Arte, Letteratura e Musica in Bangladesh!

Cosa c'è in Bangladesh?

NIENTE, a parte la miseria e la violenza. è uno dei paesi più disastrati del mondo. Ma se è più facile elencare tutte le cose orrende che capitano in quel paese, più difficile è trovare qualcosa di positivo da dire sul Bangladesh. E si sa, a me piace cimentarmi in imprese difficili.
Per cui ecco qui un paio di cose positive sul Bangladesh...

Info tratte da



(volume solo per la consultazione in biblioteca; ho fatto quindi la fotocopia)



Arte

Parlare di un'arte del Bangladesh come fenomeno a sé stante, definirne gli orientamenti e le caratteristiche è molto difficile e approssimativo, sia a causa delle travagliate vicende politiche del Paese, sia a causa degli scarsi reperti archeologici. Difatti i danni provocati dagli agenti naturali (piogge torrenziali, straripamenti di fiumi, invadenza della vegetazione) e dall'incuria dell'uomo hanno notevolmente impoverito il patrimonio artistico del Paese.
In generale si può dire che l'arte del Bangladesh non può essere analizzata senza tener presente la complessa evoluzione artistica delle zone gangetiche ed in particolare del Bengala occidentale. Fra i più antichi reperti pervenutici, vanno ricordati i monasteri e gli stupa di Mainamat e Paharpur, risalenti al periodo buddhista. Scavi sistematici sulle colline del Mainamat hanno portato alla luce otre 50 monumenti buddhisti databili tra il VII e il XII secolo d.c.
Il monastero di Paharpur, nel distretto di Rajshahi, è il più grande monastero che si erge ai piedi dell'Himalaya: ornato con sculture in terracotta, è composto da oltre 170 celle monastiche, numerosi ingressi, stupa e cappelle. Al centro dell'edificio centrale si erge un altare notevole per la sua altezza e le sue caratteristiche. Le rovine del forte di Mahasthan, l'antico Pudranagar, citato nelle epigrafi dei Maurya, Gupta, Pala e Sena, si trovano nel distretto di Bogra e recenti scavi hanno portato alla luce dieci strati risalenti a diversi periodi. Numerosi templi si trovano anche nei distretti di Bogra, Pabna, Faridpur e Dinajpur: in quest'ultimo distretto si trova anche il più antico tempio del Paese, costruito nel V secolo d.c
All'arte islamica, diffusasi nel paese a partire dal XII secolo si deve l'eliminazione dall'iconografia delle immagini sacre e l'introduzione di una complessa simbologia pittorica.
Con la fine del XVIII secolo ha inizio un periodo di rinnovamento che vede l'affermazione di influssi e stili europei che vanno dal neoclassicismo al moderno razionalismo dell'ospedale Mitford di Chittagong.








 Tra i maggiori artisti e pittori contemporanei, segnaliamo: A.S.Nagy, che realizza ritratti molto espressivi, Mubarak Husayn, Sardar Mohammad, Muhammad Husayn Hanjra, A.B. Nazir e Latif, pittori di paesaggi. 

 Jamal Ahmed
Latif
Latif
Nazir
Nazir

 Tra le donne che si dedicano all'arte, Novera Ahmed (scultrice) e Rumi Island (pittrice)





Letteratura

Nota: non ho sulla tastiera del pc gli accenti grafici che vengono usati nella lingua bengalese; per cui ho scritto i nomi degli autori senza questi particolari accenti messi sulle o sotto le "n" e le "a"

