Winter Mist (Heavy Prog Metal)



1) Ciao Ragazzi! Presentatevi ai nostri utenti!

 

Winter Mist è un progetto musicale di Classic-Prog Metal che prese forma nell’ormai lontano 1996 grazie all’unione di intenti e armonia tra il chitarrista Dovì Alessandro, il cantante Girardi Gianluigi e il batterista Martinelli Davide. Dopo svariati mesi di dura ricerca il puzzle si completò con l’arrivo di Grumelli Andrea al basso.

2) Winter Mist: c'è un motivo particolare del perchè avete scelto questo monicker?

Non molto tempo prima di entrare in studio per la registrazione del primo mini cd, io (Davide) e Alessandro ci trovavamo a Salisburgo per una breve vacanza. Il clima invernale e l’atmosfera brumosa particolarmente suggestiva e a me diletta, fecero nascere il nome della band.

3) Basandomi sulla canzone acclusa a "Psychosonic!" nel 2001, direi che il vostro stile di riferimento è l'Heavy Metal Classico, con qualche influenza Power, la voce pulita e potente (tra l'altro, davvero notevole e professionale), un buon gusto per la melodia, alternata a pause atmosferiche. Non ho avuto modo di ascoltare altro di voi, perciò vorrei che foste voi a descriverci la vostra musica!

Innanzi tutto grazie per il commento. Direi che i brani che abbiamo scritto e interpretato come WM hanno perseguito lo scopo di palesare i sentimenti propri delle nostre personalità, per questo motivo abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per la componente emozionale nella musica e nei testi. Per le classificazioni di genere, direi che la melodia del Metal classico unita alle strutture più articolate del Progressive, possono essere considerate un riferimento ricorrente nelle nostre composizioni.

4) Siete stati ospitati nel 2001 sulla rivista "Psycho!" che all'epoca presentava davvero moltissime band italiane, pubblicando i loro pezzi tratti dai demo. Oltre a voi, per fare qualche altro nome di band Power/Heavy di quel periodo, citerei Kingcrow, Reinwen, Madryghal, Claymore, Seventh Prophecy, Zadar, Darcloud, Etherya, The Dogma, Cydonia, Beholder, Warloud, Legacy, Wyrm, O.D.I, Antartide, Daimones, o gruppi con influenze Power/Prog, come Silent Victory, Auhra, Sand of Time, Attitude. Insomma, c'erano davvero band interessanti. Non sono una grande appassionata di queste sonorità, però alcune di queste band, a mio parere, avrebbero ancora molto da dire; per esempio, band come Wyrm, O.D.I, Madryghal avevano anche delle influenze medioevaleggianti. Io credo che queste band siano durate appena un demo solo per motivi legati ad una scarsa visibilità. Al giorno d'oggi sarebbe possibile riproporre i loro demo in formato digitale, su youtube, myspace ecc. e secondo me, avrebbero maggior successo, rispetto al 2001...! Voi che eravate parte della scena, all'epoca, cosa ne pensate? Che differenze notate tra ieri e oggi?

La visibilità che può offrire Internet oggi è qualcosa di incomparabile alla situazione statica di due/tre lustri fa. Non possiamo essere sicuri che la breve vita di alcune band dell’epoca sia legata solo alla scarsa visibilità ma è innegabile che questo fattore sia possibile fonte di notorietà e conseguente longevità di una band.

5) 2001-2013. Un periodo davvero lungo. Sarete cambiati come persone, e penso, anche come musicisti. Vorrei che provaste a stilare un confronto tra ciò che eravate (anche musicalmente) all'epoca del vostro primo demo, i sogni, le speranze, i traguardi raggiunti, e quello che siete e proponete ora. Tra l'altro, attualmente, è anche più semplice farsi notare, rispetto all'epoca, quando bisognava per forza passare "tra le grinfie" dei giornalisti, per ottenere una recensione sui giornali. Oggigiorno, una band può farsi conoscere su facebook, my space ecc., senza intermediari!

