I crimini del comunismo

Ora che ho finito di impaginare anche qui tutti i miei vecchi scritti d'ambito antropologico\geografico, (non mi pare di aver lasciato fuori niente, tranne l'Algeria che ancora non l'ho finita... :P) direi di iniziare a trattare vari temi (anche d'attualità). Ho qui parecchio materiale, ma come al solito dovrò andare a "velocità di lumaca", non potendo stare connessa ore e ore... :P

C'è da dire però che non potrò più fare collegamenti con gruppi Metal, perché questo tipo di argomenti legati alla politica, alla storia, all'economia (e simili) non sono trattati tanto dai gruppi Metal (o almeno, non da quelli che ascolto io... perché so che nella scena Metalcore qualcosa è trattato, ma io non seguo la scena Metalcore moderna... conosco appena le band del 2003-2005, quindi non posso citare quasi nulla) in compenso, sono trattati da moltissimi gruppi Punk (soprattutto Hardcore, Oi!, Straight-Edge, scena Anarcho e altri sottogeneri...)
però io non ho mai seguito il Punk (non piacendomi, ad eccezione di nomi come Misfits o Pennywise, che ascoltavo decenni fa)... per cui, pur sapendo che questi temi sono molto trattati dalle band Punk, non potrò fare alcun collegamento musicale perché non ascoltando Punk non posso neanche citare con esattezza le band che parlano di questo o quello (notoriamente alcuni Punk molto impegnati in questi temi, rimproverano ai Metallari e ancor di più ai frivoli e vanesi "Goth" alla moda,  di essere dei "perditempo", proprio perché i temi Metal vertono su questioni più astratte ed intimiste, meno inerenti un discorso di attivismo politico...)

Iniziamo parlando dei crimini del comunismo; successivamente tratterò i crimini della psichiatria e quelli legati al capitalismo selvaggio (anche se questa lettura ancora non l'ho finita :P)
Per quanto riguarda il nazifascismo non lo tratterò, perché è già stato trattato da infiniti siti e viene già studiato nelle scuole... Ho scelto di trattare i crimini del comunismo e l'antipsichiatria perché sono argomenti già meno citati e poco conosciuti (e nelle scuole non vengono neanche studiati). Una sintesi del nazismo croato, nei suoi aspetti più cattolici, è stato citato qui: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/croazia-il-poklad-thana-poesia-e-tanto.html.

Ovviamente questo non è un blog di politica o di attivismo, si resta intesi che se ho voglia di trattare temi frivoli o "facili", o più in linea con quello che mi piace, lo farò seguendo solo quello che mi sento di fare. 
Non scrivo per piacere alla massa e non voglio venir accostata a movimenti o gruppuscoli di persone solo perché un giorno parlo di X e il giorno dopo di Y. In tal senso, sono totalmente individualista, nel senso che scelgo io cosa approfondire e quando. Motivo per cui non ci si dovrà stupire del fatto che non seguirò alcun ordine nel postare questo o quello dei miei vecchi lavori.

