C.O.B.R.A




1) Ciao ragazzi e benvenuti! Presentatevi ai nostri lettori!

Il progetto C.O.B.R.A si è sviluppato nel 2014 dalle ceneri dei Cobra Rise Again, quest’ultimo nato nel 2008 per poter sperimentare un sound heavy attraverso degli inediti. Dopo una lunga esperienza live ed a seguito di impegni  personali e famigliari, Cobra Rise Again ferma la propria attività. La chiave di volta della sviluppo è stato l’incontro con musicisti provenienti da esperienze musicali diverse. Abbiamo cercato, dunque, di dare vita ad un progetto inedito  attraverso suoni che vanno dal heavy metal, nudo e crudo, ad influenze gotiche ed alternative, senza disdegnare  linee rock. Il tutto è stato fuso con la vocalità scura della nostra vocalist.  Nascono così i C.O.B.R.A, acronimo di “Cospiracy of Blackness and Relative Aftermath”.

 
2) Cobra: è un bel monicker, che a prima vista rimanda al serpente (animale che ha un profondo simbolismo mitologico/esoterico); ma in realtà il vostro nome è un acronimo... Potete spiegarci cosa significa il vostro monicker?

Il significato insito nel nome deriva essenzialmente dal come e dal perché nascono i nostri brani. La musica è un mezzo per esprimere e far emergere emozioni, sentimenti e sensazioni spesso celati e nascosti anche a noi, quella sorta di lato oscuro che ognuno di noi ha, che emerge quando meno ce lo aspettiamo. Questa oscurità, non viene vista come negatività ma come energia da incanalare, come un viaggio...e le sue conseguenze sono il cambiamento.
 

3) Si potrebbe idealisticamente dividere la vostra storia in due fasi: la prima fase e la seconda fase, caratterizzata dall'ingresso della vostra singer. Potete ripercorrere meglio il vostro percorso musicale, passo dopo passo, fase per fase, con uno sguardo retrospettivo alla vostra biografia?

Le origini del gruppo son semplici, alla base c’è stato il divertimento e il piacere di stare insieme. Con il passare degli anni gli interessi e obiettivi sono cambiati. Dopo una lunga esperienza live e la produzione di singoli inediti, nel 2014 i Cobra Rise Again decidono di fermare la propria attività. Il progetto ha subito una svolta con l'ingresso di Grazia, la nostra singer, ma anche di altri elementi, che hanno portato l'intero gruppo ad una maggiore coesione, maturità  e consapevolezza. Ora riusciamo a lavorare simultaneamente e in modo creativo e costruttivo. La condivisione di obiettivi e interessi, di entusiasmo e capacità, sono il nocciolo duro del nostro lavoro e della nuova formazione.
 

4) Ora parliamo del vostro attuale sound. Per chi ancora non vi avesse sentito, diciamo che proponete una solida e potente base Heavy (di matrice molto classica e ottantiana); in primo piano c'è anche la scelta di affidare le vocals ad una voce femminile di tanto in tanto accompagnata dalle vocals maschili ("Mary'sblood"). Direi che le influenze vanno dai Maiden alle Warbride, dai Saxon agli Armored Saint, passando anche per Lizzy Borden e una certa impronta ancora più NWOBHM, alla Angel Witch/Satan, che affiora in certi arrangiamenti più oscuri e minimali. Che ne pensate? Come definireste il vostro sound? Sono interessanti anche le pause melodiche/atmosferiche (per esempio in "Phoenix"); a tal proposito, pensate di introdurre anche elementi più sinfonici, in futuro, senza "tradire" l'impronta decisamente Heavy del vostro sound? Penso più ad un'evoluzione sullo stile dei JudasPriest del periodo "Nostradamus" che non dei Nightwish.
E per curiosità: ci sarà l'opportunità di sentire anche l'uso dell'italiano nelle vocals?

Quando nel 2008 abbiamo avviato il progetto, sia il sound che l'obiettivo è stato quello di creare un gruppo tendenzialmente di matrice ottantiana che andava dal NWOBHM dei Saxon, Diamon Head per arrivare all'Hard &Heavy di Judas Priest, Iron Maiden, e Motörhead. Successivamente, maturando, sperimentando e collaborando maggiormente con i vari membri del gruppo abbiamo iniziato a fondere vari gusti e influenze, miscelando l'aggressività dell'heavy metal con le sonorità oscure e malinconiche del gothic rock intrecciando cori maschili al cantato femminile in stile Lacuna Coil, sezioni melodiche folk ispirate a gruppi come Amorphis, Ensiferum a parti più Aor/progressive rock stile Toto. Ciò che ne scaturisce è un rock-metal commerciale con un sound totalmente americano. Per quanto riguarda il futuro del nostro stile, non possiamo escludere nulla. Sicuramente il nostro percorso ci da la possibilità di crescere giorno dopo giorno, e con noi crescere anche il modo di fare musica.


