1) Ciao e benvenuti! Presentatevi ai nostri lettori!
Ciao a tutti! Sono Alexander, e sono il fondatore e il chitarrista della Metal band russa NU-NATION.
2) Vi ho trovati su YouTube. Penso che Nu-Nation sia un monicker al 100% azzeccato per la musica che proponete. C'è un riferimento con la vostra musica (una forma molto pesante e adrenalitica di Nu Metal con un tocco moderno di Metalcore, specialmente per le vocals, piuttosto pesanti) e, allo stesso tempo, esprime una sorta di concept, una "Nuova nazione", forse un nuovo stato mentale. Perché avete scelto questo monicker? E come etichettereste la vostra musica?
Hai compreso pienamente l'idea principale che sta dietro al nostro nome, al 100%. Avevamo alcune opzioni alternative quando abbiamo iniziato a cercare un nome, ma non ci piacevano moltissimo. Una volta il nostro batterista mi ha chiamato dicendomi che aveva avuto un'idea: 'NU-NATION'. Mi è piaciuto, e anche agli altri membri della band è piaciuto. Suona molto bene e ha un concept dietro. E per quanto riguarda il nostro stile musicale, noi lo chiamiamo "Modern Nu Metal". Infatti ora come ora stiamo cercando di mixare stili differenti, tra quelli che ci piacciono, come il Black, il Death, il Nu Metal e li rielaboriamo in una forma moderna con breakdowns, dropped tunning ecc. Così "Nu Metal" è un tributo per la musica che abbiamo iniziato a suonare.
3) Potete parlarci dei vostri due album? Ho visto le copertine: nel primo album, chiamato "Wake Up", possiamo vedere uno strano uomo (addormentato? morto?!) con capelli molto lunghi: i capelli sembrano delle grosse radici; tutto intorno, volano delle falene. Nella copertina del secondo cd, è immortalata una creatura oscura e minacciosa, con occhi rossi, che guarda l'osservatore. Assomiglia un po' a Medusa, la creatura mitologica greca, che poteva trasformare in pietra tutti gli uomini... Quali sono i significati dei due cover artworks? E per quanto riguarda i testi?
C'è una sorta di concept. Entrambe le creature hanno i dreads :) sì, l'uomo dorme, e la donna (sì è una donna) invece è sveglia. Penso che queste copertine riflettano la situazione del mondo. Tre anni fa quando "Wake Up" è stato rilasciato, la bestia si stava appena svegliando. E quando due anni fa molte cose sono successe, abbiamo potuto dire che si era del tutto risvegliata. In un altro senso, noi dobbiamo svegliarci tutti, cercare di essere migliori di quello che siamo, solo in questo modo possiamo resistere. Non dovremmo essere indifferenti alle cose che stanno intorno a noi, questo è l'argomento principale delle lyrics.
4) Il vostro video è molto concettuale. Mi è piaciuto molto. Potete parlarci del making of del video? Possiamo vedere alcune persone, uomini, donne, bambini, adolescenti, che camminano per la strada, con una sola idea in testa (rappresentata simbolicamente da alcune bende con dei simboli che le persone hanno sugli occhi): religioni, economia e dollari, moda e politica... Alla fine, le persone si tolgono le bende dagli occhi... è molto suggestivo... ma nella vita reale, sfortunatamente, la maggior parte delle persone preferisce vivere con ideali selezionati dalla società (il politicamente corretto, i valori della borghesia, le mode della televisione e i valori del mercato...) e non pensano con la propria testa! è una società molto arretrata culturalmente, dal mio punto di vista; forse in passato c'erano più valori culturali: penso ai più grandi scrittori o pittori...
Abbiamo fatto il video contando solo sulle nostre capacità. Tutto è stato fatto da noi e dai nostri collaboratori. Regista, editor e cameramen è stato Alissa Alexina, un nostro amico, come tutti gli attori :) Abbiamo impiegato due giorni per girarlo e sei mesi per montare il materiale. Ad essere onesti, ci aspettavamo che il video sarebbe stato pessimo, e siamo stati molto sorpresi nel vedere la versione finale. Non sembra avere un grande budget e molta professionalità, ma penso che le persone lo amino per via dell'idea che abbiamo rappresentato.
5) Avete già suonato dal vivo?
Sì, certamente. Penso che suonare dal vivo sia una delle cose più importanti per una band. Così noi suoniamo moltissimo. Oltre ad aver suonato a show locali nella nostra città natale San Pietroburgo, e nel nostro paese, abbiamo fatto quattro tour, suonando in Germania, Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Bielorussia, paesi baltici... Abbiamo condiviso il palco con Soulfly, Ektomorf, Betraying The Martyrs, Breakdown Of Sanity, Promethee, Overhype, ecc.. E ad Aprile-Maggio saremo ancora in Europa... abbiamo un grande tour! (in bocca al lupo! Nota di Lunaria)
6) Infine, una domanda al riguardo delle altre band russe! La Russia ha tante band Black Metal; l'antica mitologia russa e i paesaggi sono molto indicati per il tipico concept Black Metal. Ho ascoltato i Black Countess, attualmente sono tra i miei preferiti nel genere Symphonic Black. Hanno usato il russo per "Demonica", e il risultato è strepitoso. Si abbina molto bene al Metal. Infatti, secondo me "Demonica" è la canzone migliore dei Black Countess. Peccato che così poche band cantino nella loro lingua madre. Questo vale anche per noi italiani. Poche band scelgono di esprimersi nella nostra lingua. L'inglese è ok, ma secondo me cantare nella propria lingua madre è più interessante: i tuoi fans, da ogni parte del mondo, possono sentire qualcosa che viene proprio dal tuo paese: è una forma di cultura. Sono un'appassionata di mitologia e di tradizioni da tutto il mondo. Sai, sulla Russia del Medioevo ho letto un saggio scritto da un italiano, Aldo C. Marturano, sulla stregoneria russa: i primi erboristi, chiamati Зелейщики - Zeleisc’ciki, e sugli elfi, che chiamate людник - Ljudnik. Mi piace molto scoprire queste cose, nel folklore e nella Letteratura. Come ti dicevo prima, il mio scrittore russo preferito è Lermontov! "Il Demone" è un bellissimo libro. Comunque, puoi suggerirci qualche nome, della scena Rock/Metal Russa, che possiamo ascoltare? è bello scoprire nuove bands! :)
Oh, è molto bello sapere che le persone di altri paesi amano la nostra cultura. Sfortunatamente credo che attualmente non tante persone in Russia abbiano letto Lermontov o che amino scoprire la nostra mitologia e folklore. E come band dalla Russia, ci sono moltissime buone band. Se parliamo di Black Metal, prima fra tutte vi suggerisco gli Old Wainds (vengono da Murmansk, molto su al nord), è una band di Black Metal classico. Provate anche a sentire i Tophet - dove suonavo, abbiamo un solo album, e il progetto è fermo, ma stiamo registrando tutte le canzoni per rilasciare una sorta di antologia. Ci sono anche i Drama, hanno fatto uscire due album carini, ma ora non ho loro notizie ormai da un po'. E per gli altri stili, vi consiglio: Ease Of Disgust (Death Metal/Deathcore da Mosca, molto bravi), Narada (Technical Death sullo stile dei Nile, è il sideproject del nostro cantante), Wildways (ex-Sarrah Where Is My Tea, Metalcore/Post-Hardcore), Oblivion Machine (Cyber Metal), Fourtones (Rock/Pop-Rock molto carino), e molte altre band.
7) Finite l'intervista come più vi fa piacere e grazie per aver partecipato!
Grazie infinite per l'interesse per la nostra band! è stato molto interessante rispondere alle tue domande, molto inusuali. è bello sapere che c'è gente che è interessata alla cultura russa, e alla nostra scena. Voglio anche salutare gli italiani, speriamo di poter visitare il vostro paese con qualche concerto, un giorno! :)
(Nota di Lunaria: vi aspettiamo fiduciosi! :D )
***
L'intervista in inglese:
1) Hello and welcome here! Let's introduce yourself!
Hey there! My name is Alexander, I am founder and guitarplayer of Russian metal band NU-NATION.
2) I have found you on YouTube. Well, Nu-Nation is a monicker 100% fitted with your music. There is a reference with the music you play (a very heavy and adrenalitic Nu Metal with a modern touch of Metalcore expecially for the heavy vocals, in my opinion) and, at the same time, it expresses a concept about a "new nation", a new state of mind, perharps. Why have you chosen this monicker? And how you label your music style?
Well, you've understood the main idea of our name in 100%-right way. We had some options when we just started about the name, but we didn't really like them. Once our previous drummer called me and said that he got an idea -- 'NU-NATION'. I liked it, and other members too. It sounds well and have a concept. As for our music style, now we call it 'modern nu-metal'. In fact, right now we are trying to mix different music styles we like, such as black metal, death metal, nu-metal, and make it in a modern way, with brakedowns, dropped tunning, etc. So 'nu-metal' here is a tribute to a music we started to play.
3) Can you speak about your two albums? I have seen the covers. In the first album, called "Wake up", we can see a strange man (sleeping? dead?!) with long hair: the hair seems some big roots; All around him, some moths. In the second album, we see a dark threatening creature with red eyes, watching us. The creature seems like Medusa, the ancient mythological creature from Greece. Medusa could turned to stone every men she was watching...Well, what are the meanings about these cover artworks? And what about the lyrics?
There's a kind of concept. Both creatures have dreads :) So, yes, the man sleeps, and the woman from the second album (yes, this creature is a woman) has just woke up. I think these covers reflect the situation in the World. Three years ago, when 'Wake Up' album was released, the beast only started to wake up from it's sleep. And when two years past a lot of things occur, so we can say that the beast is awakening. At the other hand, we all have to wake up, try to be better than we are, only in this way we can resist it. We shouldn't be indifferent to the things around us, that is the main point of our lyrics.
