Leggende Spettrali in Lombardia

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Ad Ostiglia (in provincia di Mantova), nei pressi della fortezza, una strada è nota come "strada dei roveti ardenti": fu chiamata così a seguito di una guerra, che vide combattersi Veronesi e Mantovani nel XIV secolo. Da allora, i fantasmi dei caduti in battaglia si mostrano, nelle notti buie, per avvisare i vivi di pericoli legati a varie calamità.

A Pian del Bene sulle rocce del monte Baldo (nei pressi del lago di  Garda) si potevano vedere, di tanto in tanto, i "lusurì", ovvero delle fiammelle.

Un'altra leggenda racconta di una donna che, dovendo attraversare il "Bosso dei Marecc" di sera tardi, vide un corteo con uomini e donne che ballavano. La donna si unì ai danzatori, ma ad un certo punto un uomo le disse: "Va adagio, donna forte, ché i morti hanno poca forza!" La donna non capì e continuò a ballare. Quando la danza finì, i danzatori le diedero una candela perché il buio era totale. Quando la donna arrivò a casa, sistemò la candela in camera e andò a letto. Al mattino, al posto della candela, vide la gamba di un morto! La donna corse dal prete che le disse di restituire la gamba ai morti; e così, la donna tornò di notte al Bosso e consegnò ai morti la gamba e così fu salvata.

Una leggenda spettrale molto conosciuta dai contadini a Parre Inferiore, nei dintorni di Bergamo, raccontava che all'imbrunire, nel fienile si poteva sentire il rumore di qualcuno che saliva la scala per andare nel solaio. Un giovane contadino di 16 anni raccontò di aver sentito quei passi e di aver visto che le foglie secche raccolte in una stanza, improvvisamente si alzarono, come se fossero state portate via dal vento, fuori dalla stanza. 

In queste zone della Valle Seriana, della Val Gandino, ad Arghelù (al di là del fiume Mella) e a Vaghezza era diffusa la leggenda della "cascia mòrta", la caccia morta, ovvero dei fantasmi di cacciatori e cani da caccia che potevano lasciare dei pezzi di selvaggina per dimostrare agli increduli la loro esistenza. Annunciavano la loro presenza con un branco di cani scheletrici che abbaiavano a lungo. Chi osava prenderli in giro facendo il verso ai cani, se li trovava lì davanti in un attimo.

Durante la notte di San Silvestro era possibile sentire il bestiame parlare. Una leggenda racconta che un uomo si fece prendere dalla curiosità di sapere cosa dicevano le sue bestie nella stalla. Così, durante la notte di San Silvestro, si nascose nella stalla. Sentì i suoi buoi parlare: "Domani cosa ci faranno fare?", chiese uno di loro. E l'altro gli rispose "Oh, non lo sai? Andiamo alla segheria a prendere le assi per fare la cassa al nostro padrone!" L'uomo morì di paura in quell'istante.

 Nota di Lunaria: non sono riuscita a trovare info da nessuna parte, ma quando ero piccola i miei genitori, per convincermi a non fare i capricci, mi dicevano che se avessi fatto la bambina cattiva sarebbe venuta la Gamba Rossa: era proprio una gamba, che appariva sul soffitto. Una persona mi ha confermato che esiste una leggenda simile anche dalle sue parti: solo che è chiamato "Osso in Gamba".


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