5) Che genere di tematiche trattate, nei testi? C'è qualche argomento che vi piace in particolar modo?

Le tematiche che caratterizzano i nostri testi, sono per lo più di natura mitologica.  Storie e leggende si susseguono, (Mary’s Blood, Mjollnir ecc…)  il tutto arricchito da sfumature oscure e malinconiche, che si mescolano e s’intrecciano raccontando di noi, del nostro vissuto, rappresentandoci così  all’infinito. Ogni testo, esaltato da una differente melodia, diventa un chiaro prolungamento di noi stessi. Molto spesso fra le righe  dei nostri scritti, ci si può imbattere in passi dal sapore gotico, esempio calzante di ciò, è per l’appunto una nostra canzone, Nevermore, altri non è che una poesia di P.Verlaine a cui noi abbiamo voluto dare voce.  Con le nostre canzoni, i nostri testi, attraverso ciò che abbiamo vissuto, non vogliamo comunicare mai un solo messaggio, noi cantiamo di morte e rinascita, lotte e travagli ecc… attraverso il mito e le metafore e quindi ogni individuo che ci ascolta,  attraverso la  propria percezione, il proprio vissuto  potrà estrapolare un  proprio significato, una propria storia. Alla fine ogni canzone è essa stessa metafora e stendardo, della band in tutta la sua interezza.


6) E on stage? Vi siete già esibiti dal vivo?

Si, ci siamo già esibiti dal vivo in diverse occasioni, lavorando al fianco di nuovi e vecchi amici. Per noi l'esibizione live e' un’esperienza molto importante e costruttiva,  essenziale  per promuovere il nostro progetto. Durante un nostro live cerchiamo di presentare un sound che sia pressoché identico a quello in studio. Inoltre, di volta in volta, cerchiamo di interagire sempre di più con il pubblico, perché il nostro intento è quello di dar vita ad un vero e proprio spettacolo, proponendo un viaggio introspettivo. Il lavoro in studio non ci dispiace, anzi lo troviamo fortemente stimolante. Sperimentare suoni e note,  partorire una nuova creatura, trovare la giusta prospettiva è come rendere reale ciò che più ci rappresenta. Attualmente stiamo ultimando le registrazioni dell'EP "The end of Time", in prossima uscita, che avrà il sapore di un concept. 


7) Per quanto riguarda la scena italiana, con chi vi piacerebbe collaborare? Devo dire che "andando sempre alla caccia di band", vedo che ci sono moltissime band che si formano giorno dopo giorno, anche se viviamo in un periodo totalmente deprimente, dal punto di vista economico, sociale, spesso culturale. Eppure c'è ancora tanta voglia di suonare, spesso con enormi sacrifici che vengono sopportati solo per la passione e l'amore che si portano alla musica. Poi devo dire che a me piange il cuore aver visto come dal 2000 ad oggi (seguivo tutte le news dall'underground italiano che passavano su Psycho!) molte band validissime di casa nostra si sono sciolte (o sono sparite) dopo un demo, e solo per mancanza di fondi... Per esempio, in campo Heavy con voce femminile, nel 2001 giravano i Nocticula, e poi tante altre band Power, Black, delle quali ho perso le tracce... alcune sono riuscita ad intervistarle, a distanza di 15 anni (!) e quanto male fa sapere che hanno smesso proprio perché le case discografiche seguono solo i trend del momento senza valutare la qualità musicale, e le band non ricevono attenzioni e supporto!

Diciamo che non abbiamo un target di riferimento. Ci piacerebbe collaborare con svariate band per poter dare vita a qualcosa di creativo e d’impatto. E diciamo che ci sono tante realtà interessanti. Riguardo le case discografiche, ognuno fa il proprio mestiere e vede le cose secondo il proprio punto di vista, il segreto sta nel porsi dall’altra parte della barricata e quindi creare una sorta di canale collaborativo tra le due cose.

 

8) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!

Grazie in primis a te, che ci hai dato l’opportunità di esprimere il nostro pensiero, su ciò che siamo e su ciò che rappresenta per noi il nostro lavoro.

Vogliamo far presente innanzitutto che nel progetto, nello spirito C.O.B.R.A., risiedono le anime vibranti di

Grazia Riccardo – vocalist; Antonio Bortone – Chitarre & Cori; Vito Zingarelli – Chitarre & Cori; Cosimo Salvatorelli – Basso & Cori; Ivan Di Somma – Batteria & Campionamenti, ragazzi semplici uniti da un obiettivo comune.

Inoltre, ringraziamo anche chi ci segue e chi inizierà a farlo. Seguiteci sulle web, ci trovate su Youtube, Twitter e Facebook , tenetevi costantemente aggiornati e in contatto con noi per sapere  le date dei live, diventando così attivi sostenitori del gruppo.