4) Your video "Wake up" is deeply conceptual. I appreciate it a lots. Can you speak about the making of the video? We can see some people, men, women, children, teen agers, walking in the street, slaves of some ideas: religion, economy and money dollar, fashion and politics... At the end, people take away the bandages covering their eyes... It's really suggestive... but in real lifes, unluckily, the most part of people prefer living with ideals selected by society (the "politically correct", the middle-class' values, the Television's fashion and market value...) and not thinking with their own heads! It's a really sick society, in my opinion. Maybe in the past there was more artistic and cultural values: I'm thinking about the greatest writers or painters...
We made the video by our own. Everything was made by us and our mates. Director, editor and cameraman Alissa Alexina is our friend, like all the actors :) We spent 2 days shooting it and about 6 month on editing. To be honest, we expected that the video would be worse, and were really surprised when we saw the final version. It doesn't look like it has a big budget and really professional, but I think that people like it because of main idea.
5) Have you already play live?
Yes, of course. I think that playing live is one of the most important things to a band. So we play a lot. Apart from local shows in our homecity St.Petersburg and our country Russia, we had 4 big tours, played in such countries like Germany, Netherlands, France, Switzerland, Belgium, Poland, Czech Republic, Slovakia, Ukraine, Belarus, Baltic countries.. We shared stage with Soulfly, Ektomorf, Betraying The Martyrs, Breakdown Of Sanity, Promethee, Overhype, etc.. And this April-May we will spend in Europe -- we have a big tour arranged.
6) At last, one question about other Russian bands! Well, Russia has got a lots of Black Metal bands, expecially. Ancient russian mithology and the landscapes are very fitted with Black's typical concept. I have listened Black Countess, actually are my fav in this kind of Symphonic Black. The Russian language in "Demonica" is simply amazing. It fits very well with Metal. In fact in my opinion "Demonica" is their best song; what a pity so few bands sing in their native language! This is true for Italian Metal, too. Few bands sing in our own language. English is good, but in my opinion sing in own language is more interesting: so your fans and followers can listen something take from your country. It's a form of culture. I am a great fan of the mithology and history from all the world, too. You know, about Russian Middle Age I have read an italian essay written by Aldo C. Marturano, about the russian witchcraft and herbalists people called "Zeleisc’ciki", and about elves, you called "ljudnik". I really love discovering ancient folklore and Literature. As I said, my favourite over all is Lermontov. "Demon" is a wonderful book. By the way, can you suggest some other names, from your country, in Metal or Rock scene, we can listen? It's really nice discovering bands :)
Oh, it's nice to hear that people from other countries like a culture of yours. Unfortunately, nowadays not a lot of people from Russia even read Lermontov, I won't say about discovering their own mythology and folklore. As for bands from Russia, of course there are a lot of really good bands here. If we are talking about black metal, first of all I can suggest Old Wainds (they are from Murmansk, that is very far in the north), think it's classic BM band yet. Also try to listen Tophet - it's the band where I played, as well as our bass player did, there's only 1 album, and the project is hold, but we are about to record all the songs and release a kind of anthology. There's also the band Drama, they have nice 2 albums, but now I didn't hear from them for a long time, and members of the band are now playing in other bands. And as for another styles, I will name some: Ease Of Disgust (very good death metal/deathcore from Moscow), Narada (technical death in vein of Nile, sideproject of our singer), Wildways (ex-Sarrah Where Is My Tea, metalcore/post-hardcore), Oblivion Machine (cyber metal), Fourtones (nice rock/pop-rock), and a lot of other nice bands.
7) Finish as you want our interview and thank you!
Thanks a lot for your interest in our band! It was very interesting to answer your questions that are really unusual. It's good to know that there are people who like and are interested in Russian culture and music scene. I would also like to send greetings to Italian people, hope one day we will visit your country with some shows :) Cheers!
Un'interessante intervista innovativa a Marco Pasetto, appassionato e musicista Jazz! Dopo Felix Martin, la mia seconda intervista su questo tema ^.^
1) Ciao e benvenuto sul mio blog! Presentati ai nostri lettori!
Ciao Luna, ciao a tutti gli amici che si emozionano con la musica.
2) Per chi non lo sapesse, sei musicista e scrittore. Ti occupi di Jazz! Hai scritto un bel libro, "Jazz", (pubblicato da Demetra) che consiglio a tutti per la sua chiarezza e sintesi... è una vera e propria Bibbia del genere, con una cronologia e una rassegna di tutti i generi nei quali si suddivide il Jazz, dalle origini storiche sul finire del 1800 fino alla Fusion... Come ti ho detto per mail, penso sia il libro migliore con il quale cominciare il proprio viaggio nel Jazz, rispetto a libri più "da specialisti" poco adatti a chi è autodidatta (tipo me, ehehe).
Le analisi storiche, persino sociali-culturali, la spiegazione del gergo specialistico (Scat vocals, Bebop, Cool ecc.), l'elenco dei capolavori, tutto contribuisce a rendere il tuo libro molto ben scritto e compilato!
Le uniche due cose che mi sono dispiaciute, sono state poco spazio a Dinah Washington e Mahalia Jackson (a cui io avrei dato un po' più di spazio, ma devi capirmi, adoro la mia Dinah...) e la mancanza (ma credo di aver capito che spesso gli editori pongono dei paletti) di un'analisi del Jazz contemporaneo... soprattutto il connubio col Metal o anche con l'Elettronica...
Vuoi parlarci un po' di questo libro? Quando lo hai scritto, quanto tempo gli hai dedicato, insomma, tutto il lavoro di "genesi"...
"La via del jazz" l'ho scritto nel 1997/98 per Demetra distribuito da Giunti. Voleva essere uno scritto divulgativo per avvicinare le persone a questo genere musicale spesso bistrattato (in tv il jazz è bandito in 2 sensi). Mi fa tanto piacere che tu abbia colto l'intento e che ti sia appassionata a quella che ritengo la radice della musica moderna. L'ho scritto quando è nata la mia prima figlia Chiara, ora ha 18 anni. Tra preparazione, stesura e scrittura, ho impiegato un anno circa.
Hai ragione ho dovuto fermarmi per motivi editoriali, la via del jazz potrebbe continuare, visti proprio i nuovi sviluppi che hai colto e che rendono questa musica sempre viva e creativa.
3) Ora vorrei che tu ci parlassi della tua attività come musicista! A pagina 117, parlando del Free Jazz, citi un tuo concerto... vorrei - se ti fa piacere - che ci parlassi un po' di quando hai iniziato a suonare musica, a studiare il clarinetto, quando ti sei avvicinato al Jazz, primi ricordi di esibizioni, se hai realizzato cover di pezzi celebri, prossimi progetti... tutto il tuo curriculum musicale, insomma!
In musica sono veramente onnivoro: suono musica etnica, classica, jazz e pop con varie formazioni. Con la Storyville Jazz Band stile New Orleans, dirigo la Big Band Città di Verona con la quale suoniamo swing e altri generi più moderni. Con i Virtuosi Italiani suono le canzoni dei Beatles, con l'orchestra multiculturale Mosaika le musiche di tutti i popoli. Con il Wood Quartet suoniamo la nostra musica. Penso sia un limite e una forza allo stesso tempo spaziare in così tanti generi ma la mia natura di insegnante mi porta a sperimentare tante vie.
Come ho iniziato? Frequentando la scuola della banda, dopo un anno di solfeggio (prova di resistenza) mi hanno consegnato un clarinetto, avevo 9 anni, oltre agli studi mi divertivo a segnare un diario speciale dei motivi che imparavo a memoria: Jazz Band dallo sceneggiato di Pupi Avati, Arsenio Lupin, sceneggiato francese, senza saperlo sviluppavo la memoria e mi divertivo. Poi il Conservatorio, il diploma di clarinetto e il diploma di jazz.
4) Ascolti qualcos'altro oltre al Jazz? Che ne pensi del connubio tra Metal estremo e Jazz? E tra Swing ed Electro? Pensa che per me è stato amore al primo ascolto; c'è anche una community su Facebook, Electro Swing Italia... Riguardo al Jazz Metal è un genere molto di nicchia (rispetto ad altri trend che spesso capitano nel Metal), ma una manciata di bei dischi c'è (e penso ci saranno anche in futuro!)
Tra i nomi storici, i fenomenali Cynic di "Focus", Atheist, Pestilence, i Nocturnus di "The Key", i Lux Occulta di "Architecture"... tra i nuovissimi nomi della scena, Conflux, Felix Martin, Amogh Symphony... A proposito, ti piacerebbe fare un duetto con qualche gruppo Metal, o perché no, Punk?
In fondo tra il 1994 e il 2000 tante band Metal hanno re-inventato il genere mixandolo al Rap... tirando fuori appunto il Nu Metal; non è da escludersi un connubio tra il Jazz e il Punk, o anche il Rap... perché no?
Tempo fa ho ascoltato un artista Dark Ambient, Alessandro Bucci, che ha collaborato con un saxofonista, e l'effetto è stato molto innovativo... un Jazz molto inquietante e oscuro. Anche Lydia Lunch ha fatto qualcosa del genere per "Smoke in the shadows" e persino gli estremissimi Carpathian Forest hanno usato il sax, per uno dei loro primi cd. L'effetto era molto psicotico, paranoide. Si adattava molto bene al concept della band.
Ultimamente comunque ho ascoltato anche alcune cose Afro Beat e Afro House, e devo dire che mi sono piaciuti molto. Un'altra cosa della quale mi occupo è la spiritualità al femminile, le tante Dee ma anche gli Dei di tutti i popoli! Ho studiato un po' i culti africani e il Voodoo. Ti interessa anche questo aspetto, oltre alla musica nata dagli Afroamericani?
Ascolto molta musica classica del Novecento e i compositori delle avanguardie, tutti gli stili del jazz e ora grazie alle tue dritte mi sono messo a riflettere su questi fantastici gruppi che mi hai scritto. Quello che mi colpisce è la libertà espressiva e le competenze. Veramente tosti.
