Dama (Gothic Metal)

 

 
 
 1) Ciao Ragazzi! Presentatevi ai nostri lettori!

Ciao a tutti siamo i Dama e se ancora non ci conoscete… rimediate subito!


2) Per prima cosa, vorrei dirvi che il vostro monicker è molto azzeccato, per la musica e le atmosfere che proponete. Forse "Dama" è una parola attualmente poco usata nel parlato comune, ma che nella sua semplicità, si collega alla pura femminilità, alla poesia, al romanticismo. Se pensiamo a una Dama... Ci vengono subito in mente misteriose donne avvolte in splendidi vesti di broccato e seta, fluenti, impreziosite da gioielli, muse ispiratrici di poeti e pittori sullo sfondo di Lune Piene... Forse anche un po' tessitrici di intrighi... Pensiamo poi alla celeberrima Dama del Lago... Vi vedete con questa mia analisi?

Direi di sì, sicuramente la parola Dama evoca un mondo che racchiude in sé qualcosa di antico, di romantico e misterioso. Una femminilità pura, intrigante, elegante e raffinata che, diciamolo pure, oggi si è persa totalmente. Io (Barbara) sono una grande appassionata di architettura gotica, in particolare delle cattedrali gotiche che troviamo in Francia e dopo un meraviglioso viaggio che ho fatto proprio per visitarne una gran parte, avevo deciso di rendere omaggio a queste magnifiche opere d'arte dedicate a "Notre Dame"… così ho scelto la parola Dama per questo motivo e per il mondo che evocava, che tu hai perfettamente descritto.


3) Ora vorrei che ci parlaste del vostro curriculum vitae. Quando vi siete formati, i primi passi, insomma raccontateci tutto ciò che c'è da sapere su di voi, come band!

Siamo nati alla fine del 2007 a Milano quando io e Pierfrancesco (batterista nonché produttore di "Eirwen") ci siamo incontrati e abbiamo deciso di lavorare insieme a quello che stavo scrivendo in quel periodo. Da quell'incontro poi abbiamo formato la band con Danilo, Cristian e Roberto e ci siamo messi a lavorare al nostro primo ep "Dama" che abbiamo fatto girare nel 2008. Poi, dopo varie peripezie finalmente siamo usciti nel 2011 con il nostro debut album "Eirwen" per l'etichetta inglese Ravenheart Music Records, che ci ha messo sotto contratto. Ci tengo a dire che appena uscito l'album è stato top album del mese di Spazio Rock!
L'anno scorso è uscito un nuovo singolo, "Echoes", prodotto da Jacopo Festa, che fa un po' da tramite tra il primo album e quel a cui stiamo lavorando adesso. Le sonorità sono state contaminate dall'elettronica… sentirete, sentirete!
Anzi ascoltatelo subito! lo trovate su youtube e su itunes store, se volete scaricarlo.


4) Su YouTube è possibile sentire qualche vostra canzone. C'è anche il vostro video ufficiale: "Regina d'Inverno". A parte la bella scenografia e i giochi di luce nel bosco, apprezzo anche la scelta di cantare in italiano. Parlateci pure della realizzazione di questo video, del "making of"! Chi lo ha diretto, dove (se potete dircelo)... Tra l'altro, ricollegandomi alla domanda 2, nel video giocate molto con l'idea di "Dama Fatata", con quel velo che viene spesso sollevato, per portare/celare la luce del sole... C'è una scena molto bella dove la figura femminile si staglia in controluce, ammantata nel blu profondo, mentre il velo e le foglie vengono smossi dal vento.

é stata una giornata bellissima, siamo andati a girare il video nelle foreste casentinesi con il regista Stefano Bertelli della Seenfilm. La location era spettacolare e adattissima al brano, anche i costumi si prestavano perfettamente a questo gioco di veli che rappresenta bene appunto quel tipo di femminilità di cui parlavo prima, fascinosa e romantica con una punta di "altri tempi" … di cui appunto parla il brano.
"Regina d'inverno" è stata la prima canzone che ho scritto per l'album ed è un brano molto importante per me, l'italiano lo rende poetico quanto l'immagine che volevamo descrivere con la musica e attraverso questo video.


5) Sempre tornando sul discorso della vostra scelta, per quella canzone, di interpretarla in italiano, è una cosa ancora rara, da vedere nelle band metal di casa nostra! Per esempio, gli stessi Lacuna Coil, che in fondo, "si possono permettere lussi e capricci" sono sempre restii all'utilizzo dell'italiano, tanto che se non erro lo hanno utilizzato raramente ("SenzaFine" e in parte in "Dark Adrenaline" e "Comalies", come "contorno", diciamo così); stessa cosa dicasi per altre band famose all'estero (Rhapsody of Fire, Theatres des Vampires per esempio) che al di là della "frasetta gettata" di tanto in tanto, utilizzano davvero poco l'italiano. Perchè sentir questa "vergogna" per la nostra lingua, ricchissima di vocaboli e sfumature? è una domanda che ho rivolto spesso alle band, e in genere la risposta è che all'estero si deve usare l'inglese o che l'inglese "ha un suono rock"! Mah...! Voi che ne pensate?
Eppure ci sono band che hanno ottenuto successo cantando nella loro lingua madre: i Lacrimosa, i Rammstein, Sopor Aeternus, per esempio.