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Info tratte da



Già gli anni prerivoluzionari in Russia (e zone attigue) della fase iniziale del comunismo, simpatizzanti di Lenin (che incitava i comunisti a "rubare ai ladri") https://intervistemetal.blogspot.com/2021/09/i-crimini-di-stalin-e-lenin.html o delinquenti comuni e soldati disertori praticavano scorribande e ruberie contro i "borghesi", saccheggiando, violentando (le "donne borghesi", spesso segregate in bordelli improvvisati), uccidendo.
Da qui in poi, i bolscevichi praticarono un terrore di massa contro tutti i nemici, veri o presunti: contadini "troppo ricchi", contadini accusati di aver "sfruttato altri contadini", kulak, borghesi, commercianti, preti, contadini giudicati non collaborativi dall'Armata Rossa o dalla čeka.
Tra il 1919 e il 1920 viene perpetrato un genocidio ai danni dei cosacchi del Don.
Esattamente come i nazisti, anche i comunisti istituirono i campi di concentramento, usati come luoghi di detenzione o di sterminio per gli avversari politici, condannati ai lavori forzati (e alla tortura: persone denudate ed esposte al freddo, donne ustionate ai piedi col cherosene). Deportazioni di massa (uomini, donne, bambini) segregati nei gulag o nei laogai cinesi o nei campi vietnamiti o khmer, o la famigerata prigione romena di Pitești; polacchi, estoni, lituani, lettoni, prigionieri di guerra, intellettuali, persone che andavano messe a tacere anche all'interno del partito comunista.
E poi, un fenomeno specificamente comunista, il provocare le carestie: la carestia sovietica (1921-1923) che portò alla morte 5 milioni di persone, la carestia ucraina (Holodomor, 1932-1933), messa in atto da Stalin per "liquidare i kulak come classe", quella cinese (1959-1961), quella cambogiana causata da Pol Pot (800mila vittime http://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/cambogia-arte-culto-shiva-spiriti-e.html ). Il regime requisiva tutto il cibo, o lo distribuiva in razioni minime "solo a chi se lo meritava" ovvero chi "lavorava dalle 12 alle 15 ore al giorno" (impegnato soprattutto in opere folli come mostri architettonici o ferrovie e cantiere in zone impervie);
se qualcuno si ammalava, non riceveva cibo e veniva lasciato morire di inedia.
In tutte queste carestie, sono testimoniati casi di cannibalismo; molto spesso i genitori si scambiavano i figli con altri genitori, per poter mangiare. In Cina i bambini venivano bolliti e poi usati come concime.
I comunisti cinesi comunque praticarono il cannibalismo non tanto per fame (anche perché a soffrire la fame erano i contadini e i dissidenti, non i comunisti) ma soprattutto per vendetta e odio: smembravano la vittima obbligandola a mangiare parti del suo corpo (o i parenti della vittima erano obbligati a farlo), cuore e fegato venivano divorati anche dai comunisti cinesi stessi.
L'uso della fame da parte dei regimi comunisti rinvia alla visione di Lenin sulla società comunista, in cui produzione e distribuzione devono essere esclusivamente nelle mani del regime, l'unico abilitato a fornire nutrimento, alloggio, riscaldamento e cure ai "compagni"; nei regimi comunisti era proibito "mangiare quando si voleva, quello che si voleva, accendere il fuoco per scaldarsi e vestirsi come si voleva". Tutto, dalla razione del cibo (e quale cibo) all'abbigliamento, era deciso dal regime.
In Cambogia, il regime decideva anche chi si doveva sposare, quando e quanto procreare e quando allontanare i figli dai genitori. Anche la monogamia e l'amore vennero criticati: un uomo non doveva provare "attaccamento" per una donna, perché sarebbe stato creare "proprietà privata".
Nella Romania comunista, vigeva l'obbligo di fare almeno quattro figli; le donne che non restavano incinte o non volevano fare figli venivano incarcerate. Tutte le donne venivano perquisite da una "polizia mestruale" che doveva sottoporre le donne a visite ginecologiche pubbliche. "I figli del decreto" http://www.blog2fete.com/tag/figli-del-decreto/ come vengono chiamati i bambini nati in quel periodo, morirono abbandonati dai genitori o divennero presto orfani, rinchiusi e ammassati negli orfanotrofi.

I comunisti (ovvero le persone che "ragionano" con i dogmi dell'ideologia, considerata perfetta, sacra, non criticabile) hanno sempre negato e minimizzato le pratiche genocide. è vero che nessuna società può fare a meno delle ideologie e delle utopie (che non necessariamente degenerano in genocidi e torture) ma basta che l'utopia venga imposta come programma di governo, senza tenere conto di critiche, obiezioni, libero arbitrio altrui, applicando la tortura, la censura, la violenza, e si scivola subito nel totalitarismo.

è inaccettabile che in nome di un'ideologia, ammantata da "lotta contro la discriminazione di ceto", si impedisca qualsiasi analisi storica e critica del comunismo.
Appellandosi al genocidio commesso dai nazisti, i comunisti stabiliscono "un ordine di crimini" contro l'umanità, come se Hitler fosse stato l'unico dittatore responsabile di ogni crimine, tacendo su Stalin, che, molto prima di Hitler, "organizzando carestie" aveva sterminato oltre sei milioni di contadini.
Certamente i nazisti stuprarono donne e bambine; ma la stessa identica cosa la fecero anche i čekisti o i khmer cambogiani contro "le borghesi".