Per un musicista e compositore, il tempo che passa porta inevitabilmente con sé dei cambiamenti: di gusti, di aspettative, di approccio verso la musica e lo strumento, di stile compositivo. Dal 2000 (anno di uscita del primo mini cd come Winter Mist) ad oggi, ci sono stati svariati traguardi da noi raggiunti con la realizzazione di progetti, anche fuori dalla realtà WM, legati alle motivazioni di cui sopra. Speranze e sogni…diciamo che principalmente la musica è dentro di te, è una necessità e ti ritrovi spesso e volentieri a farla per un tuo bisogno, distante dalle opinioni altrui e dalle speranze di “sfondare”. Con naturalezza, oggi, considerate le possibilità da te elencate riguardo la divulgazione della musica, viene poi spontaneo servirsi dei “mezzi di diffusione di massa”.

6) Per curiosità, che temi trattate nelle vostre canzoni?

Come dicevo prima, ci viene spontaneo trattare i nostri aspetti emozionali relazionandoli, più in generale, con la condizione umana. Questo porta a toccare vari argomenti tra i quali la religione e la sfera sentimentale o più semplicemente a raccontare storie che sono metafore. Uno degli obiettivi è fare in modo che l’ascoltatore (o lettore) di un testo, possa identificarsi con esso e trovare una relazione con le proprie esperienze o punti di vista.


7) Per mail mi dicevate che avete fatto uscire anche un secondo cd, completamente autoprodotto: bene! Vorrei chiedervi di svelarci tutto al riguardo! Musica, concept, copertina...!

Nel 2011 abbiamo ultimato un full-length cd intitolato “What if Sisyphus stops?”, completamente autoprodotto. Musicalmente trattasi di un prosieguo di quanto proposto con il primo “…and a lonely tree” ma, dopo un periodo così lungo, le immagini musicali proposte possono considerarsi più variegate. Il concept di fondo che lega molti dei testi, i titoli dei brani e dell’album e l’artwork di tutto il cd, è legato al mito greco di Sisifo. Fondatore e primo re di Corinto, Sisifo viene descritto come personaggio scaltro, nonché colui che sfidò gli dei e per questo venne infine condannato a spingere un masso dalla base alla cima di un monte, per poi vederlo rotolare nuovamente giù ed essere costretto a ricominciare e ripetere il gesto per l’eternità. Nella nostra versione “attuale”, Sisifo siamo noi: spesso condannati (o autocondannati) a ripetere gli stessi gesti per tutti i giorni della nostra vita, altrettanto spesso (auto)costretti da una divina autorità (o presunta tale). Nel titolo cerchiamo una riflessione su “cosa succederebbe se Sisifo si fermasse?”. Cosa accadrebbe se scoprissimo che sarebbe possibile fermarci, arrestare la macchina che ci vede ogni giorno ripetere gli stessi gesti prescritti? Una riflessione sulla vita in società dell’uomo moderno, rappresentato in copertina all’interno di una ruota per criceti, metafora della ripetitività.

8) Non so se avete suonato live... ad ogni modo, vorrei che ci raccontaste qualche vostro ricordo o desiderio al riguardo; adesso che avete anche un secondo cd alle spalle, può darsi che ci sia più possibilità di suonare live!

Il progetto Winter Mist, specialmente con il passare degli anni, ha avuto come peculiarità la composizione di brani propri. Il fine è l’incisione della musica, l’evoluzione di un’idea che parte da uno di noi e passa le fasi emozionali dell’arrangiamento e della successiva produzione. Le forze dedicate alla parte live non sono mai state preponderanti. Ricordiamo però con piacere un live, organizzato da un nostro caro amico, che tenemmo nel 2002 a Castel Fiorentino. Fu un’esperienza particolare per noi, abituati quasi esclusivamente a esibirci in territorio lombardo: il viaggio con gli amici, l’atmosfera calda (in tutti i sensi) toscana, l’ospitalità…

9) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!

Un grazie per lo spazio e il tempo concesso! Chi fosse interessato ad ascoltare la nostra musica può visitare myspace.com/wintermistprogressive e ottenere i cd contattandoci su FB o scrivendo a wintermistprogressive@myspace.com

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