Recensione agli Emperor di "In the Nightside Eclipse" e al Black Sinfonico


Tratto da

 
intregrazioni a cura di Lunaria

Chi l'avrebbe mai detto che da una provincia rurale come il Telemark, Norvegia occidentale, sarebbe spuntato uno dei gruppi più influenti dell'intera scena? Nati nel 1991, dopo un ottimo demo gli Emperor pubblicano nel 1995 il loro debutto-masterpiece "In the Nightside Eclipse"




un album le cui atmosfere hanno fatto scuola a molti gruppi della scena scandinava. Dopo una pausa forzata dovuta all'incarcerazione di alcuni suoi elementi, il gruppo ritorna nel 1997 con "Anthems to the Welkin at Dusk", un buon disco che segna però l'inizio del progressivo allontanarsi dal Black a favore di sonorità più sinfoniche, che si ritrovano anche in "IX Equilibrium"




"In The Nightside Eclipse", 1995, fu registrato dagli Emperor quando avevano in media 17 anni (!), e forse non si rendevano conto di cosa avrebbe significato. Ogni passaggio di tastiere (furono uno dei primi gruppi a inserirle nel loro sound) è ragionato e perfettamente inserito nella malvagità e crudezza dei riff di "Into the Infinity of thoughts" o "Beyond the Great Vast Forest", sostenuti da una batteria veloce e da una voce lacerante. Chiunque voglia ascoltare Black Metal non deve perdersi il vero anthem del genere, la conclusiva "Inno a Satana"










Nota di Lunaria:  Già la copertina di "In The Nightside Eclipse" rappresentava una svolta rispetto alle copertine "più classicamente Black Metal delle origini", rappresentate dal bianco e nero, dal gruppo in facepainting o dall'immagine (sempre in bianco e nero) di un bosco.



 (inserisco queste immagini per semplificare il concetto e far capire subito cosa si intende con iconografia originale Black Metal nel modo di "progettare" l'artwork)
 

Effettivamente tutti coloro che suonano Symphonic Black Metal sono figli di questo "In The Nightside Eclipse" (ma anche di "Nemesis Divina" dei Satyricon, 1996) anche se personalmente io non etichetterei gli Emperor (e neanche i Satyricon) come "Symphonic Black Metal", ma piuttosto come "Melodic Black Metal" o "Proto-Symphonic Black Metal", perché in realtà furono molto di più band come i Cradle of Filth o gli Ancient a calcare la mano su elementi che gli Emperor e i Satyricon avevano usato con parsimonia o solo accennato (tastiere, vocals femminili...), rendendo il sound di matrice emperoriana più sinfonico e magniloquente, appunto.

Penso che gli Emperor rappresentino i mediatori tra il Black Metal Old School e il nascente Symphonic Black, che si svilupperà dal 1995 in poi: gli Emperor sono l'anello di congiunzione, o se vogliamo un ponte, tra queste due modalità di Black Metal, perché pur restando ancora dentro un certo dettame Black, erano già andati oltre, gettando i prodromi di quello che poi sarà una nuova incarnazione del Black Metal, sviluppato da band posteriori agli Emperor o band che si muovevano anch'esse su una certa linea più melodica, in contemporanea agli Emperor, e magari senza saperlo (se vogliamo essere precise, i Cradle of Filth fanno uscire "The Principle of Evil Made Flesh" nel 1994, ma è soprattutto con "Dusk and Her Embrace" che "abusano pesantemente" di vocals femminili e sinfonie goticheggianti, e il cd è del 1996, mentre i Dimmu Borgir rilasciano "Enthrone Darkness Triumphant" nel 1997)

Comunque è da ricordare che ci sono molti appassionati di Black Metal ferale e fedele alle origini che disprezzano il Black Sinfonico, perché per loro non è Black Metal originario, ma un traviamento e un tradimento. Certo, indubbiamente vi è un abisso tra band come i Darkthrone di "Transilvanian Hunger" 



e gli stessi Emperor di "Inno a Satana" 


(ma direi che anche tra i Darkthrone di "Transilvanian Hunger" e i Mayhem del "De Mysteriis Dom Sathanas" 


vi è un abisso...) o gli ancora più sinfonici Cradle of Filth di pezzi come "A Gothic Romance"


... Certo, possiamo capire il disappunto dei puristi del genere, nel vedere etichettato come "Black Metal" pezzi che hanno violini, tastiere e vocals femminili e praticamente nessun "suono zanzaroso" di chitarra (oppure, orrore!, hanno persino una buona resa sonora su Cd, fatta in uno studio di registrazione professionale e non in cantina...). D'altraparte, il Black Metal ha come origine i Venom (dal sound rozzo e primitivo) creatori a tutti gli effetti del proto-Black, e poi i Darkthrone di "A Blaze in the Northern Sky" (1992), "Under a Funeral Moon" (1993) e dell'ancora più definito Black Metal di "Transylvanian Hunger" (1994). I Darkthrone provenivano ed erano ispirati dal Death Metal, brutale e potente (tenendo presente che già i Possessed di "Seven Churches", 1985, potrebbero essere considerati proto-Death Metal e che i Morbid Angel di "Altars of Madness" sono del 1989), quindi è ovvio che il Black Metal originariamente inteso non potesse avere spazio (ma neppure sentore di idea...) per vampiriche voci femminile recitative e suadenti (che fecero il successo dei Cradle of Filth e divennero ben presto loro marchio di fabbrica e poi emulato da tante altre bands...) e per altri orpelli sinfonici, barocchi e orchestrali. E tuttavia la metamorfosi, se vogliamo anche più "easy" ed esteticamente seducente (si sa, le dark ladies vampiriche e tenebrose hanno sempre il loro fascino...) 





che subì parte del Black Metal, tramutandosi in quel genere poi universalmente noto come Symphonic Black Metal (con tutti i suoi stilemi e altrettanti logori cliché) può e deve andare d'accordo col suo "fratello maggiore" (il Black archetipale). La parte più sinfonica e d'atmosfera del Black Metal (ma potrei citare la deriva anche Folk del genere e persino Dark Ambient) rappresenta semplicemente la dimostrazione che il genere è vivo e capace di evolvere in altre personalità e modalità, come un gioiello poliedrico. Perché concentrarci solo su ciò che ci "divide" (le tastiere, le copertine colorate, le female vocals, il sound professionale e non da cantina...) e non su quello che unisce Black Metal Old-School e Black sinfonico (anticristianesimo, individualismo, egolatria, satanismo e fascino per il macabro, culto panteistico della Natura, riff taglienti, vocals estreme)?

Qui di seguito qualche altra band Symphonic Black Metal consigliata a chi volesse esplorare il genere, dopo i classici universalmente acclamati (quindi, in primis, Cradle of Filth, Emperor, Satyricon, Dimmu Borgir, Limbonic Art): si va dal Black sinfonico e orchestrale, a quello più melodico o ancora screziato da asprezze old school, a quello occulto e lento, di band molto famose e poco famose (o sciolte da anni, ma comunque reperibili su youtube).  Ho messo anche band che si limitano "a clonare" quanto fatto dai Cradle of Filth, per cui non è una classifica basata solo su "band innovative e personali", ma piuttosto una classifica che più che citare le singole band vuole far capire in generale cosa sia il Black Metal Sinfonico a chi non lo ha mai ascoltato. Penso che queste band possano rappresentare uno sguardo in generale agli stilemi del genere. Ovviamente NON è completa.
 




Art Inferno (italiani), Tvangeste, Mystic Circle, Bishop of Hexen, Sirius, Astreas Domains, Dark Unfathomed (italiani), Liar of Golgotha, Black Countess, Lamia Antitheus, Retribution, i primi Theatres des Vampires, Andark (italiani), Burial Place (italiani), Cassandra (italiani), Abhor, Armistis, Melan Nephos Thanatou, Lord Vampyr, Astarte, Evil Lucifera, Gerhena Total, Hecate Enthroned, Thy Serpent, Evenfall, Abyssos, Aeba, Penetralia, Ninnghizhidda, Opera IX, Inverted Trifixion, Izakaron, Abyssaria, Draupnir...