(Nota di Lunaria: eh eh, sì ^.^)
La parte spirituale della musica è l'inafferrabile, il vero mistero di questa magnifica espressione.
5) Dischi storici e preferiti? Cita tutti quelli che vuoi :) non ci sono limiti di spazio, ahah ;) !
Vorrei che per ciascun artista tu associassi un aggettivo: delicato, infuocato, malinconico, e così via...
Devo restringere il campo pensando di dovermi portare 10 dischi in un'isola deserta:
1 Concerto in Sol di Ravel
2 Sagra della Primavera di Stravinsky
3 Such Sweet Thunder Ellington
4 Miles Ahed Miles Davis
5 Manon Lascaut Puccini
6 Footprints Live Wayne Shorter Quartet
7 White album Beatles
8 Sabato della luce Stockausen
9 Atomic Basie Count Basie
10 Serenata per un satellite Bruno Maderna
6) Come vedi il futuro del Jazz? Puoi parlarci un po' di questa scena, a livello di concerti, attività ecc. Cosa si organizza?
Il futuro lo vedo un po' difficile sul versante discografico (nessuno compra dischi, cd) in compenso sono aumentati i concerti nonostante la crisi.
7) Ci citi qualche nome moderno di donna cantante o musicista Jazz?
Un po' di Girl Power, eh eh... ;)
Le donne nella musica hanno una sensibilità straordinaria che si avverte da come scrivono, suonano, cantano. Penso alle ninne nanne Popolari di tutto il mondo, un'ispirazione e una condizione che posso solo lontanamente immaginarmi. Penso a Ildegarde von Bingen, Clara Shumann, Carla Bley, Cantanti moderne, classiche e innovative come Cassandra Wilson, fantastica voce e personalità. Ma quante non ne ho citate...
8) Concludi a tuo piacimento la nostra intervista e grazie per aver accettato di confrontarti con me e averci offerto l'opportunità di conoscere qualcosa in più! Per finire, ti dirò che il tuo libro mi ha fatto scoprire "Afro" di Dizzie Gillespie, "A walkin' thing" di Benny Carter, Duke Ellington "It don't mean a thing" - citato proprio in un rifacimento Electro Swing assolutamente fantastico - Fats Waller, Natalino Otto "Tristezze di san Luigi" (che ho ricondiviso su una community google +), Sidney Bechet "Petite Fleur"... tutti artisti che mi sono piaciuti. Sto ancora facendo l'orecchio per ascolti più impegnativi, tipo Coltrane o Monk, ancora troppo complessi per me!
Mi piace concludere le parole di un libro di Winton Marsalis appena letto:
Non è solo musica, il jazz. È anche un modo di stare nel mondo, e un modo di stare con gli altri. Al cuore della sua “filosofia” ci sono l’unicità e il potenziale di ciascun individuo, uniti però alla sua capacità di ascoltare gli altri e improvvisare insieme a loro. È stato creato dai discendenti degli schiavi, ma sa parlare di libertà. È figlio della malinconia del blues, ma sa lasciarsi andare alla felicità più pura. Le sue radici sono nella tradizione, ma la sua sfida è la continua innovazione. E anche se vive di tensioni armoniche e ritmiche, ha saputo e sa essere ancora messaggero di pace.
(Come il Jazz può cambiarti la vita) Feltrinelli
A Razzy invece piacciono gli Slayer... è più sul Thrash Metal !!!
1) Ciao e benvenuti! Presentatevi ai nostri lettori!
Ciao, sono Eddie Risdal, chitarrista e vocalist degli Ancestral Legacy, dalla Norvegia. Siamo in giro da molto tempo, ma alcuni cambiamenti di line up, uniti dal nostro paese di provenienza, ci hanno reso difficili il registrare album e le altre attività con la band, anche per lunghi periodi. Ma non ci stiamo piangendo addosso, stiamo continuando al meglio che possiamo, e siccome amiamo ciò che facciamo, non dovrebbero esserci problemi.
2) Perché avete scelto il monicker Ancestral Legacy?
è stato un insieme di coincidenze che ci hanno portato a scegliere questo nome. Io e un mio amico, nei primi anni '90 avevamo formato una band Black Metal, i Permafrost. Più tardi abbiamo aggiunto un tastierista, e la musica è proseguita in una direzione per la quale il nome non si addiceva più. Così un amico ci ha suggerito "Ancestral Legacy", ispirato da un testo dei Cradle of Filth, eheh. Si abbinava bene al genere di musica che suonavamo allora, un Symphonic Metal estremo. Non è quello che suoniamo oggi, ma il nome è azzeccato.
3) Suonate un mix tra l'Epic/Black Metal alla Dissection con un tocco gotico dato dalle female vocals, con tempi molto lenti alla My Dying Bride. Che ne pensate di questa mia descrizione? Voi come vi definireste?
Sì, non è una una cattiva definizione per descriverci a chi non ci ha mai sentito. I componenti della band hanno tutti gusti differenti, collettivamente ascoltiamo tutti i tipi di Metal, e anche molto non-Metal, e come le nostre canzoni "saltano fuori" riflette tutto questo, credo.
Mettere il termine "Femme metal" o simili, non è descrivere nessuna band che proponga musica, anche se c'è una donna nella line up della band.
La prima cosa che abbiamo sentito quando le persone leggevano in giro che avevamo una female vocalist è stata roba del tipo "ahah, suonate come i Nightwish o i Within Temptation?" E penso che onestamente abbiamo molto poco in comune con loro.
Entrambe sono, o sono state, buone bands, ma noi siamo più ispirati da band molto differenti. Citerei Novembre, Rapture, Opeth, Amorphis, The Gathering e Katatonia. Non il tipico "femme metal" che si crede. Noi ci definiamo "Gothic Dark Doom Metal con alcune influenze Black". Tu potresti dire che è molto diffuso, o che è molto ambiziosa, come idea, eheh. Ma stiamo ancora aspettando di trovare l'etichetta che definisca la nostra musica. Non che siamo unici, ma stiamo proponendo diversi generi con le nostre canzoni.
4) Potete parlarci della vostra biografia? Primi passi, demo...
Wow, è una lunga storia, ed è iniziata 20 anni fa... come dicevo, io e un mio amico abbiamo suonato in una band Black Metal chiamata "Permafrost". Non è accaduto molto in quegli anni, ma abbiamo fatto un pugno di canzoni, e la nostra ultima canzone era molto vicina a quello che stiamo facendo ora (era tutta strumentale: "Glimmer") e così abbiamo avuto alcune idee che abbiamo usato per altre canzoni. Così abbiamo cambiato nome in Ancestral Legacy, le cose sono diventate più serie, e abbiamo registrato il primo demo nel 2000 e il secondo nel 2002. Dopo questi demo, due membri della band se ne sono andati e sono rimasto l'unico, eheh. Così ho cercato e poi trovato nuovi membri tra il 2002 e il 2003, e abbiamo rilasciato altri due demo, nel 2003 e nel 2004. Nel 2005 il batterista ha lasciato la band, e questo ci ha reso inattivi per molto tempo. Fino al 2007 non c'è stata molta attività, poi abbiamo iniziato a registrare il nostro primo album "Nightmare Diaries", ma per altri dannati problemi, l'album non è stato rilasciato che nel 2010. Fortunatamente avevamo molte canzoni extra dalla precedente registrazione, e così abbiamo rilasciato un Ep autoprodotto nel 2008.
5) Di cosa parlano i vostri testi? Che argomenti trattate?
Ad essere onesti non sono molto pratico nello scrivere lyrics. Sono molto pignolo e critico, e credo che valga la pena di dover dire solo cose importanti. Ma essere una persona annoiata, vivere una vita noiosa, non c'è molto da raccontare, come esperienza. Così per le nostre canzoni abbiamo preso a prestito le esperienze di persone al di fuori della band, e penso che sia un'opzione migliore avere le esperienze personali di qualcuno che sia interessante, piuttosto di avere scritto cose insulse.
La nostra vocalist passata ha scritto il testo per una canzone, mentre la nostra attuale vocalist, Isidora, ha scritto le lyrics di "Terminal", come altre che abbiamo usato per le canzoni imminenti. Personalmente non mi interessa molto l'argomento dei testi, mi interessa di più che siano scritti bene e abbiano un mood che si coniuga con la musica.
6) Avete già suonato live?
Sì, il nostro primo concerto è stato nella nostra città natale Arendal, nel 2003, e da allora non abbiamo fatto molti altri concerti, ma ci sarebbo piaciuto farne di più. Finora abbiamo suonato in Germania, Paesi Bassi e Francia, oltre che in Norvegia. Comunque stiamo progettando di suonare questo autunno, in Europa.
7) Concludete a vostro piacimento l'intervista e grazie per aver condiviso la vostra musica con me :) ! (Infatti Eddie mi ha contattato mandandomi subito i link per sentire la sua band, ed è stata una sorpresa gradita)
Grazie per averci voluto in questa intervista! Cercate i nostri album "Nightmare Diaries" e "Terminal", disponibili sul webstore della nostra label. Visitate www.whisperingvoicerecords.com per ordinare le copie fisiche e altro merchandise. Gli album sono anche su Spotify e nei negozi musicali digitali.
***
Il testo in inglese
1) Hello and welcome here! Let's introduce yourself!
Hi, I am Eddie Risdal, guitarist and vocalist in Ancestral Legacy from Norway. We have been around for quite some time actually, but much because of a lot of changes in the line-up, mixed with where we come from, have made it difficult to keep up the frequency of recordings and other activities within the band for long periods at a time. But we are not complaining, we just have to continue the best we can, as long as we love what we do it should be no problem.
2) Ancestral Legacy: why did you choose this monicker?
It is kind of coincidences that lead to this band name. Me and a friend started a black metal band back in the nineties, called "Permafrost". Later we added a guy on keyboards and the music developed in a direction where we no longer felt that name fit the music. So a friend of ours suggested "Ancestral Legacy" instead, inspired by some Cradle Of Filth lyric, he he. It fitted well for the kind of music we played then, some extreme symphonic metal. It is not quite what we play today, but somehow the name stuck and I don't hear anyone complain about it...
3) You play a musical mix about Epic/Black atmosphere (Dissection style) and the angelic Gothic touch of the female vocals with the dark slow times in My Dying Bride style. Are you agree? How should you call your sound?
Yeah that would not be a bad explanation to someone who have never heard us. The band members all have different taste in music, we collectively listen to most types of metal, and also much "non-metal" stuff, and how our songs turn out reflects this I guess. Putting the tag "femme metal" or the like is definitely not describing any band's music, other than the fact that there is at least one female member in the band. The first thing we get to hear when people learn that we have a female vocalist is stuff like "aha, you sound like Nightwish or Within Temptation?". And I can honestly say that we have very little in common with these two. Both are, or at least have been, good bands, but we are much more inspired by completely different kind of bands. I would pick bands like Novembre, Rapture, Opeth, Amorphis, The Gathering and Katatonia. Not your typical femme metal to put it that way. We usually tag ourselves "gothic dark doom metal with some black metal influences". You could say it is either very diffuse or ambitious, he he. Still we are waiting for the perfect tag describing out music. Not that we are very unique, more that we are visiting several genres with our songs.
4) Can you speak about the biography of the band? First steps, demos...
Wow, that's actually a long story, as it all started almost 20 years ago... As already mentioned, me and a friend started this black metal band "Permafrost". Not much serious happened during those years, but still we made a bunch of songs, and at least one song made it all the way until more recent times (the instrumental "Glimmer") as well as a few ideas that we used for other songs. When we changed the name to "Ancestral Legacy", things at least got a bit more serious, and we recorded our first demo in 2000, and the second in 2002. After that the other two band members left and I was the only one, he he. So I found new members during 2002 and 2003, and we released two more demos in 2003 and one in 2004. In 2005 our drummer left the band, and this put us inactive for a long time. Not until 2007 there was much activity, then we started recording of our first album, "Nightmare Diaries", but because of more fuck-ups, the album was not released until 2010. Luckily we had a lot of extra songs from the recording session, which we released as a self released EP in 2008.
5) What about your lyrics? Which are the argoments you like writing?
To be honest I am not very fond of writing lyrics myself. I am very picky and critical and feel I need something important to tell, or at least a good story. But being a boring person, living a boring life, there is not much self experienced to tell about. So for our songs we have often borrowed lyrics from people outside the band, and I think it is a better option to have someone else's good lyrics than having me writing crappy ones.Our previous female vocalist managed to write lyrics for one song during her years in the band, while Isadora, our present female vocalist, is more effective, and wrote a few for "Terminal", as well as some more that will be used for upcoming songs. Personally I don't care much for the topic in the lyrics, as long as they are well written and have a mood that fits the music.
6) Have you already play live?
Sure, our first concert was in our hometown Arendal in 2003, since then there have not been too many concerts, we'd always love to play more gigs. Even so we've played in Germany, The Netherlands and France in addition to Norway. Right now we are in the planning stage of putting together a new tour for Europe this Autumn.
7) Finish as you want our interview and thank you for sharing your music with me! :)
Thanks for wanting to have an interview with us! Be sure to check out our albums "Nightmare Diaries" and "Terminal", available from our label's webstore. Go to www.whisperingvoicerecords.com to purchase physical copies and other merch. The albums are also on Spotify and in digital music stores.
1) Ciao e benvenuti! Presentatevi ai nostri lettori!
Ciao siamo Mia: voce e chitarra ritmica, Lorenzo Bianchi: chitarra solista, Marco Cioni: Basso e Leonardo Stoppioni: batteria. Insieme formiamo gli Psychedelic Witchcraft e prima di tutto grazie Lunaria per questa intervista è un piacere per noi.
2) Psychedelic Witchcraft è un monicker davvero azzeccato per definire il vostro stile! Possiamo usarlo anche per descrivere il vostro sound musicale, in effetti! Voi come vi definite, musicalmente? Ricordate un po' i Witchcraft, però siete molto più onirici, fumosi e sciamanici, merito soprattutto delle female-vocals.
Allora prima di tutto ancora grazie per questi complimenti, siamo davvero lusingati. Noi ci definiamo solitamente un gruppo Occult rock per semplificare un pò le cose agli ascoltatori. Ma in realtà abbiamo tutti e quattro ispirazioni diverse che però hanno le radici nella grande musica rock degli anni 70'. Mia scherza molte volte nella biografia del gruppo e ci definisce un gruppo che prende la sua musica dagli antichi dei del Blues e del Doom. Quindi il nostro sound nasce prima di tutto grazie al fatto che siamo stati sempre dei fan e dei cultori del rock anni 70' da Jimi Hendrix ai Led Zeppelin e Black Sabbath, ma anche gruppi meno conosciuti come i Leaf Hound gli Iron Claw e tanti altri.
3) Che sorpresa scoprire che siete italiani! Devo dire che vi avevo preso per una band inglese! La tua pronuncia e padronanza dell'inglese è davvero ottima. Inoltre hai proprio una bella voce, potente ed evocativa, per nulla scontata o che sa di "già sentito". Tutto il contrario di certe derive Metal "al femminile" che obbligatoriamente prevedevano lo stile angelicato/lirico... e che hanno sfornato singer clonate l'una all'altra (diventa difficile distinguerle l'una dall'altra!)
Tu invece hai una voce che resta subito in testa.
Mia: grazie mi fai arrossire :) e guarda per quanto riguarda l'inglese io devo solo ringraziare mio padre che a forza mi ha mandato all'asilo inglese e un liceo linguistico che mi ha permesso di studiare bene la lingua. Questo insieme all'ascolto compulsivo quasi ahahah di musica anglofona mi ha permesso una buona padronanza della lingua che mi si è rivelata tremendamente utile per scrivere le canzoni. Per quanto riguarda la mia voce io ho "sofferto" diciamo tanto del fatto che molti gruppi cercavano appunto sempre cantanti con timbri di voce altissimi, io ho sempre cantato canzoni da uomo avendo un timbro molto basso e mi ritrovavo sempre esclusa dai gruppi metal perchè nessuno voleva una cantante che cantasse con un timbro così basso. Quindi sono contenta finalmente di poter cantare con la mia voce senza dover imitare nessuno, per me è stata davvero una cosa molto importante non dovermi conformare a nessun modello in particolare ma essere semplicemente me stessa.
4) Potete parlarci della vostra biografia? Primi passi, demo, eventuali cambi di line up, song-writing...
Mia: Wow da dove partire aahahhaah. Prima di tutto vorrei dire che la band è nata da pochissimo e non ci saremmo mai aspettati subito dei feedback positivi diciamo. Io Lorenzo (chitarrista) e Marco ci conosciamo da parecchi anni, abbiamo sempre suonicchiato insieme ma loro avevano altre band e tantissimi altri progetti quindi non abbiamo mai pensato di mettere su una band insieme. Finchè per caso io sono tornata a vivere a Firenze dopo un periodo a Milano e gli ho proposto l'idea del gruppo, a loro è piaciuta subito e ci siamo buttati. Dopo è venuto anche Leonardo che loro conoscevano già da anni mentre io l'ho conosciuto dopo che con suo enorme entusiasmo ha deciso di buttarsi in questo progetto folle ahahahah. Per Quanto riguarda la composizione i pezzi sono scritti sia la melodia di base che le parole da me e poi successivamente li rivediamo sempre insieme ed è la che crea per me la magia, perchè Lorenzo ha un modo di suonare tutto suo e mi capisce al volo rendendo quello che ho scritto per me speciale e poi Leonardo e Marco uguale ottima sintonia, anche con loro è bastato suonargli la prima parte di Angela e già avevano capito cosa fare quindi ci completiamo a vicenda. Adesso stiamo registrando il nostro primo EP che si chiamerà come la band Psychedelic Witchcraft, ci saranno quattro canzoni all'interno e sarà disponibile sicuramente su soundcloud e bandcamp e speriamo di pubblicarlo per la fine di questo mese. Poi incrociando le dita non vediamo l'ora di esibirci live in qualsiasi posto ahahahha.
5) Chi è Angela? Nel video avete messo proprio delle belle immagini, molto alla Coven. Tra l'altro non si può dimenticarsi della bella Jinx, semplicemente La Sacerdotessa/Strega per definizione!
Guarda mi hai veramente letto nel pensiero. I Coven e i loro album "Witchcraft destroys minds and reaps souls" è stato per noi una grandissima influenza non solo a livello musicale ma anche a livello visivo. Adoriamo Jinx bellissima e con una voce molto profonda una vera strega /sacerdotessa appunto quindi ci hai preso in pieno :) . Angela è la protagonista di un film preferito di Mia del 1971 che si chiama in italiano "La pelle di Satana" in inglese "Blood on Satan's Claw. La canzone infatti è nata grazie alla visione di quel film, perchè oltre ad essere appassionati di musica siamo, specialmente Mia, dei fan dei film horror anni 70', quindi tutto il nostro immaginario è sicuramente ispirato in parte anche ai quei film , quindi la case cinematografiche come la Hammer ma non solo anche registi italiani come Mario Bava e Dario Argento , Lucio Fulci e tanti altri.
6) Vorrei che ci parlaste a fondo delle tematiche e del nucleo concettuale attorno al quale "gira" tutta la vostra proposta.
In Italia abbiamo band come gli Opera IX (soprattutto il periodo con Cadaveria, davvero indimenticabile) e i Sidhe, che hanno trattato temi come la ritualità pagana, l'esoterismo, la stregoneria.
Tipico della scena Doom, in particolar modo, è sempre stato quello di trattare temi legati all'esoterismo, occultismo, misticismo, anche certi riferimenti molto blandi al Satanismo (filosofico), però in una forma più seria e letteraria, rispetto alla scena Black, dove spesso negli ultimi anni si sono viste indubbie pacchianate e ripetizioni di cliché (anche estetici e concettuali) stancanti, a lungo andare.
La scena Doom/Stoner, anche le versioni più '70s, hanno invece mantenuto nella media un buon livello di ispirazione anche concettuale. Forse perché è più piccola, come scena, rispetto a quella Black, meno nota e meno "sotto i riflettori".
Voi come vi rapportate a tutte queste filosofie di vita e pensiero? Cosa vi piace leggere e seguire?
Allora tutto nasce dalla passione di Mia per l'occulto che come ti ho detto prima si riflette sulla musica del genere appunto Coven, Black Sabbath Led Zeppelin, i film di cui ti ho parlato prima e letture di autori come Aleister Crowley, Lavey, Alex Sanders ecc. Il Fatto è che a noi piace definirci Occulti o meglio esoterici senza però prenderci troppo sul serio.
Mia: nel senso che pensiamo che la Magia sia solo uno strumento nelle mani della strega quindi non è nè buona nè e cattiva perchè è solo l'azione umana a determinare lo scopo. Quindi parliamo di tante cose nei nostri testi che possono includere più che la figura di Satana delle immagini mistiche e oniriche prese appunto dai film e dalla musica anni 70'. Poi potremo stare qua a parlare di questi argomenti per ore che sono davvero sconfinati, però ecco ci teniamo a precisare che nelle nostre canzoni parliamo sempre di complementarietà e ambivalenza fra bene e male, infatti in una nostra canzone che sarà nell'EP: "Black Magic Man", la protagonista è una ragazza "strega" che però si libera dall'influenza negativa di quest'uomo appunto Black Magic Man che le vuole farle del male. E poi parafrasando un famoso gruppo : "It's only rock'n roll and we like it".
7) Vi siete già esibiti live? Come pensate di organizzare i vostri live? Le foto che avete scelto per il video di "Angela" lascerebbero intendere l'intenzione di curare molto la parte anche scenografica. E poi diciamolo, una buona volta!, La Donna è per eccellenza il tramite di ogni potere psichico, esoterico, sciamanico. Penso anche a donne come la prima Diamanda Galas, che pur essendo in tutt'altro genere rispetto a voi, era (ed è) in grado di scatenare i brividi a fior di pelle con la sua presenza scenica/concettuale davvero incredibile e al-di-là dell'umana "normalità da tutti i giorni". Tra l'altro è significativo che nelle tre religioni monoteiste del dio unico/padre, non ci sia mai stato spazio (né tantomeno simpatia) per le donne di sapienza... parlo proprio a livello di "Sacerdotesse"...
Da donna a donna, sarei curiosa di sentire la tua definizione del termine "Sacerdotessa" e che ne pensi di una ricerca esoterica/psichica tutta al femminile, basata sulla nostra emotività, rapporto ciclico col nostro corpo ecc.
Mia : Sicuramente la figura femminile è stata opressa e messa da parte da tantissime religioni e l'interpretazione che viene data dalle correnti esoteriche della figura femminile è di grande forza e fascinazione. Al di là poi della fede che ognuno ha che che io rispetto, quindi al di là di paganesimo o no, ci tengo a dire che la Donna ha un ruolo importante nella vita e quindi nella musica e per fortuna questo movimento retro doom metal; specialmente gruppi esteri come Electric Citizen, Blood Ceremony, Electric Wizard , Purson e tanti altri hanno ridato un bello spazio alle donne sia dal punto di vista musicale che come performer live. Per quanto riguarda la mia definizione di "Sacerdotessa" , io non riesco a vederla staccata completamente dal Sacerdote ovvero dall'uomo , io essendo del segno del Toro ho una natura molto concreta legata alla terra , quindi per me ogni cosa ha un suo ciclo e una sua complementarietà che è fondamentale alla vita .Quindi io vedo la Sacerdotessa come una donna saggia di grande forza ed emotività che la rende la compagnia ideale per Il Sacerdote.
P.W.: Ritornando al gruppo concerti live si più che volentieri per quanto riguarda le scenografia, budget permettendo sarebbe bello proiettare delle immagini di film dietro al palco. Come prima cosa dobbiamo finire L' EP e pubblicarlo anche per rendere disponibile a tutti la nostra musica che è la cosa più importante. Finito l' Ep non vediamo l'ora di organizzarci per fare delle date live e portare a giro la nostra musica.... sempre che qualcuno ci voglia ahahahhaha :)
8) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!
Grazie Lunaria per questa bellissima intervista, saremo stati qua a risponderti per ore davvero. A tutti i Lettori diciamo Grazie, Se vi interessa il nostro gruppo e la nostra musica Seguiteci pure su Facebook o sull'instagram di Mia che è Mia_Mia70. Speriamo di condividere presto il nostro Ep e la nostra musica live !!! Grazie un abbraccio e un bacione grande a tutti dagli Psychedelic Witchcraft e DOOM ON ITALIA !!!! ahahahahahahha
qui il video della band: https://www.youtube.com/watch?v=wLB3DRR7_gA
1) Ciao ragazzi! Per prima cosa, presentatevi!
Siamo una band della provincia di Milano dedita a sonorità tra stoner, sludge e groove metal.
Il progetto The Red Coil è partito nel 2008 con la voglia di dare sfogo al nostro lato musicale più grezzo e diretto. Più di mille parole potrebbe bastare il nostro video “Fuckin’n Num” a rendere l’idea di quello che sono i The Red Coil e di cosa ci si deve aspettare da un nostro show. http://www.youtube.com/watch?v=XEpihVGHZhk
2) Ho letto che per la scelta del monicker, The Red Coil, vi siete ispirati a dei concetti legati alla Kundalini. Potete spiegarlo più nel dettaglio?
Kundalini è quella forza latente che giace assopita alla base della colonna vertebrale, essa è rappresentate da un serpente avvolto in 3 spire e mezzo. Il risveglio di kundalini è il fulcro di molte pratiche dello yoga, della meditazione, del tantra e della magia rossa. Ci sono molte strade per raggiungere il medesimo scopo.
Noi ci siamo rifatti alla più oscura ed estrema di tutte queste che è la via degli Aghori, essi sono dediti all’uso di alcol e altre sostanze (bandite nelle discipline orientali classiche) , secondo il principio per cui il superamento dei limiti imposti e delle apparenze può portare al raggiungimento di qualcosa di superiore.
Così siamo riusciti a mescolare un sacco di elementi, anche in apparenza contrastanti tra loro, sia sotto l’aspetto lirico che musicale.
Anche il titolo del nostro Lp “Lam”, è connesso a questo concept, infatti Lam è il mantra del primo chakra , dove risiede Kundalini, ed essendo il nostro primo album ci è sembrato un titolo perfetto per chiudere il cerchio.
3) Ho letto che nel 2009 avete rilasciato il primo EP. Potete riepilogarci il vostro curriculum vitae?
A poco più di un anno dalla formazione della band abbiamo registrato “Slough Off” contenente tre pezzi a scopo promozionale. L’Ep è stato ben accolto da pubblico e critica, anche se il suo suono era ancora un po’ “acerbo” rispetto a quello che poi si è sviluppato nel nostro primo album. Grazie a questo primo Ep siamo entrati in contatto con la Buil2Kill Records / Nadir Promotion che ha pubblicato “Lam”.
Per il nostro primo disco abbiamo speso molto tempo in fase di arrangiamento e di ricerca del suono in studio di registrazione. Il risultato , grazie ad Andrea Garvaglia e A Jacob Bredhal che si è occupato del master ci ha soddisfatto pienamente. Dopodiché sono seguiti una serie di live, un video, interviste, la partecipazione a una compilation ed eccoci a oggi.
4) Musicalmente, siete ascrivibili al genere Stoner/Sludge.
Devo ammettere che non sono specialista nel genere, quindi lascio a voi la parola per quanto riguarda il genere che avete scelto di suonare, perchè, e che significato gli date.
Sentivamo la necessità di tornare a fare musica “pesante” dopo anni trascorsi in altri progetti. Quello che ne è uscito è un suono ruvido, groovy, dal sapore di sigarette e birra!
Il fatto che lo si definisca stoner, sludge o southern serve più che altro per dare un’idea al pubblico.
È indubbio che la scena di New Orleans ci abbia influenzato, Crowbar e Down per citare solo un paio di nomi, ma quello che suoniamo è quello che ci viene naturale… un suono massiccio che fa muovere la testa.
Quando entriamo in sala prove una volta inserito il jack i muri devo tremare ! Potete chiedere conferma al nostro amico Roberto che gestisce la sala !!
5) Avete già suonato live, vero? Ci raccontate l'esperienza?
Dopo l’uscita di “Lam” a dispetto delle mille difficoltà e dell’imperversare di cover band, siamo riusciti a fare parecchie date e abbiamo diviso il palco con molte valide band. Memorabili gli show e gli after coi nostri amici Midryasi e Dustineyes coi quali più volte abbiamo diviso il palco. Abbiamo suonato con Sadist, Nero di Marte e l’apice sicuramente è stato raggiunto lo scorso anno a Milano quando abbiamo aperto lo show ai Corrosion of Conformity. Rimane il fatto che suonare diventa sempre più difficile e la cooperazione tra gruppi rimane ormai l’unico modo per trovare spazio.
Ultimamente siamo riusciti a scambiare date con altre band della scena stoner/doom e questo ci ha permesso di suonare più spesso e allargare il nostro raggio d’azione.
6) Avete per caso un concept fisso, sul quale ruota poi la vostra proposta musicale? Da cosa siete ispirati? Cosa trattano le lyrics?
