Kazakistan: guerriere, necropoli e Black Metal!

Cosa ci sarà in Kazakhistan, Kirghizistan ecc. ecc, che finisce in -stan?

Me lo chiedevo giorni fa. A parte i Darkestrah, voglio dire, che altro c'è?!

Ebbene, per tutti gli italiani curiosi di sapere che c'è in quelle zone della steppa e del deserto, ecco qui la sintesi della mia ricerca personale su questi paesi così misconosciuti qui da noi.  :D


Paesi che noialtri metallari conosciamo principalmente perché "da laggiù", da un punto imprecisato ai nostri occhi, provengono i Darkestrah! E quindi, ecco una serie di approfondimenti che potrete usare a mo' di conversazione qualora vi capitasse di incontrare i Darkestrah, o una bella donzella proveniente da laggiù, per fare bella figura! :D eh eh eh!

Info tratte da


Le incisioni rupestri di Tamgaly sono i petroglifi più interessanti presenti nel Kazakistan sud-orientale: sono oltre 4000 incisioni risalenti all'Età del Bronzo; tra le immagini ci sono idoli con la testa a forma di sole, donne che danno alla luce un figlio, scene di caccia, numerose specie animali.






Nota di Lunaria: riporto, a titolo di curiosità, le pitture rupestri di Tsagaan salaa, in Mongolia: ventimila tra pitture rupestri e tombe si trovano in un raggio di ventimila chilometri. Le opere risalgono all'Età del Bronzo; raffigurano animali selvatici, cavalli, mammuth, donne partorienti, cacciatori. 

Nel sito archeologico di Akyrtas ci sono invece delle mura di cinta costruite con blocchi di arenaria, pilastri imponenti e i resti di un sistema di approvvigionamento idrico; secondo le varie ipotesi si tratterebbero di rovine datate tra il VIII e l'XI secolo.

I deserti pietrosi della regione del Mangistau 



sono estesi per 400 km a est del confine con l'Uzbekistan; si tratta di gole scolpite in forme curiose, con siti sacri in parte legati al sufismo e a luoghi di sepoltura: tutto il Kazakistan è disseminato di cimiteri e necropoli che risalgono ai tempi dei nomadi, quando le tribù seppellivano i defunti in luoghi particolari. Questi luoghi sono caratterizzati da sculture come le "Kulpytas", colonne in pietra scolpita, "Koitas", arieti stilizzati e "Koshkar-tas", arieti scolpiti più realisticamente (Nota di Lunaria: questi arieti indicano un culto totemico? Forse si pensava che l'ariete fosse legato alla rinascita, resurrezione? Perché associarlo ai morti? Comunque, in India, Gail Mataji è associata all'ariete bianco. 


Nell'Afghanistan pre-islamico, invece, si scolpivano animali con lunghe corna, forse stambecchi, cavalcati da Dee nude spesso con le corna, oltre che le capre)



Infine, nei mercanti e nei parchi di tutta l'Asia centrale si possono vedere donne e bambini rom che chiedono qualche soldo ai passanti per far ondeggiare un pentolino pieno di erbe fumanti. Sembra che il fumo prodotto da queste erbe (chiamate "isriq" in uzbeko) serva a curare l'influenza o a scacciare il malocchio. (Nota di Lunaria: vestigia di un qualche rito sacerdotale femminile?)

Breve storia geo-politica del Kazakistan

La storia documentata dall'Asia centrale inizia nel VI sec. a.c, quando il grande impero persiano degli Achemenidi creò in Asia centrale diversi regni satelliti o satrapie: Sogdiana, Corasmia, Battriana, Margiana, Aria, Saka. La Sogdiana occupava il territorio compreso tra i fiumi Amu-Darya e Syr-Darya chiamato dai Romani "Transoxiana", dove più tardi sarebbero state edificate Bukhara e Samarcanda.
Alessandro Magno raggiunse la Battriana (l'odierno Turkestan) dove sposò, dopo aver assediato la città, la bellissima principessa battriana Rossane (Roshanak).

Il Kazakistan come entità nazionale con confini definiti fu un'invenzione del regime sovietico negli anni '20. Prima, gran parte del territorio era abitato da pastori nomadi che si spostavano a cavallo; la storia antica del Kazakistan, infatti, è una processione di popoli nomadi e non tutti hanno lasciato testimonianze; comunque, nel 500 a.c i Saci (1) abitavano il Kazakistan meridionale; i Saci erano una tribù nomade scita che viveva nelle steppe dall'Altai all'Ucraina. Questo popolo ha lasciato numerosi tumuli funerari e favolosi gioielli d'oro.  


Il reperto più famoso è l'"uomo d'oro", che pare trattarsi, in realtà, di una guerriera.



