interesse (...) un orso e un toro che, incatenati l'uno all'altro, si rotolavano nella sabbia (...) criminali che rivestiti della pelle di bestie selvatiche venivano messi alla mercé di tori resi furiosi da ferri roventi (...) 400 orsi vennero uccisi in un sol giorno sotto Caligola. Sotto Nerone, 400 tigri combatterono con tori ed elefanti. Quando Tito inaugurò il Colosseo, perirono 5 mila animali (...) Nerone illuminava di notte i suoi giardini facendo ardere cristiani avvolti in camicie di pece."
è su questo sfondo che deve essere valutato l'impatto del cristianesimo. Il cristianesimo portò nel mondo romano l'idea di unicità della specie umana; gli umani erano destinati a una vita dopo la morte; con questo compariva l'idea distintivamente cristiana della santità di ogni vita umana.
Nella sua applicazione agli esseri umani la nuova dottrina era in molti sensi più progressista ma nel Nuovo Testamento non si trova la minima ingiunzione contro la crudeltà verso gli animali o l'esortazione a considerare i loro interessi.


Nota di Lunaria: infatti gesù stesso fa annegare 2000 maiali e secca un fico. Vedi Marco 5,1 -13



Nota di Lunaria: Ovviamente se si conosce un po' di mitologia e di archeologia si sa molto bene che per alcuni popoli esisteva una Dea Scrofa o Cinghiale. Per esempio Cerridwen, era accompagnata dalla scrofa bianca, o possiamo citare Varahi, Dea Cinghialessa indù.



Ce lo testimonia anche Tacito



"Venerano la Madre degli Dei. Come simbolo portano amuleti a forma di cinghiale"


L'esempio dato da Gesù non mancò di avere effetto sui cristiani. Riferendosi all'episodio dei maiali e a quello in cui Gesù maledisse un albero di fichi, Agostino scrisse:
"Lo stesso cristo mostra che è il colmo delle superstizioni astenersi dall'uccidere gli animali e dal distruggere le piante (#) poiché stabilendo che non esiste alcun diritto in comune fra noi e le bestie e gli alberi, egli mandò i diavoli in un branco di maiali e seccò con una maledizione l'albero che non portava frutti... sicuramente i maiali non avevano peccato né aveva peccato l'albero"
Gesù, stando ad Agostino, cercava di mostrarci che le regole morali valide nei rapporti fra gli umani non si applicano al rapporto fra gli umani e gli animali. Ecco perché trasferì i demoni nei maiali, invece di distruggerli come avrebbe potuto fare facilmente.


Nota di Lunaria: per la teologia cristiana, Gesù fa le veci dell'agnello sacrificale per il riscatto. Di per sé questa idea è stata chiamata "Teologia del sadismo" perché serve a "santificare" la violenza contro le donne (la donna stuprata e picchiata è tenuta a perdonare "settanta volte sette" il suo stupratore)



Quindi di per sé la violenza dell'essere macellato per volere di Dio e la perfetta liceità di questo atto sono connaturati all'ideologia cristiana.

Sarebbe molto lungo riportare quanto detto da Tommaso d'Aquino, Cartesio e Kant sugli animali; sintetizziamo dicendo che questi tre pensatori non hanno brillato di sensibilità verso gli animali. Consiglio quindi, per chi volesse approfondire, di leggersi direttamente l'intero capitolo. Concludo citando il pensiero dello storico francese Michelet:
"Vita animale, oscuro mistero! Immenso mondo di pensieri e mute sofferenze. Tutta la natura protesta contro le barbarie dell'uomo, che non comprende, che umilia, che tortura i suoi fratelli minori. Vita, morte! L'assassinio quotidiano che il nutrirsi di animali comporta - questi difficili e amari problemi si presentarono con crudezza alla mia mente. Miserevole contraddizione. Auguriamoci che possa esservi un altro mondo in cui i vili, crudeli eccidii di questo ci vengano risparmiati."

(#)  Difatti i cristiani abbatterono interi boschi sacri ai Pagani. Vedi:



