MKUltrasound
1) Ciao e benvenuto! Puoi presentarti ai nostri lettori?
Ciao a tutti. Mi chiamo Peter in arte MKUltrasound. Dal 2012 circa mi occupo esclusivamente di musica. Ho 35 anni, e vivo in Piemonte.
2) Da quando hai iniziato a interessarti e a comporre musica? Qui
https://soundcloud.com/peter-peter-43
è possibile sentire le tue composizioni: direi che parti da uno stile Ambient, con suoni dilatati, cosmici, spaziali, rarefatti ("Wave on"). è una musica onirica, adatta a meditare e a lasciar "andare la mente" Come definiresti la tua musica? Quali sono le basi culturali e concettuali dalle quali parti?
All’età di 14 anni è nato un primo interesse verso la musica in generale; a 16 anni ho invece riscoperto una vecchia chitarra in cantina ed ho iniziato a suonare. Ho iniziato a comporre sin da subito, improvvisavo e alternavo piccole strutture, e così via. Qualche anno dopo mio fratello iniziò a prendere lezioni di piano. Aveva un piano a muro e quando non era in casa lui, lo suonavo io.
Di preciso non saprei definire la mia musica. Nello specifico è come dici tu, anche se direi più cosmica che spaziale. Sicuramente può indurre a meditare e ad una certa introspezione o circospezione.
C’è da precisare che questo prima pubblicazione, si addentra nella musica ambient, ma che nella mia produzione includo svariate sperimentazioni su diversi generi.
Il mio Background musicale è molto vasto. Cronologicamente c’è stato un processo di raffinazione sull’ascolto. Sono partito dal Punk e dal Rock, poco dopo Blues e Jazz, psichedelica e anni ’70, un lungo periodo di musica sperimentale, poi musica classica, contemporanea, poi musica sacra, antica ed etnica. Da qui in poi non c’è stata più alcuna linearità.
Per la mia musica non ho un approccio concettuale sul singolo pezzo, quanto sul metodo che mi porta a trovare qualcosa che per me sia nuovo. In questo senso alterno periodi con ascolti del tutto differenti e quasi casuali (ascoltando radio in modalità random, ad esempio), a periodi di gestazione e silenzio, o semplice nullafacenza. Poi aspetto o forzo un po’ perché ne venga fuori qualcosa; spesso in due o tre giorni getto le basi per diversi brani che poi finalizzo.
3) Tra tutto ciò che ho sentito di te, la traccia più oscura e inquietante è "Anema", mentre "Dig in Blue" ha quasi una sperimentazione noise. Pensi di sviluppare più il tuo stile sul Dark Ambient, in futuro?
Il lato Dark-Ambient sicuramente mi piace e mi appartiene. Purtroppo nel pentolone getto sempre nuovi ingredienti, e ogni volta può venir fuori di tutto davvero!
4) Puoi parlarci dei tuoi altri interessi culturali? Oltre alla musica ti occupi anche di qualcos'altro?
Professionalmente sono stato Architetto fino a pochi anni fa. Ora mi occupo solo di musica.
Interessi culturali anche qui dividerei tra un prima (periodo umanistico) e dopo (periodo “nero”) . Ad arte, architettura, poesia, filosofie antiche e religioni, sono succedute negli ultimi anni tecnologia, politica, società, finanza.
In ogni caso l’incontro con i temi legati ala spiritualità, anche se non amo questa parola, sono state il fulcro del mio percorso. Ad esso sono arrivato per incontri casuali, di persone esperienze o di libri. Ma soprattutto il salto è avvenuto studiando e progettando architettura, laddove i miei interessi erano per certe opere dal carattere più metafisico e mistico.
Ho dedicato anche un po’ di tempo, negli anni, anche a scrittura,disegno artistico, fotografia, elaborazioni digitali etc. Ho diverso materiale ancora accasato, in merito.
5) Per mail abbiamo parlato anche di Dea e dell'importanza che dovrebbe avere riconoscere il principio femminile come paritario e complementare a quello maschile, ovviamente rivisti entrambi nella forma divina e trascendentale. Purtroppo quasi tutte le religioni invece fomentano un discorso di sessismo e misoginia se non di vera e propria violenza, senza contare che anche nel cristianesimo siamo lontani dall'ammettere che Dio sia anche madre, oltre che padre, e che maria non rappresenta affatto un discorso di Dea al femminile, ma piuttosto l'ancella, la creatura passiva. Non stupisce che la donna ancora non possa essere "sacerdotessa cristiana" e che nella riflessione teologica le donne siano ancora una minoranza, spesso osteggiata. Puoi parlarci meglio del tuo rapporto con il concetto di Dea? Quali pantheon e tradizioni ti piace scoprire e approfondire?
Per quanto mi riguarda, sono rari i momenti in cui ho pensato a Dio come dotato di una sessualità specifica (rari e falsi), o di una sola qualità specifica. Per me si tratta ne più ne meno di un’intelligenza, che trascende ogni cosa e il tempo, e che muta ogni cosa, e muta in ogni cosa. Quindi Dio, per me, è più simile al tempo che cambia le proprietà alle “cose”, e diventa maschile o femminile in base alla necessità. Altrimenti non sarebbe Dio, ma una sua manifestazione materiale.