Le prime testimonianze storiche risalgono al III millennio a.c;  gli indoariani attraversarono l'Asia centrale e l'Afghanistan durante le loro migrazioni; già avevano inventato il carro su ruote e praticavano l'allevamento del bestiame, forgiavano il ferro e seppellivano i loro morti di rango sotto tumuli funerari chiamati "kurgan". Questi kurgan sciti in Kazakistan hanno portato alla luce scheletri di guerriere e sacerdotesse. I discendenti diretti di questi antichi popoli sono i Tagiki. I Saci, appartenenti allo stesso gruppo degli Sciti, hanno lasciato kurgan, incisioni rupestri e altre testimonianze in tutta l'Asia centrale.
 

(1) I Saci erano una tribù nomade scite che vivevano nelle steppe dall'Altai all'Ucraina. Hanno lasciato numerosi tumuli funerari nei quali sono stati rinvenuti favolosi gioielli d'oro.

(meglio mettere una prova prima che qualcuno mi dica che è "un mio personale delirio, non è vero niente, sei ignorante" e via insultando dicendo...)




eh... tanto per dimostrare che i libri li leggo e prima di parlare di ciò che non so mi informo :P

L'Uomo - o la Donna? - d'Oro


Il simbolo nazionale più famoso è l'Uomo d'Oro (Altyn Adam, in kazako), il costume di un guerriero risalente al V sec. d.c che fu scoperto negli anni Sessanta in una tomba presso Yesik. Il costume è formato da 4000 pezzi d'oro, molti dei quali decorati con motivi di animali e comprende un copricapo alto 70 cm (*) con frecce puntate verso il cielo, un paio di leopardi delle nevi ringhianti e una creatura mitologica alata con due teste.

La tradizione vuole che lo scheletro trovato all'interno del costume sia quello di un giovane principe dei Saci ucciso in battaglia, ma altri sostengono che si tratterebbe in realtà di una Donna d'Oro e che l'interpretazione maschile sarebbe stata preferita solo perché più conforme agli stereotipi kazaki (**).
Nel saggio "Donne guerriere. Le sciamane delle vie della seta", l'archeologa Jeannine Davis-Kimball sostiene la tesi che lo scheletro fosse troppo danneggiato per stabilirne il sesso, ma altri oggetti rinvenuti nella tomba suggeriscono che potesse trattarsi effettivamente di una donna: potrebbe essere Tomiris, la regina dei Massageti che sconfisse l'imperatore persiano Ciro il Grande. 




A partire dal 200 a.c gli unni seguiti da popolazioni turche migrarono nel territorio kazako: queste popolazioni lasciarono delle pietre e delle stele chiamate "Balbal" e raffiguranti dei volti umani, probabilmente i loro capi.







La conversione all'islam arriva alla fine del X secolo, ma le antiche usanze sciamaniche sopravvissero a lungo, anche perché una vera conversione si ebbe solo nel XIX secolo: in Kazakistan l'islam è praticato in maniera molto moderata: per esempio l'islam vieta gli alcolici, ma il popolo kazako ha sempre bevuto vodka.

In questa zona dell'Asia l'islam è permeato di numerose influenze pre-islamiche: gli oggetti considerati sacri vengono baciati o si gira attorno (pratiche pagane). Le donne strisciano sotto le pietra sacre per favorire la fertilità e stracci colorati vengono appesi agli "alberi dei desideri sciamanici"; esiste anche il culto dei pali in stile mongolo, issati con fiocchi di crine di cavallo sulle tombe dei personaggi più venerati.


Presso le tombe vengono accesi fuochi, mentre tagiki e turkmeni saltano sulle fiamme durante i riti nuziali o la festa del Qurban, usanze che risalgono all'adorazione del fuoco dai tempi di Zoroastro.
I Turkmeni indossano ancora amuleti e le donne arrivano a rotolarsi in gruppo lungo una collina in un rito di fertilità vecchio di secoli. (Nota di Lunaria: per approfondimenti sulla litolatria, ovvero l'adorazione delle pietre, vedi il libro di Mircea Eliade "Trattato di storia delle religioni"; per quanto riguarda gli stracci colorati, anche i Mongoli gettano stracci blu su mucchi di pietre detti "Ovoo", usanza sciamanica in onore del Dio del cielo Tengri)




Ci sono ancora due antiche usanze piuttosto curiose: nel "Kyz kuu", ragazze e ragazzi si inseguono a cavallo: se vince il ragazzo, può baciare la ragazza, ma se vince lei può colpirlo con un frustino; anche la tradizione del rapimento della sposa, con o senza il consenso della donna, non è del tutto scomparsa.

