Grand Declaration of War - 15 anni dopo
E a proposito dei Mayhem! (vedi post precedente). Mi è venuta in mente un'altra riflessione...
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Ci sono eventi musicali che restano scolpiti nella memoria di tutti. Per esempio "Grand Declaration of War" dei Mayhem.
Io c'ero quando uscì e mi ricordo bene lo scandalo che fece sui giornali del tempo e i commenti dei fans (ed ex fans) dei Mayhem.
Anni 2000. Sono passati 15 anni dall'uscita di quel cd. Oggi come suona "Grand Declaration of War", dovendo trattarlo oggettivamente?
Prima di dare la risposta, una premessa. Non è possibile inquadrare e capire quello "scandaloso" cd dei Mayhem se non si tiene conto che in quel periodo (2000-2003), in un certo senso, era normale sperimentare. Un sacco di band cambiarono a ridosso di quel periodo (1995-2000). Sepultura, Satyricon, Sentenced, Anathema, Paradise Lost...
E quindi? "Grand Declaration of War" è un bel cd all'avanguardia o un pessimo cd o ancora peggio un enorme sfottò verso i fans dei Mayhem (ovvero chi paga gli stipendi ai signorini della band)?
Tutte e due le risposte. Dipende dalla prospettiva dalla quale lo si guarda.
Se lo valutiamo con il puro parametro del Black Metal classicamente inteso (ma sì, prendiamo lo stesso "De Mysteriis..." come pietra di paragone!) ovviamente "Grand Declaration of War" non è neanche un cd Black Metal e men che meno un cd da Mayhem: voglio dire, c'è di tutto dentro: spoken word, improvvisazioni Jazz, scorci Electro Cyber, sospensioni Trip Hop, pause Dark Ambient, mancava solo che ci aggiungessero del Samba e del Cha cha cha!, e al primo ascolto (ma anche al decimo o al trentesimo, missà...) con orecchi abituati al "De Mysteriis" (e che soprattutto si aspettano che i Mayhem suonino sempre come nel "De Mysteriis") la prima frase che viene da pensare è "Ma che caz... stanno suonando?! Ma sono impazziti? Ma che roba è?!" ed è comprensibile.
Io stessa lo pensai, e così i miei amici dell'epoca (uno di essi - e lo ricordo come fosse ora - disse "Grand Declaration of War? Oh bhè, l'hanno composto mettendo in moto le lavatrici e registrando quelle"). Io stessa all'epoca fui scettica e sostenni che sì, che era una vergogna, perché senza il logo "Mayhem" quel cd non lo avrebbe comprato quasi nessuno. O meglio: l'avrebbero comprato solo i pochi appassionati di "Avantgarde Metal" (etichetta utilissima per cavare d'impaccio i giornalisti, quando devono ascoltare un cd pieno zeppo di stramberie che non si sa bene come catalogare) e non certamente i fans dei Mayhem. Con tutto che con l'etichetta "Avantgarde Metal" ci puoi mettere dentro di tutto... e con tutto che "Grand Declaration of War", in realtà, sarebbe molto più apprezzabile e fruibile in cerchie non Metal ma da un'audience Fusion Jazz, per esempio...
15 anni dopo la si può pensare ancora così?
Non proprio. In fondo, valutandolo dopo 15 anni (con tutto quello che è venuto anche dopo il 2000) potremmo dire che sì, non è stato molto onesto fare uscire quella stranezza musicale col nome "Mayhem" stampato sopra - peggio ancora, con la dicitura del "The True" piazzata sopra (dai, potevano farlo uscire come side project...) ma che per il resto (e quindi valutandolo come cd in sé evitando di pensare che lo hanno composto i Mayhem) ci troviamo di fronte ad un album sperimentale, progressivo, che infrange volutamente ogni barriera e tutto ciò che l'ascoltatore si aspetta. Un suicidio commerciale? Sì, probabilmente. Che forse la genialità stia proprio qui? Che sia questo l'essere davvero estremi e anti-commerciali? Un radicale atto di coraggio, nell'andare controcorrente alle esigenze ed aspettative del target di pubblico a cui ti rivolgi, secondo le regole del music business?
"Ah ah, vi aspettate tutti di sentire un altro De Mysteriis... e noi vi freghiamo e facciamo uscire un cd che non si può manco etichettare, ah ah ah!!! Chissà che faccia farete quando lo ascolterete, ah ah ah!!!"
Alla fine, la risposta migliore (e geniale, se ci pensiamo) è quella che è stata data da tale Joao G. "Grand Declaration of War is an album all about true hate, so I guess the more people hate it, the most successful it is!": "Grand Declaration of War è un album basato sul vero odio, così, più persone lo odiano e più è un successo!
Odiare forse no. Ma che sia un album che a distanza di 15 anni la gente continua a ricordare, questo sì, senz'altro.
Non si entra nella storia della musica solo facendo album estremamente belli ma anche facendo album così estremamente strambi da sembrare, nell'immediato, estremamente brutti. Come appunto sembrò "Grand Declaration of War" agli ascoltatori del tempo.
"Sapevamo che le persone non lo avrebbero apprezzato subito, non nell'anno che è uscito o nell'anno dopo"
come darvi torto, cari Mayhem?
Però dopo 15 anni la gente ancora ne parla. Non è poco in un'epoca dove si dura appena qualche giorno di effimero apparire.
In conclusione? massì, "Grand Declaration of War" è un cd che è andato oltre la classica forma Black Metal ortodossamento inteso.
Post Black Metal, Nu Jazz Experimental Progressive Black Metal?
Sì, sono termini che possono starci. Francamente non saprei manco io come etichettarlo... però sarebbe stato più onesto, da parte della band, metterci un'etichetta sulla confezione del cd: "Si avvisano i gentili ascoltatori - che sono anche le persone che ci pagano gli stipendi comprando i nostri cd e il nostro merchandise - che questo cd NON suona come il "De Mysteriis Dom Sathanas" che tutti state aspettando e NON suona come qualsiasi altro sottogenere di Metal ortodosso. Siamo dalle parti della pura sperimentazione eclettica."
Tre atteggiamenti possibili di fronte a questo album:
a chi fa schifo completamente senza se e senza ma:
chi ci riflette su, facendone un'analisi e individuando i punti di forza:
la giustificazione che ne dà(va) la band: