Oniromantic (Gothic Metal)




1) Ciao Ragazzi! Per prima cosa, iniziamo dalle presentazioni! Qualcuno dei lettori dovrebbe ricordarsi degli Stygian...ora vi ritroviamo invece come Oniromantic! Volete fare anche un parallelo tra queste due band?

Mauro: Siamo più vecchi!

Andy: Gli stygian sono nati nel lontano 1999 come band più dedita ad un metal classico, di stampo Maideniano. Con il passare del tempo abbiamo abbracciato sonorità più gotiche senza mai però “calcare troppo la mano”. Ci siamo sciolti nel 2004 per poi far rinascere il tutto con questa componente più marcata e presente. Non aveva quindi senso continuare sotto il nome Stygian. “The White Disease” musicalmente sente ancora parecchio di quel periodo basti ascoltare “The Dark side of the light” o “Banished from Heaven”.

Tia: È estremamente semplice ed altrettanto difficile fare un parallelismo tra due cose così importanti e così diverse come la musica di due gruppi differenti. In realtà il cuore di queste due band è rimasto, ovvero io e Andy, ma forse fortunatamente le idee e le sensazioni ricercate nella musica sono cambiate… e di molto. Negli anni trascorsi fra lo scioglimento degli Stygian e la formazione degli Oniromantic (diteci pure che abbiamo poca fantasia :) ) ci siamo rincorsi più che altro a livello di volontà nel voler portare a termine un progetto che per mille motivi più che legittimi rischiava di non permettere a pezzi troppo importanti di non essere registrati. L'inizio degli Oniromantic è stato un ritorno estremo ad una passione pura, senza giri di parole, senza la ricerca di consensi ma soprattutto senza nessun altro… Infatti per i primi mesi abbiamo suonato da soli, in due, cercando di andare a ricercare nuovamente il sound perduto, cercando però di dare un contributo nuovo derivante dalle esperienze sia musicali sia di vita di ognuno di noi. Ecco perché è così difficile fare un parallelismo: siamo troppo diversi, a livello mentale non tanto tecnico, rispetto alle persone di un tempo e la nostra evoluzione naturale sta prendendo forma soprattutto con il nuovo disco, che speriamo lasci stupiti soprattutto noi.


2) La più classica delle domande: il vostro monicker! "Oniromantic": è un gioco di parole tra "oniromanzia, onirico" e "romantic"? Il sogno, i sogni, visti come preludio o regno assoluto del romanticismo?

Mauro: L'oniromanzia è l'arte divinatoria basata sull'interpretazione dei sogni. L'oniromantico è, era, dunque quella figura dedita allo studio di questa disciplina. Tralasciando i giochi di parole coi quali ci divertiamo spesso e volentieri, direi che possiamo attenerci a questo, condendolo con un interesse personale, soprattutto di Andy, alla parte onirica della vita.

Andy: Io e Tia avevamo in mente il monicker Oniromantic da un po', suonava bene, per certi versi riflette bene cio che facciamo ora.
Sono sempre stato un pò fissato con i sogni e cio che tentano di comunicarci. Può essere scontato dirlo ma è lì che le nostre emozioni represse che a volte fatichiamo ad accettare e vogliamo nascondere, le nostre paure e tutte le nostre mancanze si liberano e si mostrano. Ed è anche attraverso quei messaggi che dobbiamo prendere lo spunto e il coraggio per cercare di risolvere parte dei nostri conflitti interiori in un percorso che probabilmente è infinito.
E' un lato dei sogni che mi ha sempre affascinato. In alcuni casi i sogni ti sbattono in faccia le negatività della vita esattamente come la nostra musica e i nostri testi. A volte ti svegli di soprassalto da un incubo, da un sogno che ti mostra come un film ciò che non va e sei contentissimo di esserti liberato da quella trappola. Ma quando sei sveglio, consapevole e vigile, vedi che la realtà non è poi molto diversa. Altre volte ci sono sogni che ti mostrano cio che vorresti vivere, e forse questo il vero regno assoluto del romanticismo di cui parli, ti danno un subdolo e beffardo assaggio di felicità per poi stroncarlo brutalmente e lasciarti nella tua realtà, con tutte le sue lacune.