I primi documenti in lingua bengalese sino ad ora conosciuti sono di carattere religioso: quarantasette canti mistici in linguaggio molto arcaico appartenenti al culto del "Sahajayana", che aderiva al buddhismo Mahayana e Nathapantha. Fra i poeti del periodo più antico oltre a Ramai Pandit, autore di un'opera buddhista del IX-X secolo, il "Sunya-purana", si deve ricordare Mayurabhatta, autore di un'opera in lode del dio Dharma.
L'inizio della letteratura classica bengalese, dal XIV secolo in poi, è segnato da alcune tradizioni di testi sanscriti ad opera di Krttivas Ojha, di Sanjaya, di Maladhar Vasu; ma il primo grande poeta fu Candidas. Vissuto intorno alla metà del XV secolo, compose una notevole quantità di poemi, fra i quali il "Srikrsna-kirtana". A partire dal XV e fino al XIX secolo la letteratura bengalese è dominata dal tema religioso, soprattutto inerente Krishna.
Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX, il Bengala si apre all'influenza inglese oltre che indù: la prosa trova un grande autore in Rammohan Roy, fondatore del Brahma Samaj, una società che cercava di superare le barriere religiose esistenti tra le varie correnti religiose.
Il padre del romanzo bengalese è Bankim Candra Catterji e soprattutto Tagore, che divenne famoso in Occidente. Tagore usò tutte le sfumature e le capacità espressive della lingue, usando la mitologia e la storia come strumenti per un'attenta critica sociale.
Altri autori furono Sarat Chandra Catterji e Nazru'l-Islam, conosciuto come il poeta ribelle che scrisse e cantò per i "calpestati" e i poveri del mondo, per cui proponeva un'azione rivoluzionaria molto decisa.
Nazru'l-Islam fu antesignano della rinascita islamica, ed è, insieme a Tagore, uno dei massimi scrittori bengalesi. Il fatto che fosse musulmano e Tagore indù non divise i due poeti: Nazru'l non disdegnò di prendere ad argomento del suo canto anche temi cari alla religiosità indù.



Altri autori che si sono fatti promotori delle espressioni del popolo sono stati S. Kamal, A. Fazal, A. Habib e S. Waliullah.

Musica

Nota di Lunaria: il Bangladesh è uno dei paesi con il più alto tasso di violenza domestica e violenza carnale contro le donne; c'è anche la piaga degli attacchi con acido: se una ragazza rifiuta uno spasimante, se la famiglia di costui ha motivi di biasimo o rivalità contro un'altra famiglia e motivi analoghi, un uomo può vendicarsi sulla donna gettandole acido in faccia.



Malgrado sia un paese poverissimo, e praticamente "famoso" solo per la feroce violenza contro le donne (segregate in casa, e se lavorano, lavorano come operaie nel settore tessile, ovviamente sottopagate e continuamente molestate dai datori di lavoro o da sconosciuti per strada; lo stupro viene anche usato come "arma terroristica", infatti le donne che lavorano fuori casa vengono spesso seguite e stuprate; c'è da dire che anche gli operai uomini vengono sfruttati, e in generale le condizioni di lavoro sono pessime per tutti; libertà di parola e di religione ovviamente sono pura utopia… https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/bangladeshpakistan-donne-sfigurate-con.html), ecco, malgrado sia un paese disastrato, dal punto di vista dei diritti umani, Metal Archives riporta ben 67 band Metal dal Bangladesh.
Date un'occhiata, amano suonare soprattutto Black, Death e Thrash!
https://www.metal-archives.com/lists/BD
E date uno sguardo ai migliori album Black Metal dal Bangladesh...
https://www.bestblackmetalalbums.com/best_bangladeshi_black_metal_albums.php?smode=c
stando poi all'intervista ai Burial Dust, caricata qui
https://www.echoesanddust.com/2016/02/interview-necrophiliac-from-burial-dust-plus-exclusive-ep-stream/
Barzak e Weapon sono state le prime band a suonare Black Metal in Bangladesh nel 2000. 






https://www.youtube.com/watch?v=UOXHE5aPEZo

















Infine, qui qualche esempio di abito portato per i matrimoni o altre feste; per i matrimoni si usa molto spesso il giallo.






Qui abbiamo parlato della grande attivista per i diritti civili Taslima Nasreen
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/taslima-nasreen.html