Confraternita del Vuoto Immenso (Existential Music)





1) Ciao e benvenuti! Volete presentarvi ai nostri lettori?

Intanto grazie per il tuo interesse.                                                     

Confraternita del Vuoto Immenso è un progetto di musica esistenziale che nel 2007 è nato dalle ceneri della mia vecchia band Contemptus Mundi (1996-2000). Ultimamente si sono aggiunti Karl Colopi alla batteria e Tiziano Agghiacciante al basso. Io suono il resto degli strumenti inclusa la voce. Sono autodidatta e mi occupo della stesura dei pezzi (alcuni dei quali sono totalmente improvvisati sotto la supervisione delle Entità della luce Viola). Siamo tre persone che, oltre a suonare, spesso si riuniscono in silenziosi cimiteri per parlare di quesiti riguardanti l’esistenza, di oltretomba e strane esperienze.


2) Per prima cosa, i miei complimenti: Confraternita del Vuoto Immenso è un bellissimo monicker! Come o da cosa vi è stato ispirato? Ha una sorta di rimando religioso, ma virato in senso nichilistico, per il riferimento a quel "Vuoto Immenso" che potrebbe indicare un vuoto spaziale, legato al cosmo, o un vuoto interiore, spirituale, umano. Non è detto che il vuoto spaziale non si leghi poi all'angoscia umana; penso a Lovecraft e ai suoi orrori cosmici provenienti dalle dimensione inesplorate del cosmo...

Sono contento il monicker ti piaccia. Sicuramente non posso dire di avere una concezione positiva della vita, sono la possibilità del suicidio e la valvola di sfogo chiamata musica che mi consentono di vivere. (Nota di Lunaria: anche Cioran dichiarava che il pensiero del suicidio è l'unica cosa che renda la vita sopportabile) L’ispirazione mi è venuta dalle numerose confraternite religiose presenti nella mia città (Gallipoli). Per quanto riguarda il “Vuoto Immenso” sta nell’ascoltatore dargli un significato…. “Vuoto Immenso” potrebbe essere quel “Vuoto” che senti nel cuore e nell'anima quando perdi qualcuno… oppure come dici tu potrebbe assimilare il “Vuoto cosmico”… potrebbe identificare il cuore dell’eventuale dio (alieno) spietato e allo stesso tempo fallito che ci ha creati (ammesso che ne esista uno)… o ancora il “Vuoto” senso della vita… il “Vuoto Immenso” come antitesi della vita…. l’alternativa a questa assurda “vita”… l’amore per il Nulla… la fine del ”tutto” senza possibilità di ritorno… la morte vera insomma….
La natura è spietata, ragionando umanamente non c’è bene senza male… prova per un attimo pensare e quindi a realizzare l’oscenità della catena alimentare….credo che ogni individuo con un po’ di intelletto e sensibilità dovrebbe preferire “il Nulla” senza spremersi più di tanto le meningi.


3) Potete parlarci del vostro curriculum vitae? Ho visto che sul web non si trova moltissimo... sono riuscita a leggere una vostra scheda su Metal Archives, ma forse sarebbe un po' da aggiornare...
In effetti temevo che non foste più in attività! Potete quindi riepilogarci il vostro percorso musicale?

Capisco… effettivamente sembriamo una band fantasma… nel periodo che va dal 2002 al 2006 mi sono dedicato ad un altro progetto di “existential black music” cantato in dialetto gallipolino chiamato Undicesima Stazione (album “Cristu Lucifuru ‘Nfarnale – registrato e mai pubblicato)                 
Nel 2007 decisi di rimettere in piedi il progetto iniziato anni fa con i Contemptus Mundi e stanco dei continui cambi di line-up pensai di fare tutto da solo sotto il monicker Confraternita del Vuoto Immenso registrando 2 nuovi pezzi (Obscureality e The other side)



4) Ho visto che avete fatto uscire uno split con Homo Herectus...
Potete parlarci di questo vostro album? era un concept?
Avete anche partecipato a un tributo ai Black Sabbath... potete parlarci anche di questa esperienza?

Gli Homo Herectus (un’ottima band stoner/doom che saluto e ringrazio) mi invitarono a comparire con “Obscureality” sul lato B dello split 7” (2008) per sostituire una band della quale newLM Records non era “soddisfatta”. La musica non presenta dei testi, è una specie di fonetica”… quando registro mi metto a cantare senza pensare… non è inglese… mi lascio trasportare dalla musica… se viene fuori qualche frase con significato è solo per caso ed in modo inconscio.                                                                                 

Subito dopo fui contattato da Josè Louis Cano della messicana Blower Records che mi invitò a partecipare con “The other side” nella compilation “Forged in Metal” (2009).                                                                                                     
Nello stesso periodo il sempre attivo Marco Gargiulo della Mag Music mi chiamò chiedendomi di partecipare per una compilation in free download “Come to the sabbath” e poi per “Hands of doom” (un tributo tutto italiano ai Black Sabbath) con la cover “Solitude”.                                                                                               
 Questo percorso ha suscitato l’interesse di una label che mi ha proposto di pubblicare un album per loro.                                           
Sfortunatamente per diversi gravi problemi di natura personale e familiare c’è stato un black out che mi ha portato a sospendere le registrazioni iniziate l’anno scorso.                                                                            Nell’autunno, se tutto va bene, riprenderemo a registrare.