L'ODIO CRISTIANO PER GLI ALBERI

Quando i missionari cristiani cominciarono a convertire le popolazioni pagane, uno dei primi compiti fu quello di proibire il culto che si rendeva agli alberi e di distruggere i boschi sacri. Le loro agiografie riferiscono tali imprese: sant'Adalberto di Praga fu massacrato dai Prussiani che stava tentando di evangelizzare (nota di Lunaria: anche san Calimero fu ucciso: aveva battezzato a forza alcuni pagani); molto tempo prima i concili provinciali avevano messo in guardia i cristiani: quello di Arles (452 d.C) legiferò contro l'adorazione degli alberi, fontane e pietre. Per buona parte del Medioevo i parroci riprovavano pubblicamente nelle loro prediche alcuni parrocchiani "che innalzavano specie di altari sulle radici, portavano offerte agli alberi, e li supplicavano emettendo lamenti di conservare loro i figli, le case, i campi, le famiglie e i beni."
(Nota di Lunaria: eh già... tutto ciò diveniva ben accetto se era rivolto solo ai preti e al clero, vero?!)
Fin dal quarto e quinto secolo i primi evangelizzatori dei Galli si erano dati da fare per estirpare queste usanze.
Sulpicio Severo racconta che il più illustre di questi evangelizzatori, San Martino (vissuto tra il 315 e 397), di passaggio da Autun, "avendo abbattuto un tempio molto antico e apprestandosi ad abbattere un pino che sorgeva presso il santuario, incontrò l'opposizione del sacerdote del luogo e della folla dei pagani."
Uno di essi, più audace degli altri, gli disse "Se hai un po' di fiducia nel Dio che dici di onorare, abbatteremo noi stessi quest'albero che cadrà su di te, se il tuo Signore è con te, come dici, sfuggirai."
Martino si lasciò legare nel punto in cui doveva cadere l'albero. Nel momento in cui l'albero crollava, Martino si fece il segno della croce e l'albero lo sfiorò senza toccarlo, risparmiandolo solo per un soffio e i contadini che si erano creduti, invece, al sicuro e che vinti da questo miracolo, si convertirono. San Maurilio invece bruciò direttamente gli alberi di un bosco sacro, poi riconsacrato a san Pietro. San Bonifacio, evangelizzando i Germani, fece abbattere la quercia di Geismar consacrata a Thor. Una cinquantina di anni dopo Carlomagno distrusse il santuario in cui era venerato Irminsul, un gigantesco tronco d'albero cui si attribuiva la proprietà di sostenere la volta celeste. In Lituania i cristiani mutilarono decine e decine di alberi. Nel 1258 a Sventaniestis, il vescovo Anselmo diede ordine di abbattere una quercia sacra, e non riuscendo a scalfirlo con l'ascia, lo bruciò. Tra il 1351 e 1355 a Romuva, in Prussia, su richiesta del vescovo Giovanni I, i cristiani fecero segare una quercia sacra sotto la quale si radunava il popolo per pregare. Alcune foreste erano personificate e divinizzate come quella dei Vosgi, la Foresta Nera, consacrata alla Dea Abnoba e le Ardenne, regno di Arduinna, la Dea del cinghiale, assimilata a Diana, culto che risaliva probabilmente all'età della pietra. Molti alberi vennero cristianizzati, "consacrati e dedicati" alla madonna e ai santi.


Sulla vivisezione: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/06/i-crimini-dei-fondatori-e-dei-seguaci.html

Sull'ecologia, vedi: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/introduzione-allecologia.html

Belle immagini di animali: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/animali-le-immagini-piu-belle-prima.html

p.s Intanto, sponsorizzo un po' questa petizione che è stata aperta da "Essere Animali", e che testimonia la violenze sadiche commesse contro i maiali dell'allevamento

https://www.change.org/p/maiali-uccisi-a-martellate-chiudere-allevamento-degli-orrori-giuliagrillom5s-giamma71

A prescindere che uno mangi o no la carne da allevamento intensivo (che è risaputo che è gonfiata e infarcita di prodotti chimici, ormoni della crescita, coloranti e non so che altro, quindi così tanto bene non fa di certo...), credo che non sia accettabile che degli animali vengano torturati così. 
Piuttosto, si applichino delle forme di "morte dolce", se proprio non si vuole abolire il consumo di carne, ma è inaccettabile che simili violenze sadiche e brutali vengano commessi su animali e su cuccioli.

Io ho visto il video, francamente "ci vuole stomaco" per riuscire a reggerlo, e le immagini mi hanno angosciato per diverso tempo anche a fine filmato.

Per cui prendiamo posizione contro questo abominio, chi tortura animali (*) DEVE ESSERE CONDANNATO.

(*) Scontato dire che chi fa certe cose contro gli animali, è molto probabile che poi le metta in pratica anche sulle persone, come dimostrano molte storie di serial killer e violenti in generale, che prima di sfogare il sadismo su persone umane "hanno fatto le prove" sugli animali.
Chi impicca un cane, chi brucia dei gatti, chi dà bastonate a dei maiali sfondando loro il cranio, chi resta insensibile alle loro urla di agonia, manca di empatia e promuove una "logica della violenza del più forte sul più debole", per cui è meglio intervenire dal punto di vista giudiziario.

Se allevamenti e allevatori mettono in atto delle forme di sadismo e crudeltà nei confronti degli animali devono essere sanzionati e puniti anche con la reclusione.

"Ucciderli per mangiare la loro carne" non li autorizza a torturare gli animali in quei modi orribili prima di scannarli.

Altra brutalità contro gli animali: