Archetipi Femminili nelle Fiabe

Concetti tratti da


Pagine 27-28

Secondo Marie von Franz, nel mito il maschile è riuscito ad incarnarsi in un figlio umano, mentre la Dea Madre non è riuscita a farlo (Nota di Lunaria: infatti manca la "Redentrice vera Dea e vera Donna" mentre esiste il "Redentore, vero Dio e vero uomo")  Non essendo riconosciuta la forma della donna non lo fu nemmeno la donna.

Dio si incarna nel Cristo, ma Maria è una donna che non ha alcun collegamento con qualche divinità femminile, al massimo comunica con gli angeli e agisce seguendo il volere divino.

Del resto, la Madonna non possiede caratteristiche feroci e oscure tipiche di tutte le divinità femminili: il culto del femminile venne rimosso nel cristianesimo: Dio poteva essere solo maschile.

Nelle fiabe, quelle cacciate e braccate sono fanciulle belle, dolci, gentili, innocenti. Della matrigna di Cenerentola o di Biancaneve non sappiamo nulla della loro storia biografica, al massimo ci viene raccontata solo la loro ambizione (nel caso della matrigna di Cenerentola, la predilizione per le sgraziate figlie Anastasia e Genoveffa, mentre nella matrigna di Biancaneve è il suo rapporto con lo specchio)

 Pagina 33

"Dentro un grande albero, su un'imponente rupe, nella Brughiera, viveva uno di questi spiriti. Si potrebbe scambiare per una ragazza, ma lei non era solo una ragazza. Lei era una fata."

è Malefica, con corna e ali, piedi come zampe di uccello; è la protettrice della Brughiera, accostabile ad Artemide, per la sua natura indipendente, ma anche a Lilith, la Dea Civetta.

Pagina 71

Il binomio Lilith-Eva diventa simbolo di scissione drammatica dell'Anima Femminile e dell'Anima Maschile.


Nota di Lunaria: io adoro le trousse dedicate alle cattive della Disney!







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