Ru Fus (Noise Rock)




1) Ciao e benvenuti! Potete presentarvi ai nostri lettori?

Ciao Ru Fus sono io, sono un bassista e chitarrista attivo più o meno da una ventina di anni, dopo aver fatto parte negli anni di band tra cui ti posso citare gli Zen Circus, i Reverberati e Bugz, ho deciso di intraprendere un percorso solista che ha portato per adesso, con l'aiuto di amici musicisti che condividono con me la passione per un certo tipo di sonorità, alla realizzazione del mio primo full lenght omonimo a fine 2014 seguito nel 2015 dal mini Ep "Tales" e nel 2016 dal secondo album "In Fabula". Tutti lavori realizzati sotto l'etichetta Ghost Label record.

2) Avete scelto un monicker breve e enigmatico: Ru Fus. Qual'è il suo significato?

Breve perché ho cercato un monicker di facile memorizzazione, enigmatico direi di no, semplicemente ho preso spunto da un brano dei Velvet Underground che sono una se non la mia band preferita. 


 3) Potete riepilogarci la vostra biografia? Come mai avete scelto di portare delle maschere?
Servono ad enfatizzare qualche aspetto della vostra musica, rendendola più disturbante o distaccata dalla quotidianità? Nel video di "Radiation", tra l'altro, le avete sostituite con delle tute bianche e delle maschere antigas. Significa che a seconda del contesto che volete impersonare cambierete anche tipo di maschere? Peraltro, che la maschera incarni un'Essenza mettendo a contatto l'uomo con una divinità o una dimensione trascendentale è ben presente sia nel contesto africano 



che anche in quello dei nativi americani (le inquietanti maschere "False face masks" che rappresentano volti deformi e distorti). 


 C'è anche questa motivazione un po' metafisica, dietro la vostra scelta?

Come ti dicevo e già descritto questo è il mio solo project, i musicisti che mi aiutano a realizzare le mie idee sono Giacomo Bracaloni, cantante/chitarrista di una delle più longeve band pisane che sono i Seventh Day e Raffaello Mallegni, ex batterista di una grande band della zona chiamata Ceke e ora a capo del progetto The Instable Collective.
Le maschere le portiamo perché siamo brutti :) e poi perché lo considero un progetto dove magari altri musicisti potranno in futuro aiutarmi o collaborare con me quindi abbiamo preferito fare così.
 


4) Musicalmente come vi definireste? Da quello che ho potuto sentire su di voi, vi assocerei alla corrente rock alternative: avete un sound parecchio "secco" e stringato, spigoloso, sullo stile dei primi Afterhours/Tre Allegri Ragazzi Morti... sembra che ritornelli e soluzioni melense e dolciastre non facciano al caso vostro...

Ascolto un po' di tutto in ambito rock ma la base delle mie influenze e' decisamente radicata nell'hard rock più tetro degli anni 70 e  nel sound West coast degli anni novanta, quindi un bel frullato di band come ,e ti faccio gli esempi di mostri sacri, Black Sabbath, Blue Oyster Cult, Black Widow fino ad arrivare agli Alice in Chain, i Melvins, i Sonic Youth e compagnia.

  
5) Il video di "Tales" presenta una strana prospettiva visuale, a rasoterra. Come l'avete realizzata e dove? e perché questa scelta abbastanza inusuale?

Tales e' stato girato tra Pisa e Livorno da Ambra Lunardi, la scelta di come realizzarlo è conseguente a quello di cui parla il testo, smarrimento, senso di perdita del proprio percorso, paura dell altro, senso di isolamento dal reale.
 

6) Il video di "Enigma" mi ha fatto venire in mente certe ambientazioni "rape and revenge": il video inizia con questa donna che viene aggredita (le maschere danno un po' l'idea di trovarsi di fronte ad un omaggio ad "Arancia Meccanica") e che si risveglia con il volto sfregiato, per rincorrere i suoi assalitori, quasi volesse punirli... Tra l'altro guardando con più attenzione, si nota che la donna all'inizio era completamente immobile, quindi più che una donna vivente, potrebbe già essere un'apparizione... Che chiavi di lettura e di interpretazioni proponete per questo video? Di
cosa parlano i vostri testi?

Per Enigma sono stato molto colpito da un episodio di cronaca nera avvenuto a Toiano più di 50 anni fa e considerato uno dei primi casi ad avere grande risonanza a livello mediatico in tutta Italia, il video cerca di sdrammatizzare un po' quel terribile episodio mantenendo comunque sempre un senso dell humor abbastanza glaciale
 



7) Avete già avuto modo di esibirvi live? C'è qualche data in cantiere?

Non sono interessato in questo momento a proporre il progetto Ru Fus dal vivo, sono completamente assorbito in questa fase della mia attività di musicista dalla composizione di nuovi brani da registrare per prossimi album.


8) Concludete a piacimento la nostra intervista, aggiungendo qualche aspetto che ritenete importante e che pensate possa essere fondamentale per conoscervi meglio.

Ti ringrazio tantissimo dello spazio concesso e spero di non averti annoiato, chiunque fosse interessato a conoscerci ti lascio i miei contatti che sono il sito ufficiale www.ru-fus.it, oltre i canali Facebook, Twitter e Instagram sia di Ru Fus che dell'etichetta Ghost Label record.