Rondini e Rondoni

Info tratte da un cartello posto nei pressi del Castello


Le prime testimonianze storiche del Castello di Cislago risalgono al X secolo. 



Chissà se la colonia di rondoni insediata nel castello discende da individui già presenti in quell'epoca?








Infatti i rondoni tornano fedelmente alla propria zona di nidificazione ogni anno, al di sotto dei coppi di copertura delle mura perimetrali, tra piazza Castelbarco e via Castelfidardo. I migliori orari di osservazione delle acrobazie dei rondoni che si lanciano per andare a cercare il cibo per i loro piccini è tra le 7.00 e le 9.00 di sera. Altri nidi si trovano nella chiesetta del Castello, nella Chiesa del centro e in Villa Isacchi.   









Il peso di un rondone comune (Famiglia: Apodidae) è di 40-50 grammi, l'apertura alare di 35-40 cm e lunghezza 15-18 cm. Il piumaggio è nero, tranne il mento che è biancastro. Le ali sono strette a forma di falce, la coda leggermente forcuta. Il becco è molto corto, con una grande apertura boccale.

Le zampe sono corte e inadatte per camminare; i lunghi artigli consentono di aggrapparsi a rocce e muri. Apus, il nome scientifico, deriva dal greco antico "Apous", "senza piedi".

Se cadono a terra, i rondoni non sono più in grado di riprendere il volo, le zampe corte non permettono alle ali lunghe di compiere il movimento necessario per alzarsi. Maschio e femmina risultano identici.

Il rondone Apus apus passa in volo gran parte della sua vita, tra i cieli d'Africa e d'Europa. Non solo mangiano in volo, ma bevono e si accoppiano e persino dormono in volo. è rarissimo vedere i rondoni posati su alberi o edifici, lo fanno solo nel periodo della riproduzione. Volano ad una velocità di 90 km\h, con punte di oltre 200 km\h. Sono in grado di volare senza sosta per quasi un anno.

Nel mese di aprile i rondoni fanno ritorno nel nostro territorio; già ad agosto cominciano il loro viaggio di ritorno nelle aree di svernamento in Africa. La tregua dal volo avviene solo nel periodo di nidificazione.

Altri uccelli frequenti sono la rondine Hirundo rustica, il rondone pallido Apus pallidus, il rondone maggiore Tachymarptis melba e il balestruccio Delichon urbicum.

Nidificano sulle case (sotto le tegole, nelle cavità) utilizzando argilla e materiale vegetale: steli d'erbe, fili di lana, foglie..., il tutto viene consolidato con la saliva che seccandosi si indurisce.



Curiosità:

1) Una bellissima canzone dei Kardia (Alternative Rock) si intitola "Rondini"

2) La rondine compare su una copertina di un romanzo di Liala




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