La Maschera di Dracula: recensione (Super Junior Horror)


Trama: Quale segreto racchiude la vecchia bottega di rigattiere un tempo appartenuta ad una misteriosa famiglia il cui nome significa "sangue"? Ed è possibile che il responsabile degli eventi spaventosi di Villa dei Salici sia un malevolo gatto grigio? E chi è in realtà Angel, il giovane dagli occhi simili a laghi di ghiaccio, che ha fatto amicizia con la fuggitiva Priss? Dieci storie del soprannaturale narrate con mano maestra e ambientate nella grigia realtà quotidiana di Manchester, che condurranno il lettore in un universo sinistro dove anche le porte di un moderno centro commerciale, o quelle di un locale alla moda, possono spalancarsi su orrori senza nome.

Commento di Lunaria: racconti di paura ma a tinte malinconiche, più che non il terrore fine a se stesso, che hanno lo scopo di intristire il lettore con riferimenti alla morte, alla perdita, all'abbandono e al tedio esistenziale che più che non colpire i fantasmi o le creature sovrannaturali riguardano, in primis, i personaggi coinvolti (si veda un racconto come "La Figlia di Miranda", che è incentrato su una maternità interrotta e "Un sentiero per la Terra dei Morti", con protagonisti dei senza fissa dimora). Il fantasma come allegoria dell'inutilità esistenziale, insomma.

I migliori, per originalità, sono "Bisbigli all'Hotel California" (dove la vicenda con protagoniste strane fanciulle dannate, si svolge in un night club ispirato alla celebre canzone, con tanto di citazioni della stessa che enfatizzano l'atmosfera "alla Shining" del racconto), "La figlia del capitano Ashe" (i gatti sono sempre garanzia di ghost story!), "La Maschera di Dracula" (dove il contagio del vampirismo passa attraverso la maschera raffigurata in copertina...)




https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/lhorror-non-ha-eta.html

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