Non c’è un concept di base vero e proprio. Le liriche trattano della lotta contro i nostri demoni interiori, della ricerca della consapevolezza nella vita di tutti i giorni, senza per forza essere asceti o martiri. All’interno dei brani ci sono paesaggi orientali, sogni, sciamani danzanti, estasi mistiche, fiumi alcolici e nubi di fumo. C’è l’uomo nella sua nudità che si specchia nell’infinito…con una birra in mano !
7) Prossimi obiettivi?
Tra febbraio e marzo sono in programma delle date, poi ci concerteremo sul nuovo materiale. Diversi brani sono pronti e stiamo lavorando alla pre-produzione. Abbiamo delle killer songs che testeremo dal vivo nei prossimi mesi per capire se girano al 100 % prima di entrare in studio.
Purtroppo siamo molto lenti, se riuscissimo a pubblicare qualcosa nel 2016 sarebbe già un buon risultato.
8) Ora vorrei chiedervi di riepilogarci l'avventura a nome "Fields of Jena". Io mi ricordo di voi, siete stati recensiti su "Psycho!" e ospitati con ben due song (nel 2001 e nel 2003, però non ho i titoli delle vostre canzoni) sulla compilation "Psychosonic!" (che all'epoca dava spazio a moltissime band underground, alcune delle quali sono anche riuscita a intervistare!:D, e che, sebbene non siano più in giro, non hanno perso un grammo di bravura e talento).
Posso chiedervi di parlarci di quel periodo, tutto ciò che c'è da sapere, a partire dal vostro monicker? Che significato aveva? Perchè non siete più in attività? A me piacete ancora... (sono un'appassionata di Gothic Rock!) anzi, mi ricordo che avevo chiesto vostre info anche ai Sine Macula, che si ricordavano di voi, per aver condiviso qualche data... Non c'entrano con voi, ma io mi ricordo anche dei Madeira e dei Solifuge, ospitati anche loro su Psychosonic! e anche loro autori di un Gothic Rock romantico...
Che dire di quegli anni… eravamo giovani, un gruppo di amici e lo siamo ancora ( 4/5 dei The Red Coil arrivano dai F.O.J). Il nome era legato al movimento romantico “Sturm und Drang” che si sviluppò nella città di Jena in Germania. Noi eravamo uno dei pochi gruppi della nostra zona a proporre un genere in bilico tra gothic e black metal, i mezzi per registrare e promuoversi erano molto diversi da oggi. Ricordo che in sala si registrava su cassette usate, si usavano ancora le lettere cartacee, per promuovere i live si andava a mettere i manifesti sui cestini per le strade del paese.
C’era molto passa parola e poco internet. Solo verso la fine dell’esperienza F.O.J esplose Myspace.
Registrammo tre mini album e avevamo anche un disco di inediti quasi del tutto registrato, ma tirato troppo per lunghe, così a un certo punto ci siamo guardati in faccia e ci siamo resi conto che non avevamo più nulla da dire in quel contesto musicale; piuttosto che andare avanti per inerzia abbiamo preferito chiudere il capitolo e riaprirne un altro.
Ricordiamo ancora con piacere i due dischi Noctual Elegy e In Onirica, un po’ meno certi live su cui ora ci facciamo delle belle risate. Abbiamo imparato dell’esperienza e a concentrare i drink nell’after-show; ci sono scene memorabili e ricordi molto confusi dei live di quel periodo oltre a delle foto imbarazzanti !
9) Concludete a vostro piacimento la nostra chiacchierata!
Grazie dello spazio e dell’interesse, sia per i The Red Coil che per i F.o.J , ogni tanto è bello fare un salto nel passato. Trovate tutte le info sui The Red Coi sul nostro sito www.theredcoil.com e su Fb www.facebook.com/theredcoil
Se potete venite a vederci live, non sarete delusi! Supportate le band, andate ai concerti, è l’unico modo per fare restare viva la scena, senza pubblico i locali chiudono, senza live la musica muore.
1) Ciao, per prima cosa presentatevi ai nostri lettori!
Ciao! È bello essere lettori. Lettori come portatori di cultura, notizie, informazioni altre. Lettori di libri, lettori di dischi, lettori di emozioni. Noi siamo i Laika Vendetta e ci piace essere lettori, ascoltatori, ideatori, portatori. E di ciò che leggiamo, ascoltiamo, pensiamo e ideiamo, ci assumiamo il rischio di portarlo fuori. Soprattutto di ciò che sentiamo. E ne facciamo anche musica, il linguaggio delle emozioni.
2) Laika Vendetta... che monicker strano! Cosa significa, esattamente? Ho visto che era anche il titolo del vostro primo cd: "Laika, Silvia, Jeanne e...le altre".
Laika è una delle prime martiri note dello spazio. Una cagnetta abbandonata dall’uomo per un destino anti naturale. L’uomo manipola il destino degli altri esseri senza rispetto, e per cose a volte inutili. Come quelle di giocare a Risiko utilizzando una povera cagnolina, amore puro, per fare la guerra a chi va prima sullo spazio. Il nostro nome vuole essere simbolicamente una vendetta per Laika e per tutte le creature che hanno la sfortuna di avere a che fare con la stupidità umana. Ad perpetuam rei memoriam. Il nostro primo disco era un omaggio alla femminilità in forma di collage musicale. Abbiamo voluto raccontare gli aspetti di una femminilità a volte ostentata, a volte tradita, o incompresa, comunque umana. E tra le donne che abbiamo voluto “vendicare”, oltre a Sylvia Plath, Jeanne Hebuterne, l’Italia, e altre non poteva, ovviamente, mancare la nostra piccola amica Laika.
3) Musicalmente ricordate il rock alternativo spigoloso, pulsante e nervoso dei primi Marlene Kuntz e Afterhours, ma anche Kardia, La Colpa, Screen Wipers o Soluzione... qui e lì riaffiorano echi anche dei primissimi Placebo...
Potete parlarci del vostro "Elefanti in fuga", magari in relazione o in rapporto a "Laika, Silvia, Jeanne e...le altre"? Cosa è cambiato, cosa avete mantenuto, che genere di evoluzione avete avuto tra un album e l'altro?
Cresciamo ascoltando i Marlene, gli Afterhours, (anche i Placebo!) e molto rock “spigoloso”, ci sono rimasti dentro. E se questo è molto evidente nel nostro primo disco con Elefanti in Fuga siamo andati alla ricerca di un percorso più personale. Ed è quello che continuiamo a fare. Come a dire: ok, è molto Marlene quello che stiamo facendo, ma a noi che effetto fa? E cosa dice di noi? Se fosse una emozione come la suonerei? Poi molto cambia dall’ avanzare dell’ età e delle esperienze di ognuno, e, assecondando queste variabili alla lettera, ci troviamo che il percorso è sempre in fieri. Quindi un disco, nel momento in cui esce, a volte anni dopo averlo registrato, rappresenta un qualcosa che sei stato e che oggi senti passato, non più presente. Se il primo disco era un affacciarsi timidamente al mondo della musica (anche se ognuno di noi aveva già pubblicato altro in passato), elefanti in fuga voleva esporre attraverso l’oggetto disco la nostra soggettività a giudizio altro, sicuri di una identità (sempre in crescita e trasformazione). Abbiamo osato di più. Con la voce graffiata, con le distorsioni, con il caos. Ma anche con una nuova armonia.
4) Vorrei che ci parlaste anche dei vostri testi... alcuni titoli mi incuriosiscono: "La sposa di fango", e gli orientaleggianti titoli "Samsara", "Kali allo specchio"... Kali è una delle mie Dee preferite. è strano immaginarla mentre si guarda allo specchio. è una Dea in movimento, in azione, sempre battagliera e danzante, e guardarsi allo specchio significa innanzittutto "fermarsi"...
Anche "Elefanti in fuga" è un titolo un po' surreale. Da cosa fuggono, gli elefanti?
Sembra che per la maggior parte delle canzoni, abbiate un occhio di riguardo nell'analisi dei rapporti personali io/tu. Scrivete anche in base alle vostre esperienze?
Allo specchio non ci fermiamo mai. Anche nel momento in cui ci guardiamo viviamo l’impermanenza, lo scorrere del tempo, una cellula dopo l’altra. L’organo occhio, solo, non riesce a guardare. Riporto esattamente ciò che hai scritto “è una Dea in movimento, in azione, sempre battagliera e danzante”. Non potrebbe essere la descrizione dell’umanità? Di un individuo che intraprende una ricerca all’ interno, maieutica, per conoscersi e portare fuori le proprie risorse? A volte c’è un’ altra o un altro, nella nostra vita, che veneriamo come una Dea, come un Dio. È soltanto una funzione che ci rimanda la nostra luce, che soli non riusciamo, sempre, a percepire. E sono queste le persone a cui assegni tra le mani la tua vita (e la tua morte), ti costringono ad una “nudità” senza maschere, percepiamo la nostra fragilità, e finiamo spaventati in preda al nostro bambino emozionale. I testi che scrivo sono spesso riflessioni, emozioni, sentimenti e hanno sempre, almeno fin’ora, un natale nel mio vissuto. È una spiritualità cercata perché non credo nella sola materia. Credo che siamo molto di più di quello che pensiamo di essere, ma molte, troppe conoscenze (e coscienze) siano ormai dimenticate, assopite. Io voglio stimolare una ricerca sovra sensoriale in chi ascolta. Se la nostra musica è tacciata di essere troppo “seriosa”, mi dispiace, io sono così. Non riesco a scrivere canzoncine “easy listening”, chi scrive per l’altro ha la possibilità di stimolare o addormentare le coscienze (e le conoscenze) e io non voglio essere omertoso. Vorrei che al “critichino” hipster di turno sorgesse prima o poi la domanda “perché indosso questa maschera? Da cosa mi tutela? Cosa voglio tutelare?”. Magari inizierà a sentire e a credere nel suo maschile senza doverlo affermare esclusivamente indossando una barba! Hehe! Si gioca a fare gli adulti restando bambini emozionali.
Viviamo un periodo storico terribile! Siamo spaventati, mentali. E fuggiamo disperati come elefanti con le lacrime agli occhi, travolgendo ogni cosa. Non sappiamo da chi, da cosa, ma le nostre ferite emozionali, il disincanto, la disillusione, la fine degli ideali ci costringe alla fuga. Sarà una fuga da sé stessi e dalle proprie paure? L’ Oriente è molto presente nel disco, ne sono sempre stato affascinato, mi piace la loro ricerca. Molto di più della morale occidentale che si risolve sempre con un padre a cui tornare, così possiamo continuare a sentirci bambini nel frattempo.
L’ Oriente ti costringe ad assumerti le tue responsabilità, e soltanto allora potrai dire di aver intrapreso un viaggio, parola di buddhista. Concludo con questa frase che, al contrario della persona che l’ha scritta, mi piace molto: “Anche se un bel giorno la mente occidentale incontrasse Dio, Dio si troverebbe in difficoltà: gli occidentali lo codificherebbero in un modo o nell’altro, lo manipolerebbero. In qualche modo lo userebbero, lo destinerebbero a qualche scopo utilitaristico.”
5) Per curiosità, da che film è tratto il sample in "Milano Roma"?
Da cosa siete ispirati, nel processo di song-writing e lyric- writing? Arte, poesia, letteratura? Nella foto promozionale sfoggiate Ellroy...
Vedo che sei molto attenta! Tuttavia il libro di Ellroy è un caso, l’abbiamo trovato nella location scelta per la foto. Io non lo conosco molto, sono sincero. Le mie letture ultime sono più… religiose! Pur essendo Buddhista leggo la Kabala, la Bibbia e anche testi induisti e mistici. Magari emergeranno nel prossimo disco, che abbiamo già iniziato a scrivere, e che uscirà quando magari sarò in un periodo “italiano medio”! O magari in un periodo in cui riuscirò finalmente ad essere più minimale, simbolico e meno prolisso, speriamo! Il sample in “Milano, Roma” è un estratto di “Nuovo Cinema Paradiso”. Il cinema come l’arte tutta è una grande ispirazione, ne siamo gran divoratori, in fin dei conti ha a che fare con lo spirito e, ripeto, ho difficoltà a stare a contatto con la sola materia. Anche la materia ha uno “spirito”. Nel caso di Milano Roma,
quell’ estratto rifletteva bene quella che era l’anima della canzone. Facciamo delle scelte, molte comode, molte seguendo la mente e non il cuore, le aspettative e non le emozioni. E può accadere che ci rincontriamo, poi, a raccontarci di come abbiamo tradito la nostra felicità o di esserci accontentati di un “tutto sommato si, (sono felice) anche se non è stato proprio ciò che sognavo allora”. E io continuo a sbagliare, nonostante tutto.
6) Ho letto che potete vantare un curriculum on stage davvero forbito!
Oh, grazie, anche se per noi non è mai abbastanza. Abbiamo accettato molti compromessi. Abbiamo rinunciato a molte ambizioni personali per la musica e per questo progetto in particolare. Abbiamo rinunciato a giorni di svago, a vacanze con le fidanzate, pranzi in famiglia, per partire e suonare, spesso rimettendoci. È ancora così. La musica dal vivo è praticamente morta. A volte ci chiediamo, oggi, se ne vale ancora la pena. Se dobbiamo trovarci un lavoro serio, non precario e saltuario (ma esiste?) e metter su famiglia. Siamo tornati davvero ai locali live vuoti e le discoteche piene di ragazzini con le bottigliette d’acqua, un ritorno agli anni Novanta. E i sacrifici si fanno sempre più grandi, il cachet si riduce, con lui la possibilità di affittare un furgone, figuriamoci acquistarlo. Se vuoi suonare è così, altrimenti sei uno dei quattro gruppi “indie” che suonano fissi nei pochi locali live che tengono duro. Siamo ancora qui a lottare, con un po’ di stanchezza, e ogni volta che ci chiamano per portare la nostra musica e il nostro spettacolo, è un onore e un piacere dare il tutto per tutto. Fortunatamente, da gruppo live quale siamo, è accaduto che lo show sia piaciuto, la voce girata e le chiamate sono arrivate. A volte con nomi davvero importanti, che stimiamo e con cui abbiamo, felici come dei bambini, diviso il palco. Speriamo di non morire con i rimpianti!
7) Cosa ne pensate della scena rock italiana? A me piacciono moltissimo i Kardia e La Colpa, tra i nomi moderni. Tra l'altro, similmente a voi, curano molto l'aspetto dei testi, intimisti, spesso venati da un sarcasmo tagliente nell'analisi della realtà.
Con chi vi piacerebbe suonare, tra le band di casa nostra e/o internazionali?
Ognuno di noi ha un sogno nel cassetto, un’artista nel cassetto con cui suonare. Ti ringrazio per le due band che hai citato, non le conosco e le conoscerò presto. C’è un’ intervista che, con il nostro collettivo artistico, La Noia, abbiamo presentato ad “Unorsominòre”. Gli chiedevamo cosa ne pensava della scena “indie” italiana. La sua risposta è stata perfetta “ci si fa le seghe a vicenda”. È proprio così! Mi ha stancato terribilmente, soprattutto la deriva irriverente, cinica e demenziale che è seguita ad una prima ondata più riflessiva e di tentata denuncia. I testi sono per me molto importanti, amo scrivere, e cantare è un privilegio per invocare, con lo strumento che ci accompagna dalla nascita, la voce, le emozioni che scrivo, dunque riviverle in una catarsi. Vorrei duettare con Marilyn Manson, un personaggio incredibile, dietro cui c’è un’intelligenza e una sensibilità incredibile. Allo stesso modo duetterei con Cesare Cremonini che trovo uno dei migliori autori del pop italiano attuale. Della scena rock italiana non saprei, ma preferirei, facendo rock, una sperimentazione con un altro genere, curioso di scoprire che opera viene fuori dalla relazione. Battiato o i Baustelle (che non ascolto molto) mi stimolerebbero sicuramente. Mi piacciono le persone intelligenti che fanno della propria vita una ricerca. E mi piacerebbe tantissimo parlare con Giovanni Lindo Ferretti, magari scrivere qualcosa con lui. Voglio guardarlo negli occhi.
8) Parlatemi dei vostri video.
Il video è un’ arte a sé. Abbiamo scoperto che videoclip pomposi non hanno maggior successo di video immediati e questo ci piace. Tuttavia, essendo un’arte a sé, ci piace l’interazione del video con la musica e non il ricalco, se non emozionale. Esempio, la canzone ha questo senso. Se dovessi esprimerlo attraverso il linguaggio video? I nostri video nascono da un’ interazione tra noi e Josh Heisenberg. Lui mi chiede qual è il senso del testo, quale vissuto emozionale c’è dietro una determinata immagine. Da qui nasce l’ idea. In Milano Roma, ad esempio, ci interessava raccontare la coralità di quella storia e le luci e le ombre che ci accompagnano nelle scelte. Non dovevamo metterci troppo di altro, parlava già la canzone. Mi piacerebbe fare in seguito un video art come videoclip, o un video di animazione, o in stop motion. Mi piacerebbe anche girare un video.
9) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!
A breve, brevissimo uscirà un nuovo video, un nuovo singolo, un nuovo Ep. In attesa del terzo disco che stiamo scrivendo. Uscirà in seguito anche un altro brano che non avrà disco né Ep. E sarà
l’ inizio di una svolta che stiamo sperimentando in sala prove nei nostri ultimi incontri. Qualcosa cambierà, come sempre, e noi cercheremo di restare, come sempre, il più possibile fedeli a noi stessi, a quello che siamo oggi.
Rinnoviamo il nostro saluto ai lettori, ai potenziali ascoltatori, ai curiosi.
Grazie a te, e alle possibilità che vengono date all’espressione.
Un saluto alla nostra Mokina che ci legge.
A presto,
vi lascio con un augurio che faccio a me, a voi, e a noi:
“La persona consapevole non ha aspettative”
- Emidio e i Laika tutti.
1) Ciao e benvenuti! Presentatevi ai nostri lettori!
Ciao e grazie per lo spazio dedicatoci. Ci presentiamo siamo Max e Gae rispettivamente cantante e chitarrista, e bassista della band.
2) Siete il secondo gruppo Power che intervisto :) Anche il vostro monicker DragonhammeR è perfetto per questo stile, ed esprime bene la vostra attitudine grintosa, potente, epica. Come lo sceglieste, all'epoca?
Gae: mi fa piacere siamo sul podio allora. Si un nome che si addice moltissimo al genere e da immediatamente impressione della tipologia di musica che proponiamo, anche se nel nostro trascorso siamo maturati molto cambiando e trovando nuove ispirazioni per non rimanere stereotipati nel classico power proposto da molti, diciamo che la nostra influenza di partenza è il power ma le nostre canzoni hanno un mix di potenza tecnica e melodia che abbraccia anche altri generi. Sulla scelta del nome era un nome che mi ronzava in testa da molto prima, e quando con Max decidemmo di affrontare questo progetto, decisi che era questo il nome giusto, credo e spero di non aver sbagliato.
3) Potete riepilogarci la vostra storia? Siete in giro dal 2000.
15 anni sono tanti, e anch'io ho iniziato a sentire Metal nel 1998 circa! Ora come vi sentite, dopo tutti questi anni? Come vedete la differenza tra ieri e oggi?
Max: Anche se il nostro primo album e’ uscito nel 2001, sia io e che Gae (bassista e fondatore insieme a me) ascoltiamo metal da molto tempo prima e i DragonhammeR sono il risultato di precedenti progetti cambiati nel tempo.
Pensa che alcuni brani presenti sul debutto inizialmente prevedevano testi cantati in italiano ed erano senza tastiere!
Te la faccio breve senza annoiare nessuno: dopo un buon demo di pochi pezzi troviamo un contratto con la Legend (Elevate records) ed esordiamo nel 2001 con il fortunato “The blood of the dragon”, bissiamo poi nel 2004 con “Time for expiation” sotto Scarlet Records e torniamo nel dicembre 2013 con “The x experiment” (My Kingdom Music). Gli anni passano veloci e le differenze purtroppo sono tante ed in negativo, sia riguardo le minor vendite di cd grazie alla pirateria oramai diventata normale uso quotidiano, sia per la difficolta’ nel suonare metal in Italia.
Nonostante questo oggi i DragonhammeR sono piu’ forti che mai, avendo imparato dagli errori del passato e dai troppi treni lasciati passare per colpa di compagni di viaggio non idonei.
Cerchiamo di parlare poco e di fare fatti, andando avanti per la nostra strada!
4) Ho ricevuto il materiale promozionale dalla My Kingdom Music: ha ristampato i vostri due cd "The Blood of the Dragon" e "Time for Expiation". Vorrei che ci riepilogaste tutto quello che è legato a questi due cd (nel passato, e anche oggi) anche a livello di concept e testi.
La copertina di "Time for expiation" in particolar modo mi incuriosisce: contro chi sta giocando quell'enorme diavolo? Forse contro l'umanità (le piccole figure che si vedono in lontananza)? è una copertina molto apocalittica...
Sarei anche curiosa che ci parlaste del vostro demo "Age of Glory"....
Max: Posso sintetizzare cosi’: “The blood of the dragon” il primo album e’ stato molto istintivo sia nella musica che nei testi essendo un debutto di “ragazzi” che vogliono spaccare tutto e corononare il sogno di fare un album! Risentendolo oggi trovo ovviamente queste caratteristiche insieme ad una normale vena compositiva ancora un po’ “acerba negli arrangiamenti e nei testi”! Ma la bellezza di questa release sta proprio in queste cose e nell’immediatezza del risultato finale!
“Time for expiation” Il secondo album presenta gia’ una maturita’ compositiva che sfocia nel cercare soluzioni meno “fantasy” fine a se stesso ma con contenuti piu’ concreti.
Il concept parla di un anima tormentata che per espiare le sue colpe e’ condannata a vivere e osservare quelle degli altri...ma senza poter intervenire!
Quindi l’uso sempre del Fantasy ma come mezzo per parlare di cose reali: fra le righe si parla di pedofilia, pena di morte, amore, fede.
“The x experiment”, l’ultima uscita e’ un vero e proprio concept che si sviluppera’ su piu’ albums: l’umanita’ e’ al collasso abbandonata a se stessa dai propri governanti che hanno abbandonato la terra! Oramai nessuno crede piu’ in niente e le religioni sono tutte decadute... l’unica salvezza e’ trovare la prova di “qualcosa” che torni a far credere e sperare in un mondo migliore! La storia parte dal punto in cui una alleanza segreta fra le piu’ importanti religioni supestiti riesce a scoprire una strana fonte di energia proveniente dall’interno di una sperduta montagna di ghiaccio e....comprate il cd e scoprite che succede!:)
Quindi anche qua un'evoluzione del Fantasy a servizio della realta’!
Riguardo il demo “Age of glory” e’ stato basilare per la nascita professionale dei DragonhammeR, avendoci aiutato a trovare il nostro primo contratto.
I pezzi erano molto grezzi e registrati male ma furono subito apprezzati gia’ cosi’!
5) Oltre a voi, all'epoca, altre brave band suonavano nella scena Power/Heavy Metal: Darcloud, Beholder, Cydonia, Wyrm, O.D.I, The Dogma, Kingcrow, Warloud, Antartide, Reinwen, Heimdall, Anthelion, Zadar, Winter Mist, Daimones... Poi, le band più famose credo fossero Rhapsody, Domine, Vision Divine... e a livello internazionale come dimenticare i Blind Guardian, Stratovarius, HammerFall, Gamma Ray, Edguy, Angra... Voi come vedavate questa scena? Eravate forse in contatto con queste band italiane? Come vedete questo tipo di Power, a distanza di così tanti anni?
Io ricordo che nel periodo 1998/2000, quando ero piccina, giravano tutte queste band Power accomunate dall'immenso amore per il Fantasy (l'opera somma di Tolkien...!), e che sono state le prime band che ascoltai... Ne ricordo ancora le splendide copertine; pensate che il Power Metal avrà modo di evolversi in altri generi o tendenze? Cosa vi piace ascoltare, tra i classici e gli album moderni?
Max: All’epoca non avevamo nessun contatto con le altre bands se non qualcuna locale qua a Roma.
Su tutti Rhapsody e Labyrinth sono state basilari all’epoca per lo sdoganamento del metal italiano all’estero, perlomeno per un certo tipo di approccio musicale.
Chi non riconosce questi meriti a queste bands x me e’ in malafede e non capisce il concetto che se un gruppo italiano va bene all’estero automaticamente apre delle porte anche per gli altri!
Oggi abbiamo contatti diretti ed avuto collaborazioni con alcuni dei nomi citati (Roberto Tiranti, Fabio Lione) e ne siamo molto fieri e contenti!
Riguardo tutti gli altri nomi da te citati (sia italiani che stranieri) posso dire che sono tutte ottime bands e una volta si andava “tutti” a vedere i concerti, sia del grande nome dall’estero che dell’esordiente italiano.
Oggi purtroppo non e’ cosi’: si spendono centinaia di euro per i soliti nomi e si penalizza tutto il resto!
E’ totalmente cambiato il modo di fruizione della musica ed in male purtroppo!
Riguardo l’evoluzione del power nello specifico non so risponderti: noi ci stiamo provando con l’indurimento delle atmosfere e l’approccio nei testi descritto prima!
Le nuove bands mi piacciono difficilmente... tutti questi gruppi iperprodotti di “occhi truccati” con i capelli alla Dragonball a me fanno veramente cacare!
Ridatemi Cliff Burton e Dimebag Darrel per favore....tutto il resto e’ noia! J \m/
6) Avete suonato live con i Fredoom Call! Che ricordi avete dell'esperienza?
Gae: ahh una esperienza a dir poco fantastica. Oramai con loro siamo più che amici, anche quest’anno abbiamo e stiamo facendo altre date insieme in europa. Musicisti e band fantastica, un piacere girare e condividere i palchi di tutta europa insieme. Anche grazie a loro abbiamo potuto esportare la nostra musica a grandi platee internazionali, con un ritorno di immagine e consensi incredibile, diciamo che il famoso sdoganamento è avvenuto! Ora abbiamo molti fanclub europei creati da alcuni super fans, moltissime mail e messaggi che giornalmente ci arrivano e ci chiedono un pronto ritorno nelle loro città… tutto questo fa più piacere di 1000 altre cose che girano intorno al mondo musicale in generale. Ricordi che porto e porteremo sempre nel cuore. E sicuramente ora non ci fermeremo più, anzi siamo pronti a continuare la nostra “invasione musicale”.
7) Sul materiale promozionale c'è scritto che state per iniziare una nuova serie di date in Sud America! Potete parlarcene?
Gae: beh è ancora tutto top secret! Posso dirti che abbiamo avuto delle proposte e stiamo valutando tutte le situazioni possibili che ci stanno arrivando. Comunque sono tutte cose che partiranno almeno a fine anno 2015 in poi. Se tutto va in porti, ne vedrete delle belle, credimi.
8) Ho visto che avete un contatto quasi a tu x tu con i vostri fans! Dev'essere bello percepire l'affetto sincero di tutte le persone che vi sostengono. In un certo senso, in questo periodo di crisi economica e morale, l'unica cosa che ci dona un po' di luce è il contatto che possiamo instaurare con le persone sui social network o per mail, qualcosa che abbatte tutte le barriere legate allo spazio...
Gae: il contatto con i fans è primario. a noi tutti piace rimanere in contatto con tutti i nostri fans, sia che abbiamo conosciuto nei live sia solo nei social network, sempre prima e dopo i live rimaniamo con loro vuoi al bar, vuoi al tavolo merch, vuoi a vederci il concerto insieme. Se ci siamo e suoniamo è anche per loro, e soprattutto grazie a loro che la nostra musica prende corpo. E poi personalmente è uno spasso quando ti aspettano per fare un foto con te, o chiedono un autografo, pensa in europa abbiamo visto scene degne delle maggiori band del panorama mondiale, siamo stati presi d’assalto in Germania mentre parcheggiavamo per scaricare il van per fare autografi e foto, abbiamo firmato su tutti i tipi di “fogli” intendo dire: cds, magliette, braccia, seni, biglietti, poster, etc etc… cose che fanno un piacere immenso credimi. Per me personalmente è la linfa vitale della musica. Poi grazie ai social network come detto si può rimanere in contatto molto facilmente con tutti, certo ci vuole tempo, ma noi rispondiamo sempre fino all’ultimo messaggio. Amiamo i nostri fans e penso che loro amino noi. Cosa carina è che molte ragazze di ogni parte di europa di sono precostituite sotto il nome di “Dragongirls” formando come la chiamo io una “setta di belle ragazze”. Hanno fatto amicizia, so che si organizzano anche per vedersi, si mandano materiale, regali ed altro, si sono fatte le loro magliette, e la cosa bella è che abitano a migliaia di km l’una dall’altra. Diciamo che in questo siamo stati una sorta di “social network” anche noi… andate a vedere sulla nostra pagina FB e ve ne renderete conto.
9) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!
Max e Gae: che dirvi oltre che un grandissimo grazie per lo spazio dedicatoci, è sempre un piacere parlare con voi. Vi rimandiamo tutti ai nostri concerti, seguiteci che a breve ne sentirete di cose belle. E soprattutto, non è una frase di rito, supportate il metal italiano, abbiamo band che non hanno nulla a che invidiare alle straniere, solo magari i mezzi economici e di ambiente che qui non ci sono, ed è un vero peccato! Un abbraccione a tutti! Stay in metal guys!