Tia: Forse parlare di romanticismo nei nostri casi è sia improprio sia azzeccato. Il tema che fa da sottofondo a questo monicker è tutto ciò che ha a che fare con i sogni, e quindi include anche il sogno di un romanticismo sano e naturale, che a volte nelle esperienze della vita non sempre si riesce a trovare. Forse non c'è bisogno di troppe parole per descrivere ciò che siamo: cerchiamo di dare voce a tutto ciò che non riusciamo a dire in nessun altro modo e che attraverso il nostro modo di sognare proviamo a rappresentare. Il sogno però nei nostri casi non si limita ad essere un sognare cose necessariamente positive e belle, ma l'accettazione di una condizione che non sempre è così bella, fatta delle difficoltà che ognuno incontra nel suo cammino, che a volte porta a dei sogni che si trasformano in incubi. L'importante crediamo che sia riuscire a dargli voce, per impedirgli di diventare una realtà che non ci piace.


3) In tempi dove tutti (ab)usano di grafica 3D e photoshop, spesso con risultati davvero kitsch, voi mettete in copertina un dipinto: una ragazza, dai toni rossastri, i capelli di lei che sfumano in "macchie di sangue"; una lacrima blu-nerastra dall'occhio, che scende fino ad un passaggio invernale sottostante, candidamente bianco e inviolato. Rosso, Nero, Bianco: colori di morte, forse, ma anche di amore ed emozione; il vostro cd è intitolato "The White Disease"..."The White Disease" è anche il titolo di una delle vostre canzoni più toccanti... anche se brevissima... cos'è "la malattia bianca"? E perchè avete associato il bianco, solitamente legato ad una valenza positiva e di purezza, con il concetto di malattia? Una vostra canzone si intitola "The Dark Side of Light": un verso di questa canzone dice: "The truth hidden from your eyes is the dark side of light": vi piace giocare con gli ossimori e i controsensi? Può esistere "il lato oscuro della luce"?

Mauro: La copertina è un mio quadro, un po' rielaborato per l'occasione. Fa parte di una serie di dipinti intitolati Eros & Thanatos in cui il blu (non il nero), che rappresenta l'anima e la mente, e il rosso, rappresentante le passioni e le pulsioni, si incontrano e scontrano su uno sfondo bianco per il quale I Dark Tranquillity hanno riassunto per noi il concetto con “White noise / Black silence”. Idea, secondo me sublime, che vede il bianco come assolutamente “rumoroso” - hai mai provato a fissare un foglio o un muro bianco? Agita da morire – e il nero come colore della quiete. Aggiungo anche che, pur amante di fantasy, macabro, ecc... sono personalmente stufo delle “omologazioni visive” impartite dai generi musicali.
The White Disease... beh. “La malattia bianca”... La depressione. La malattia che macchia tutte le rose di una patina bianca fino ad ucciderle. Scegline una a caso e direi che centriamo il bersaglio comunque!
Rimanendo in tema “bianco – luce”, ti ringrazio tra l'altro per le domande assolutamente puntuali e per nulla banali, "The truth hidden from your eyes is the dark side of light": la religione insegna da sempre a seguire la “luce”. Luce che viene ossessivamente cercata e che spesso e volentieri acceca, rendendo l'uomo ciò che è: una macchina di cieca ignoranza e odio. Volgere i propri pensieri al “lato oscuro della luce” è per me un po' come decidere di guardarsi dentro anzichè cercare sempre quel qualcosa di salvifico e liberatorio, che in realtà – opinione personale – ci schiavizza.
E, per concludere la lunga risposta, sì... adoro i giochi di parole. la parola è la nostra “arma” più affilata, la nostra compagna più fidata.


Andy: Le tematiche scelte da Mauro per i testi e anche ciò che rappresenta in alcuni suoi lavori, coinvolge in pieno anche noi. E’ un punto in comune da non sottovalutare. All'interno della band abbiamo feeling sia sotto il punto di vista musicale che sotto il punto di vista prettamente “umano”. Molte nostre esperienze ed emozioni, positive e negative, ci accumunano, credo sia una cosa molto rara da trovare in mezzo a questo cieco gregge immenso basato su ipocrisia, opportunismo e infinita superficialità. E diventa assolutamente fondamentale questo tipo di feeling quando devi affrontare argomenti difficili da accettare.


4) Parliamo a fondo del vostro cd! Musicalmente e a livello di tematiche. Se dovessi descrivervi a chi ancora non vi conosce, parlerei di influenze alla Sentenced, periodo "Down" e "Crimson", senza dimenticare adrenalina e compattezza del sound: per esempio il break (o anche le vocals) in "Saturn Hellucination" e "The Dark Side of Light"! Una vostra song si intitola proprio "Crimson"... a costo di sembrare eretica, devo dire che non mi sono mai paciuti granchè i Poisonblack, "del dopo Sentenced"...