L’idea che Dio sia solo padre è si assolutamente parziale e falsa. Credo però esistano delle ragioni perché si sia secolarmente diffusa tale idea. A mio avviso trovo affascinante come l’uomo, ma anche la donna, abbiano da sempre cercato di sostituire la figura del padre carnale con quella di un padre spirituale, fosse egli Dio o uno dei tanti Guru-star che spesso guidano gli uomini, anche oggi; o di un “marito”. Nonostante ciò, le ragioni sono psicologiche e profonde, legate alla necessità di spezzare il legame generazionale, e non riducibili alla sola questione sul sessismo.
Se consideriamo che, oltre alle donne, anche omossessuali, non-cristiani o chiunque seguisse altri culti, filosofi, scienziati siano tutti stati perseguitati indistintamente, capiamo come la violenza perpetuata dal potere si basa su idea di vantaggio economico e socio-politico, piuttosto che su discorso di sesso o falsamente moralistico. La chiesa un tempo era ciò che oggi sono le Banche-Stato. Ovvero un sistema di controllo che reprimeva “chiunque” minacciasse il loro predominio e il loro voler dominare su questa terra. I dogmi erano creati per sottrarre potere alle persone, e libertà. Sicuramente la donna in particolare è stata penalizzata e brutalizzata in tutti i secoli passati. E ancora oggi vedo nella società “libera” una donna che raramente splende per le sue peculiarità e qualità, ma che spesso è semplicemente “iper-sessualizzata”.
Sul ruolo della donna nel “sistema” chiesa posso infine dirti questo. Non essendo la donna un soggetto che accetti facilmente l’uso della violenza (non quanto l’uomo), è del tutto naturale che sia stata “estromessa” dal mondo istituzionale religioso (come da quello politico). Poiché questi si basano su compromessi che penalizzano, dividono e distruggono intere vite, in modo sistemico.
Mi chiedi infine del mio rapporto con il concetto di Dea. Io ho avuto da sempre venerazione per la donna che ha cresciuto il proprio “potere” espressivo e creativo. Ho sempre visto in lei, quando manifesti, due poteri; quello della seduzione (come ingegno, intelletto, conoscenza del corpo, indipendenza emotiva e fisicità) e quello della creazione della vita vera e propria (e potere affettivo). In questo senso prediligo Induismo e Taoismo, che hanno la visione più armonica e integrata del rapporto tra i due sessi; uomo e donna dovrebbero cercare di “liberarsi reciprocamente” attraverso un sano amore, invece di farsi guerra o competere egoisticamente, o rendersi schiavi a vicenda. Perché è evidente che sono parte della stessa unità.
6) Che consiglio daresti ai nostri lettori, in merito a letture culturali? Quali libri vorresti consigliare per capire meglio la spiritualità o anche la musica?
Per capire meglio spiritualità e musica, per quanto mi riguarda, servono prima di tutto esercizio di osservazione, ascolto, e voglia di esperire le cose in prima persona. Serve creatività, lavoro, fatica ed inventiva. Riflessione, analogie ed intuizione. Serve poi molto anche la lettura, per un confronto con le proprie esperienze, non per sostituirle. Lascio qualche lettura pratica e non; ed un film, forse controverso, di un ottimo compositore, filosofo, mistico ben noto:
“Trattato di Alchimia e fisiologia Taoista” Chao Pi Chen
“Il tao dell’amore di Jolan Chang”
“La danza della realtà “ di Alejandro Jodorowsky
“Il medico di te stesso” Noboru Muramoto,
“Niente è come sembra” (film). Franco Battiato
7) Penso sia difficile portare la tua proposta musicale dal vivo, perché in genere la musica Ambient o comunque sperimentale è difficile che venga inserita in eventi legati al Metal ma anche al Gothic. Comunque, in che contesto pensi possa essere apprezzata o come allestiresti un eventuale live?
Al momento mi sto organizzando; l’idea è quella di proporre un’improvvisazione live di musica elettronica e non, io al sintetizzatore, alla chitarra elettrica, e con la partecipazione di un violinista. Una sorta di meditazione collettiva, sui toni di ciò che hai potuto ascoltare, forse un po’ più psichedelica, a tratti. Sicuramente sarebbe interessante vedere la reazione del pubblico in un contesto legato ad eventi Metal. Lo vedrei come un intervallo a-ritmico e atemporale, direi di silenzio (con tutte le ombre di un silenzio), ma nel bel mezzo di un concerto di “fuoco”.
8) Concludi a tuo piacimento la nostra intervista!
Ringrazio per l’intervista, e saluto i tuoi lettori. Per chi fosse interessato, tra due mesi circa uscirà un album, che potrete trovare sulla pagina Soundcloud da te citata.
Sempre a fine Luglio troverete in rete e nel sito personale del regista e documentarista Massimo Mazzucco, esperto di controinformazione, il suo nuovo lavoro “American Moon Documentary”. Le musiche saranno composte da me. Speriamo bene. Un saluto a tutti!
Per chi volesse contattarmi lascio un indirizzo mail privato. Cairati10@gmail.com
Il canale Soundcloud dove trovate parte della musica che pubblicherò nel prossimo album: https://soundcloud.com/peter-peter-43 Ed infine il canale youtube, dove ci sono diverse sperimentazioni su vario genere fatte nell’ultimo anno (elettronica): https://www.youtube.com/watch?v=j2wKORRU_l4