La tragedia ebraica fa comodo ai comunisti: parlando molto di quella (o focalizzandosi solo sul fascismo), mettono nell'angolo il male commesso dal comunismo giustificandolo come "male minore" rispetto a quello fatto dai nazisti. E anche gli storici continuano a pensare che siccome il comunismo era animato da un ideale umanitario, si debba fare un distinguo rispetto al nazismo (che non ha mai nascosto l'intento omicida e razzista). Per questo si crea un "cortocircuito ideologico".
è esattamente la stessa cosa che si osserva anche parlando di crimini commessi dal cristianesimo.
La domanda è sempre quella: come poteva una religione "basata sull'amore del prossimo, sul perdonare 70 volte 7", portare tortura, morte, distruzione?
E allora, sia comunisti sia cristiani si trincerano dietro il solito: "sì, sono successi crimini. Però l'ideologia è buona", e si agita, a mo' di spauracchio indifendibile, il nazismo.
Sì, ma il fatto che il nazismo fosse sanguinario e predicasse di "ripulire il mondo dalle razze inferiori", non significa che cristiani e comunisti, cambiando modalità di tortura e tipologia di vittime, non abbiano applicato la stessa logica che stava dietro anche al nazismo. Se i nazisti "volevano ripulire" il mondo dalle razze inferiori, i comunisti volevano ripulire il mondo "dalle classi sociali sbagliate" e i cristiani volevano ripulire il mondo "dagli eretici e dai non cristiani".
Tutti e tre, nazisti, comunisti, cristiani\monoteisti, hanno bruciato libri. Tutti e tre hanno vietato la libertà di parola e di opinione, imponendo con la forza cosa andasse letto, cosa andasse scritto, cosa andasse cantato, come ci si dovesse vestire o persino come andassero fatti i rapporti sessuali!
Il velo cristiano o islamico imposto con la forza alle donne non è differente dalle divise nere ideate da Pol Pot, che tutte le donne cambogiane dovevano indossare, obbligatoriamente, tagliandosi anche i capelli corti "alla maschietta" perché il regime aveva deciso così.
I nazisti bruciarono dipinti, oggetti sacri ebraici e diedero fuoco ai negozi; i comunisti fecero le stesse identiche cose, contro "chi era religioso" o "era benestante"; e anche i monoteisti hanno bruciato e distrutto ciò che era "pagano, politeista". L'intolleranza è comune a tutti e tre i gruppi citati e difatti tutte e tre sono ideologie totalitarie e androcentriche.

Non tutti coloro che sono stati comunisti perseverano nella cecità (e nell'ipocrisia).
Gérard Belloin, dopo 35 anni di militanza nel partito comunista, testimoniava che: "Non passa giorno senza che mi interroghi sul contributo che ho dato alla realizzazione di una delle imprese totalitarie del XX secolo\non posso dimenticare che, quando venivano compiuti i crimini del comunismo, non solo applaudivo, ma univo la mia voce a quella di chi si adoperava per coprire le grida delle vittime..."
Un altro ex-comunista, Pierre Daix, dichiarava: "Abbiamo considerato normale vivere in un sistema poliziesco che noi stessi avevamo creato. Come spiegarlo? Era diventato la vita di tutti i giorni\sono caduto in questo baratro. Esattamente come i giovani tedeschi della mia generazione sono caduti nel baratro hitleriano. Personalmente ritengo che, a conti fatti, sia altrettanto terribile, nonostante vi siano inconfutabili differenze tra nazismo e stalinismo."

Non basterebbero 800 pagine per raccontare, nei dettagli, tutte le atrocità comuniste e le vicende storiche; ho riportato solo una brevissima sintesi. Si sappia che oltre i crimini comunisti in Russia (e zone attigue come l'Ucraina e la Polonia https://intervistemetal.blogspot.com/2021/04/i-crimini-del-comunismo-in-polonia.html), si devono citare anche i crimini comunisti commessi in Estonia, Bulgaria, Romania, Germania, Grecia, Serbia (1), Albania, Cina, Vietnam, Laos, Cambogia, Corea del Nord, Sudamerica e alcune zone dell'Africa - i cui regimi comunisti avevano il sostegno di Cuba - (citiamo il dittatore Menghistu) e dell'Afghanistan (lì fu la Russia ad intervenire). (Vedi anche https://intervistemetal.blogspot.com/2022/02/rappresaglie-comuniste-nella-spagna.html)

Per quanto riguarda l'Italia, ricordiamo la "pulizia etnica" delle foibe: i primi massacri a Trieste e in Istria compiuti dai partigiani di Tito risalgono al 1943; le vittime venivano gettate nelle foibe, ovvero dei pozzi naturali, voragini a forma di imbuto, formate dall'erosione, che raggiungono anche i 300 metri di profondità. Le persone venivano arrestate di notte, le mani legate col fil di ferro, ed erano condotte sull'orlo delle voragini; prima venivano anche torturate: gli uomini, per esempio, venivano evirati o sviscerati, le donne violentate; poi li si gettava nelle fosse, spesso legate le une alle altre, di modo che cadessero tutte insieme. Togliatti e comunisti italiani vari hanno sempre taciuto su questa vicenda.

(1) Slobodan Milošević  in realtà ha ideato un "nazional-comunismo", ultranazionalista ma comunista dal punto di vista del funzionamento e dei dirigenti.

Infine, concludiamo dimostrando che, contrariamente a quanto si crede, il comunismo non era per niente "ateo". Fu brutale contro tutte le religioni, questo sì, ma se represse le religioni (2)  fu solo per imporre la propria religione: il culto della personalità del leader di turno (Hoxha, Stalin, Ceaușescu, Mao, Lenin...) cui venivano dedicate gigantografie, statue, canti, lodi. La galleria di materiale propagandistico qui sotto darà subito idea di cosa fosse "la religione comunista" dove, al posto di dio padre, gesù e maria si adoravano e veneravano... Stalin, Lenin, Mao ecc., con santini, processioni, canti.

(2) Un caso a parte furono i comunismi asiatici, dove la propaganda comunista veniva infarcita di rimandi alle pratiche di rinuncia, obbedienza e di penitenza tipiche del buddhismo e del confucianesimo.











Info tratte da:


Nota di Lunaria: e in questo senso, il comunismo è androcentrico (cioè idolatra un uomo-leader considerato un semidio, un profeta intoccabile, una guida da seguire e da riverire) tanto quanto il monoteismo, il nazismo, il fascismo, il buddhismo, il confucianesimo e qualsiasi altra ideologia, ideata da un uomo, che preveda ruoli obbligatori anche per le donne oltre che l'idolatria del capo maschile in questione. Non c'è differenza tra il burqa islamico e la divisa comunista per le donne ideata da Pol Pot, non c'è differenza dal culto della personalità che si portava al nazista Ante Pavelić o al comunista Ceaușescu: sono entrambi simboli di dominio androcentrico, che stabilisce cosa\come\quanto le donne debbano fare o essere in relazione all'uomo in questione, posto come "capo supremo" che tutti devono seguire e riverire.

APPROFONDIMENTO


















APPROFONDIMENTO SU SENDERO LUMINOSO

tratto da



Sendero Luminoso è stato un gruppo terrorista comunista (maoista) attivo in Perù, che svolgeva attività di guerriglia e proselitismo armato. Nato da una scissione del gruppo comunista Bandera Roja (Bandiera Rossa) nel 1971, che aveva cercato di monopolizzare i gruppi studenteschi. Il nome "Sendero Luminoso" deriva da una frase di José Carolos Mariàtegui: "Il marxismo-leninismo aprirà il sentiero luminoso della rivoluzione". Abimael Guzmàn fu tra gli ideologhi del gruppo e venne soprannominato "la quarta spada del marxismo" dopo Marx, Lenin e Mao. I primi atti di guerriglia furono rivolti contro i poliziotti, poi contro edifici, linee elettriche, ponti. Una delle armi preferite dai terroristi del Sendero era il "maraka" cioè una fionda che veniva caricata con un candelotto di dinamite.
Il gruppo prese di mira soprattutto gli Indios Ashàninka alleandosi con i narcotrafficanti che fornivano loro armi. Negli anni Ottanta Sendero Luminoso riuscì a controllare tutta la zona della Selva Central (compresa tra il Rio Ene e Tambo). Il popolo Ashàninka risiedeva proprio in quella zona e fu costretto ad emigrare per fuggire alla follia terrorista e sanguinaria dei Sendero Luminoso.




Il gruppo dei Sendero Luminoso organizzava incursioni armate contro le missioni, i gruppi di commercio o gruppi di ricerca (uccise anche 60 ingegneri, accusandoli di essere "veicoli per la corruzione capitalistica"); reclutava bambini, giovani e uomini sotto la minaccia delle armi o uccideva chi si rifiutava di collaborare con loro.  Gli Ashàninka reclutati a forza venivano segregati e costretti ad alimentarsi di radici e vermi (Sendero Luminoso aprì dei veri e propri campi di concentramento), mentre i dirigenti maoisti del gruppo potevano cibarsi e violentare a piacimento tutte le donne Ashàninka. I Sendero Luminoso segregarono circa 10.000 indigeni e nel 1992-1993 si riuscì a liberare 4000 persone. I sopravvissuti narrarono storie d'orrore che i mass media occidentali in gran parte non divulgarono. Sendero Luminoso sistematicamente attaccava i villaggi, fucilava i contadini, i pescatori e gli indigeni; le prostitute venivano rasate, i mariti adulteri e gli ubriachi fustigati, a chi si ribellava veniva incisa una falce e martello sul cuoio capelluto.
Vennero ritrovate immense fossi comuni; anche i bambini venivano trucidati. Sendero Luminoso non esitò ad uccidere anche gli animali: impiccarono cani ai lampioni per minacciare Deng Xiaoping, il dirigente cinese "revisionista" accusato di tradire la Rivoluzione, e uccisero altri animali in un centro di ricerca e sperimentazione agronomica.
Secondo alcune fonti, il Sendero Luminoso è responsabile della morte di un numero di persone che varia tra i 25.000 e 35.000; Sendero Luminoso ha ucciso 11.000 bambini e ne ha mutilati 3000. 50.000 bambini sono rimasti orfani.





I dirigenti di Sendero Luminoso: 


 questo gruppo terrorista, similmente alle Tigri Tamil, si servì spesso della collaborazione di terroriste donne



Nota di Lunaria: avevo già parlato degli Indios
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/indios-sciamani-e-metal-tribale.html