Andy: Sono d'accordo con te, anche per quanto riguarda i Poisonblack, preferisco di gran lunga i KYPCK di Lopakka.
Non sei la prima che ci dice che i nostri pezzi ricordano i Sentenced! Adoriamo gli album che hai citato ma come dimenticare “The cold white light” e il conclusivo “the funeral album”? A casa dovrei avere ancora il loro debut in vinile “Shadow of past” anche se in realtà non mi è mai piaciuto, lo trovo ancora un po' immaturo, non avevano ancora colto la loro vera dimensione a parer mio che con il Death Metal c’azzecca poco.
Tornando a noi, cerchiamo sempre di non farci influenzare in nessuna maniera da ciò che ascoltiamo ma è assolutamente impossibile non avere una sorta di “imprinting” musicale, è inevitabile che determinati accostamenti sonori saltino fuori .
In una sorta di up & down umorale e un’alternarsi di rabbia / tristezza, abbiamo cercato di unire l'impatto classico del metal con parti più lente e riflessive, condite da arpeggi e tastiere. Il tutto unito al concept dell’album, con tematiche decisamente introspettive e molto personali che comunque riflettono in maniera molto molto precisa ognuno di noi. Personalmente prediligo da sempre le atmosfere più dark / gothic e credo che siamo riusciti, anche se per un breve istante, a raggiungere il picco per quanto riguardo quelle sonorità cupe all’interno della title track “The White Disease”, distaccandosi dal resto dei brani. E’ un tipo di discorso che stiamo decisamente ampliando con il nuovo disco.

Mauro: Quoto al 100% i tuoi pareri musicali. Personalmente, anche se la mia voce non c'entra nulla, ho sempre in testa anche Dark Tranquillity, Soilwork e Nevermore.


5) Chi o cos'è un "High Resolution God"? Tra l'altro è un'altra song che mixa un'atmosfera oscura alla limpidezza e all'impatto delle chitarre! Basta sentire anche l'intro di "Thin Ice"!

Mauro: Oh, bello, posso spiegare! L'idea, che è poi riportata nel bridge “sky will fall down, heavy smooth and flat...ecc”, arriva diretta dalle pagine autobiografiche di Bukowski, in cui immagina il cielo che cade di schianto durante una corsa di cavalli. È nato tutto da questa immagine, che si è aggiunta ad una riflessione personale su quanto i monitor di qualunque apparecchio tecnologico oggi siano il nostro “dio personale ad alta risoluzione”.
Piccola divagazione: il disco è un concept.
E’ la storia di “Lui” che sogna (01. “Saturn Hellucination”) e nel sogno incontra questa figura di donna, che in qualche modo lo culla e lo guida. Ma il risveglio è brutale (02. “High-Resolution God”), la vita appare in tutta la sua durezza e la solitudine scava solchi incolmabili, nutrendo tristezza e depressione, stati d’animo che in “Crimson” (03.) sfociano nell’atto di follia, ovvero “Lui” che uccide “Lei” per poi rendersi conto di cosa ha fatto (04. “Windowpane” ) e togliersi la vita a sua volta. “The White Disease” è il culmine del tutto, mentre le successive “Thin Ice” e “The Dark Side Of Light” sono una sorta di volo d’uccello su quello che è la nostra vita, su ciò che viviamo, come lo viviamo e cosa ci viene imposto. “Banished From Heaven” è l’atto di chiusura dove “Lui” incontra “Lei” di nuovo in un posto che può essere inferno o paradiso... “Now I lay down on you and the sun won’t shine new”.

Andy: Musicalmente è una contrapposizione che alcuni ci hanno criticato dicendoci che non stiamo né da una parte né dall’altra...Si divertono a creare etichette e si divertono con poco sinceramente... Chiaramente i metallari più convinti storceranno il naso per tutte quelle venature gotiche e per tutte le parti pulite, esattamente come chi ascolta gothic farà magari fatica ad accettare le parti più veloci ma a mio parere le cose possono coesistere senza problemi se la si ascolta senza pregiudizi di sorta e un minimo di apertura mentale. Noi abbiamo semplicemente cercato di trasformare le nostre emozioni di allora in musica, senza preoccuparci troppo se il risultato poteva non essere apprezzato, senza trovare per forza delle cazzo di etichette da appiccicare...Ed è esattamente ciò che stiamo facendo ora con i nuovi pezzi. Sudiamo sangue per trasformare tutte le nostre emozioni in musica.


6) Viviana Simone presta la sua voce in "Saturn Hellucination" e "Crimson": volete parlarci anche di lei?

Mauro: Che dire? La conobbi nel 1999 quando studiammo canto insieme per un anno. Lei è diventata una cantante meravigliosa, con una voce pazzesca, bellissima ed educata. Tutto “buona la prima”, per intenderci, mentre per me è tutto un “buona quando siamo sfiniti e non esce niente di meglio”!!! :D

Andy: Ha fatto un lavoro meraviglioso, con pochi sforzi ha capito subito il risultato che volevamo ottenere...Una tecnica e un’espressività sublimi. Spero collaborerà ancora con noi in futuro.


7) Come state pensando di promuovere il cd? Ci sarà occasione di vedervi live? Sul cd suonate già "maturi". Come dicevo prima, avete un sound che pur essendo di ascendenza Gothic non rinuncia alla potenza e all'impatto, evitando "un effetto soporifero" che a volte è uno dei principali difetti delle band Gothic, specialmente dal vivo...tutto lascia a pensare che dal vivo possiate esprimere al meglio questa vostra adrenalina! Per esempio ritengo una canzone come "Banished from Heaven" davvero promettente da un punto di vista live!

Andy: “The White Disease” è distribuito in versione digitale sui soliti store della rete ed è in vendita il cd “fisico” direttamente sul nostro sito e pagina Facebook. Abbiamo avuto un paio di offerte per la distribuzione del cd ma sinceramente abbiamo preferito evitare....
Ha avuto una gestazione allucinante, abbiamo cambiato 3 studi di registrazione diversi prima di finirlo, credo che il risultato avrebbe potuto essere migliore se non avessimo avuto questi incidenti di percorso e ti assicuro che i 2 fonici che hanno lavorato con noi, Luca e Marco del Bios Studio, hanno fatto un ottimo lavoro vista la difficoltà di “rimettere insieme” tutti i pezzi.
“High resolution god”, “Banished from heaven” e “Thin ice” sono brani che proponevamo prima dell’uscita del cd e in sede live effettivamente rendevano piuttosto bene! Abbiamo dovuto stare fermi per un po' di tempo a causa di diversi motivi personali e ora ,anche se la cosa può sembrare controproducente, preferiamo dedicare tutte le nostre forze, e anche oltre, alla realizzazione del prossimo cd “Eudemonic”. Siamo in fase di realizzazione di una pre-production demo di 3 pezzi da mandare alle labels e contiamo di far uscire il cd completo prima della fine del 2013, che sia prodotto da chissà chi o autoprodotto. La voglia di suonare live è comunque terribilmente presente in ognuno di noi quindi sicuramente organizzeremo qualcosa per l'uscita del nuovo cd...

Mauro: (Mauro si alza e va in bagno durante la risposta )
Andy è un talento naturale per rendere le canzoni mai banali ma nel contempo NON noiose. Concordo con te, c'è tanta musica che diventa noiosa in proporzione alla sua stessa pretenziosità. Personalmente la musica mi deve emozionare e “intrattenere”.


8) Vorrei chiedervi cosa ne pensate della scena italiana: negli ultimi anni, sono nate moltissime band davvero competitive; limitandoci a quelle di estrazione Gothic, Metal e non, cito qualche nome: Armonight, Hexperos, Mandragora's Scream, Domina Noctis, Tystnaden, Resonance Room, Novembre, Klimt 1918, ElfenWald, Bloody Mary, Svenia, Opera Noire …

Andy: E' da molti anni che la scena italiana si sta facendo notare (giustamente) anche all'estero...E nell'underground ci sono ancora tantissime bands che meriterebbero molta più visibilità. Non siamo proprio “attentissimi” alla scena, diciamo che siamo un po' degli asociali....Dei nomi che hai fatto apprezzo tantissimo i Novembre, i Resonance Room e i Klimt 1918 e per citarne un altro paio del genere direi che Foreshadowing e Artic Plateau stanno raccogliendo ciò che si meritano.

Mauro: Onestamente ne sono totalmente fuori. Ricordo i Bloody Mary nel lontano 2005 live: bravissimi. Per il resto... è nebbia.



9) Bene ragazzi! Concludete a vostro piacimento la nostra chiacchierata!

Mauro: Grazie di nuovo per la possibilità di spiegare concetti che altrimenti sarebbero rimasti, forse, solamente per noi che ne siamo stati i creatori!!!

Andy: Ti ringraziamo per questo spazio che ci hai concesso! Passate a trovarci sulla nostra pagina facebook (www.facebook.com/oniromantic ) e non dimenticate twitter (www.twitter.com/oniromantic ) !
Mi permetto di concludere con una citazione di Victor Hugo:
“La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio.“



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