5) Per mail, mi avete detto che sta per uscire un nuovo album... volete descrivercelo in anteprima?! Cosa si devono aspettare i vostri fans? Tra l'altro ho avuto modo di vedere che siete amati anche all'estero...

L’album non è stato ancora completato, se non ci saranno intoppi potrebbe uscire nel 2015. Sarà sulla stessa “linea” dei 2 brani pubblicati, musica che viene dall’anima… senza compromessi, la mia visione della vita/morte in musica. Mi fanno davvero pena le band che pur di pubblicare un album si mettono a 90° di fronte a discografici adoratori del “dio denaro”..... noi grazie alla “nostra” label abbiamo carta bianca.... nell’arte  è essenziale averla. Non credo abbiamo dei “fans” come detto prima abbiamo pubblicato solo 2 pezzi ed una cover… siamo conosciuti solo da pochi appassionati del genere e poi la nostra è musica di nicchia… ascoltata da anime che viaggiano sulle stesse frequenze… non è musica che puoi ascoltare mentre fai la spesa al supermercato….
è musica da ascoltare in una passeggiata notturna magari all’interno di un vecchio cimitero.



6) Vi è già capitato di suonare dal vivo?

No, non abbiamo mai partecipato ad eventi live soprattutto perché per ora abbiamo pubblicato solo 2 brani ed una cover, magari lo faremo in un prossimo futuro se riusciremo ad ultimare e finalmente pubblicare il full length.… vedremo.

7) Io sono una grande appassionata di Doom! Vorrei sapere da voi un parere su questa incredibile musica sempre pervasa da una dimensione mistica/interiore, una sorta di catarsi basata su questi mood così lenti e "alla moviola"... Insomma, cos'è il Doom per voi? Cosa amate ascoltare? E... con chi vi piacerebbe suonare, se poteste realizzare questo sogno? Voi avete un approccio molto sciamanico, nelle vocals, a questo genere...

Per quanto mi riguarda la parola “Doom” mi riporta a bands che hanno espresso, attraverso la musica, la drammaticità della vita utilizzando riff lenti/malinconici e testi riflessivi attorno il triste destino e quindi la caducità della vita. 
Non so se la mia musica può essere considerata “Doom” in senso stretto, comunque mi piace definirla semplicemente “Existential Music”, esasperazione esistenziale, l’eterna ricerca delle risposte alle domande: Perché esistiamo? Qual'è il significato della vita?
I gruppi che ho sempre ascoltato sin da quando ero un adolescente 
e che considero per me fondamentali sono (in ordine sparso): Paul Chain Violet Theater (la sua musica è il tramite fra questa e l’altra dimensione), i colossi dell’Heavy Metal (Black Sabbath, Iron Maiden, Judas Priest, Manowar), i Candlemass con Messiah Marcolin, Mercyful Fate/King Diamond, Obtained Enslavement, Devil Doll, gli Anathema di “the silent enigma”, i primi My Dying Bride, i primi Katatonia, Pink Floyd, Andrew Lloyd Webber, Procol Harum, ….poi in ambito italiano… il Fabrizio De Andrè di “tutti morimmo a stento”, Le orme, i Califfi, i Goblin, Leo Nero/Il Balletto di Bronzo e i Biglietto per l’Inferno. 
Ultimamente del panorama oscuro italiano apprezzo molto i Black Oath e mi è piaciuto particolarmente l’album (di un po’ di anni fa) dei Nenia “la casa del dolore”. Per quanto riguarda la domanda su “con chi ci piacerebbe suonare” rispondo: ci piacerebbe semplicemente suonare… mentre per quanto riguarda l’approccio nelle vocals che tu chiami “sciamanico” non ti saprei dire… come ti dicevo prima… mi metto a cantare… mi lascio trasportare dalla musica… sia la fase di composizione della musica che quella relativa al cantato sono spontanee e istintive.... tutto qui. Suonare e comporre musica per me è importante come respirare… trasformo in musica quello che ho nell’anima… è un modo per comunicare con le anime “simili”….non farlo può diventare pericoloso….la creazione di musica per me è catarsi… è una liberazione teurapetica…………….
mi fa pena pensare che c’è gente che fa musica per mettersi in mostra o per cercare il “suc-cesso” o il denaro.….credo che quanto più si è distanti dall’esibizionismo e dal music business tanto più l’arte è autentica e priva di filtri.


8) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!

Ti ringrazio ancora per l’interesse mostrato per il progetto.                          
Spero ci risentiremo presto.



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