I provvedimenti bigotti e sessuofobici nella Spagna franchista degli anni 50-'60



Info tratte da


Nel 1962 comparve sui muri delle città un manifesto destinato a distogliere la gioventù dal ballo, giudicato un piacere malsano. La ragazza che campeggiava sul manifesto era rappresentata come una creatura di Satana, con le corna, ali da pipistrello e piedi biforcuti; stessa immagine compariva anche per demonizzare gli uomini.
Ci vollero delle battaglie perché venisse autorizzato, sulle coste, durante l'estate, il calzoncino e lo slip da bagno.
Era sempre la Chiesa a decidere della lunghezza delle gonne delle ballerine, della durata dei baci nei cinema, della dimensione dei costumi da bagno.
Quando, nel 1952, i locali notturni furono autorizzati a ritardare di mezz'ora la chiusura dei locali, la chiesa tuonava che "Invece di favorire i divertimenti licenziosi, l'incontinenza e il libertinaggio, il governo farebbe meglio ad occuparsi di questioni più importanti che attendono una soluzione."
Nell'estate del 1959 il calore estivo non era sopportabile: ciononostante, il primate di Spagna fulminò "le donne che passeggiavano senza maniche e largamente scollate".
Altri moniti della chiesa erano: "I bagni pubblici sulle spiagge, nelle piscine o sul bordo dei fiumi costituiscono un particolare pericolo per la moralità; occorre evitare i bagni misti, che danno quasi sempre delle occasioni di peccato e di scandalo. In quanto ai fidanzati devono fuggire la solitudine e l'oscurità. è inaccettabile che camminino dandosi il braccio. è scandaloso andare in giro, comunque, abbracciati."
Ed è proprio in questo periodo che i giovani si ribellano a questo rigorismo. Nel gennaio del 1968, durante gli scontri con i poliziotti, uno studente lancia sulla polizia un cristo staccato dal muro di un'aula. La chiesa organizza un servizio religioso di riparazione, presieduto dal generale Camilo Alonso Vega, ministro dell'Interno. Un gruppo di studenti cattolici mette allora in circolazione un volantino di protesta "contro la nuova manipolazione del Vangelo che si pretende mettere al servizio degli egoismi di una classe di oppressori" e che invita professiori ed allievi a realizzare dei veri atti di riparazione verso quel cristo offeso e oltraggiato nel nostro prossimo nel mondo universitario e in quello operaio.
Più la chiesa vuole costringerli, più i giovani spagnoli la fuggono, scristianizzando la Spagna.
Nel 1955, la maggioranza degli studenti pensava che il cattolicesimo ufficiale favorisse il fariseismo, la gerarchia ecclesiastica, l'ambizione mondana; la Chiesa non si preoccupava abbastanza della condizione degli operai (Nota di Lunaria: infatti faceva manganellare i minatori che chiedevano il diritto allo sciopero, come ho dimostrato negli scritti precedenti https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/gli-oppositori-la-condizione-operaia-e.html)

Negli anni a venire, sempre più persone attraversavano la frontiera per andare a comprare libri o vedere film vietati in Spagna; i modelli di consumo e culturali europi portavano ad un'evoluzione dei costumi che nessuna censura spagnola-clericale poteva arrestare.
Il coinvolgimento dei cittadini spagnoli trovava sbocco anche nella creazione di gruppi, circoli, forme di associazionismo per creare spazi di dibattito, di ricerca, di critica.

Nel 1975 l'ONU proclamò "l'Anno internazionale della donna", e in Spagna i nascenti gruppi femministi usarono questa occasione per fare informazione. Inviarono alla stampa e all'ONU un documento, firmato da associazioni di donne separate, di casalinghe, di docenti universitari, in cui si denunciava dettagliatamente l'emarginazione femminile in Spagna. Vi avrebbe fatto seguito la celebrazione delle prime Giornate di Liberazione della Donna tenute a Madrid nel dicembre del 1975 a pochi giorni dalla morte di Franco. 

Nota di Lunaria: Ho chiesto a mia madre, che nel 1975 aveva vent'anni, se qui in Italia si parlava della condizione della donna in Spagna, e più in generale, di Francisco Franco. Mi ha detto che no, non ricorda che se ne parlasse più di tanto, anche se sapeva di italiani che andavano a fare le vacanze lì.
La mia ipotesi è che Francisco Franco e Salazar abbiano potuto fare così a lungo le loro porcate cattoliche-totalitarie sia perché avevano il pieno sostegno da parte della Chiesa, ma anche perché all'epoca, i paesi esteri non erano molto informati (o interessati) su come si vivesse in questi due paesi "alla periferia dell'Europa", che, ancora negli anni Settanta, erano quasi delle teocrazie cattoliche, totalmente genuflessi e docilmente obbedienti alla Chiesa.
Mia madre si ricorda solo dei terroristi dell'ETA, confermandomi che qui in Italia se ne parlava.


FOTO PAGINE, OVVERO DELLE PROVE CHE "NON SONO IO CHE MI INVENTO LE COSE, NON SONO LE MIE CALUNNIE CONTRO IL CRISTIANESIMO"






 Qui, approfondimenti sulla dittatura franchista
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-dittatura-cattolica-di-francisco.html
e sulla guerra civile:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-cruzada-e-le-vittime-cattoliche-e.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/guernica.html