Noi non abbiamo avuti dubbi sull'utilizzo dell'italiano, anzi!
è comune questo timore di usare la nostra lingua perché ha dei suoni molto diversi dall'inglese che non vengono considerati adatti ad un genere come il rock o il metal. Quando ho scritto l'album non mi sono fatta più di tante domande, le canzoni nascevano in lingua italiana o inglese da sole, hanno deciso loro in un certo senso come volevano essere interpretate. Alcune mi venivano in entrambe le lingue, altre solo in italiano a altre solo in inglese… non abbiamo voluto mettere un filtro di razionalità e di ragionamenti sull'argomento, le canzoni sono uscite così ad istinto? Teniamole così come sono venute fuori! Per questo abbiamo deciso di fare un doppio album diviso tra italiano e inglese. Questo ci ha creato un bel po' di problemi quando stavamo cercando un contratto per far uscire il disco, molti ci hanno chiesto di sacrificare l'italiano e di far uscire solo la parte inglese dell'album, ma noi siamo rimasti fermi sulle nostre posizioni e alla fine Dave Smith della Ravenheart Records ci è venuto a bussare. La tenacia è stata premiata e paradossalmente i brani in italiano sono stati apprezzati moltissimo all'estero!
Anche per il futuro non ci saranno ragionamenti fatti a tavolino, quando sono al pianoforte a comporre non penso ma lascio fluire quello che vuole venir fuori.
Ad esempio per ora i brani dell'album nuovo sono per la maggior parte in inglese.


8) Per curiosità: perchè avete scelto di coverizzare "Live to tell" di Madonna?

Ho deciso che sarei diventata una musicista il giorno che ho visto in televisione un concerto di Madonna. Ero davvero piccola, avevo circa sette anni, ma Madonna a quei tempi era qualcosa di magico e mi aveva completamente affascinata. Ho voluto un po' celebrare quel periodo artistico con un brano a cui ero legata nella mia infanzia.


9) Tempo fa abbiamo parlato anche con i bravi Armonight. La scena italiana sta crescendo veramente a vista d'occhio, tanto nella scena più sinfonica (Crysalys, Maledia) che in quella più legata all'old style, al Gothic Rock o a contaminazioni eclettiche (per citare qualche nome: Oniromantic, Novembre, Klimt 1918, Resonance Room, Sidhe, Raving Season, Domina Noctis...). Insomma, sono davvero nomi che stanno proponendo qualcosa di molto valido, con una buona personalità non solo dal punto di vista musicale, ma spesso persino concettuale, e che hanno tutte le carte in regola per sfondare e farsi apprezzare all'estero. Voi come vedete tutto questo? Pensate che finalmente si riuscirà a imporre uno "stile italiano" nella musica, all'estero?

Pensiamo che l'Italia abbia moltissimo da dare a livello internazionale, in patria i nostri gruppi fanno molta più fatica che all'estero tra l'altro.
I gruppi che vengono da altri paesi, ad esempio dal nord Europa, hanno meno paletti e meno difficoltà di noi ma teniamo duro, stiamo dimostrando ogni giorno di più che abbiamo molto da dire a livello artistico e tutte queste validissime band nostrane sono la prova vivente. L'unico tranello in cui non dobbiamo cadere è quello di imitare troppo quello che viene dall'estero, che è una tendenza tipicamente italiana, soprattuto nel pop. è inevitabile essere influenzati da ciò che ascoltiamo e che ci piace ascoltare, ma dobbiamo cercare di creare sempre un sound unico e personale.


10) Avete già suonato live? Avete qualche data o programma? Lasciateci pure i contatti, se volete, nel caso qualcuno leggendo abbia voglia di proporvi qualche collaborazione o live!

Sì abbiamo suonato live solo in Italia per ora e abbiamo in programma di farci un bel tour dopo l'uscita del secondo album che, come dicevo prima, è in forno!


11) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!

Intanto grazie mille per averci dato spazio e un saluto a tutti i lettori!
Seguiteci sulla nostra pagina facebook www.facebook.com/damaitaly che è sempre aggiornata e in cui potete ascoltare i brani del nostro primo album e anche un paio di estratti dal nuovo lavoro!
Ci vediamo nel 2014 con la nostra seconda uscita e tante sorprese!
Horns up!!!


Qualche fotogramma del video...







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