Per quanto riguarda la letteratura, inizia a svilupparsi solo in epoca moderna a partire da Abay Kunanbayev (1845-1904), poeta e traduttore dal russo.
La letteratura kazaka si basa su saghe epiche, incentrate sui conflitti del XVI secolo fra kazaki e calmucchi e sugli eroici guerrieri (batyr) di quei tempi.


Nota di Lunaria: ovviamente anche in Kazakistan ci sono band Black Metal o comunque di altri generi come Power e Thrash! :D Sono circa una cinquantina, stando a quanto ho visionato su Metal Archives.

Certo, non parliamo di band per cui sbavare, essendo piuttosto derivative ed imitative di quanto hanno inventato la Norvegia, la Svezia o la Finlandia decenni or sono... ma vabbè, se si è di bocca buona e ci si accontenta anche di cose scontate e clonate, date un ascolto a...

Bequest of Obsession, decisamente dozzinali, già cominciando dal loro unico video (?) su youtube



però hanno scelto una bella copertina folkloristica e cantano in kazako :D


Ci sono poi band... ehm, non caricate su youtube e perciò "very underground" come tali Misumena


usciti solo su cassetta (!!!)


I... Мёртвые Души


pure loro non caricati (uhm, sembra che i gruppi dal Kazakistan non abbiano proprio voglia di farsi pubblicità! :P cos'è tutta questa sciatteria e negligenza nel presentarsi??)

 Gli unici leggermente sopra la media dello "scadente ripetitivo andante" sono i Терем

che ci propongono un Black old style con qualche velleità epic-melodica...

E i Thriumvirath


  
che con un video recitato malissimo, tanto da sembrare una parodia :P



suonano un decente Black melodico con qualche lontano, lontanissimo, rimasuglio melodic Death alla primi In Flames.

Ad ogni modo la band migliore, tra quelle che ho sentito, sono i
Симфония Ужаса 



da non confondersi con questo :P, che è il primo risultato che salta fuori se digitate "Симфония Ужаса"


per cui mettete "Симфония Ужаса Black Metal Kazakhstan" https://www.youtube.com/watch?v=fKKPxVbhL98

come chiave di ricerca; i Симфония Ужаса sono i migliori tra tutti quelli che ho visionato, autori di un Black Metal sinfonico e magniloquente, molto professionale anche se ovviamente "non sono originali"; diciamo che però la minestra la cucinano bene, pur essendo derivativi dai vari Dimmu Borgir ecc. ecc., ma comunque sia, mettiamo lo stesso like :D


Dal punto di vista di musica folk, lo strumento musicale nazionale è la dombra, un piccolo liuto a due corde con cassa ovale; su youtube si può vedere una donna che lo suona mentre canta.



https://www.youtube.com/watch?v=7_QpkcqjZD0

 

(*) Nota di Lunaria: erano le donne a portare alti copricapi, non gli uomini







Per saperne di più sugli Sciti, vedi questo libro:




Come si vede, i copricapi femminili erano molto alti...

Lo stesso copricapo femminile molto alto è rimasto nell'abito kirghizo


 Gli uomini NON portano copricapi così alti:


Allora come mai lo scheletro dell'"uomo d'oro" è stato sepolto con un copricapo alto 70 cm?! Erano le donne a portare copricapi così alti...

Link utile: http://www.ancient-origins.net/news-general/reconstruction-golden-woman-ancient-scythian-princess-kazakhstan-001987

(**) Che sono esistite donne guerriere o regine guerriere lo sappiamo da diverse fonti; Tacito, che ci parla di Boudicca










ma anche in Africa esistevano guerriere e regine guerriere: Nzinga in Angola, per esempio



ma ce ne sono state altre che scesero in campo per combattere contro i bianchi. Per approfondimenti vedi questo libro:



e anche gli Indios avevano donne guerriere, che furono scambiate per... Amazzoni proprio dagli Europei che se le vedevano davanti tutte armate!




Per cui non è tanto strampalato che in Kazakistan ci fossero state donne guerriere; considerato che era una zona di continue invasioni tra turchi, mongoli, unni e via dicendo, è plausibile che le donne dovessero pur difendersi... anche le donne mongole sapevano cavalcare e all'occorrenza nei periodi di assenza del marito o da vedove guidavano la comunità. C'è poi da far notare che Mongolia, la steppa ecc. sono luoghi con condizioni climatiche molto pesanti: a sopravvivere erano gli individui più forti e robusti; è verosimile pensare che le donne fossero piuttosto robuste e quindi anche più forti e resistenti rispetto alle europee.

Sulle donne mongole, vedi questa fonte




Anche gli Slavi avevano donne guerriere, vedi questo libro:






Abiti tradizionali











Paesaggi mozzafiato, eh? :D