Breve introduzione al Romanticismo Italiano

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è molto interessante cercare di cogliere il legame che unisce il sorgere del Romanticismo con le vicende storiche e sociali. La politica aggressiva della Francia napoleonica demolì il mito settecentesco del cosmopolitismo, della solidarietà tra i popoli. (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/05/monti-e-foscolo-pensieri-su-napoleone.html) E, per reazione, accentuò nei Paesi sottomessi la coscienza nazionale, il sentimento della Patria, della nazione.

In Italia tutto questo venne accentuato dal desiderio di libertà e di indipendenza dalla dominazione austriaca, che aveva sostituito quella francese. Ecco da dove deriva tutta la letteratura patriottica italiana: Giovanni Berchet, Goffredo Mameli, Silvio Pellico, Massimo D'Azeglio, Ippolito Nievo, Mazzini, persino Manzoni.

Nelle intenzioni di questi autori, la loro letteratura serviva ad educare il pubblico al sentimento della Patria, all'ideale dell'indipendenza, all'unità nazionale. La scoperta del valore della nazione portò le persone colte a provare interesse per la Storia: proprio nella Storia passata si potevano cogliere i caratteri di quello che si diceva lo spirito nazionale, la natura profonda di un popolo: ecco quindi un altro filone tipico della letteratura romantica: la letteratura del passato, la riabilitazione delle età trascorse, dal Medioevo in poi. Passato attraverso esperienze così sconvolgenti, l'uomo si sentiva più solo ed indifeso: da qui, la riscoperta dell'ideale religioso, un clima di religiosità che si avverte nelle opere di Manzoni. (Nota di Lunaria: del Manzoni la mia opera preferita è questa qui https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/08/manzoni-la-morte-di-ermengarda.html)

Guardando dentro di sé, l'essere umano scopriva un groviglio di sentimenti, di emozioni, di passioni violente e contrastanti: ed ecco, allora, come si spiega la grande lirica romantica di Giacomo Leopardi. (Nota di Lunaria: non sono mai stata innamorata di Leopardi, anche se tutti si stupiscono visto che Leopardi è sempre tirato in ballo quando si parla di poesia ottocentesca italiana, la verità è che mi ha sempre lasciato indifferente... l'unico italiano dell'Ottocento che mi attizza è Tarchetti, che ovviamente, era perdutamente innamorato di Me. Comunque, ho trattato anche Leopardi https://deisepolcriecimiteri.blogspot.com/2017/07/commento-introduttivo-leopardi-e-ai.html)


Quando il Romanticismo entrò in crisi, ad esso subentrò il Verismo: lo scrittore osservava e descriveva freddamente senza partecipare con i suoi sentimenti alle vicende narrate, restando imparziale. Questo tipo di letteratura (che prendeva spunto dal Naturalismo francese) in Italia ebbe come massimi rappresentanti Giovanni Verga e Luigi Capuana. (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/07/giovanni-verga-1-i-romanzi-e-vita-dei.html)

Per altri approfondimenti: per quanto riguarda la donna nell'Ottocento, per il momento sono riuscita a riportare solo Cristina di Belgioioso https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/alle-origini-dellanticristianesimo.html

Ovviamente ci sono state molte altre donne importanti, per esempio Vittoria Pompilij  https://poesiamondiale.blogspot.com/2015/08/vittoria-aganoor-pompilij.html e Carolina Invernizio https://storiadelromanzorosa.blogspot.com/2020/10/4-carolina-invernizio.html oltre a varie matematiche e dottoresse (che dovevano pure vestirsi da maschi pur di farsi ascoltare...)

Spero di riuscire a trattarle nei prossimi mesi, per turare la bocca a tutti quelli che ragliano il mantra del "eh eh, solo aristotele ha scritto! le donne non hanno mai scritto niente per duemila anni!".

Per giunta, erano proprio le donne a far furore parlando di romanzi best seller nell'Ottocento, venduti a tonnellate come il pane (https://storiadelromanzorosa.blogspot.com/2020/10/5-scrittrici-italiane.html) ma ovviamente i somaroni raglianti dai duetriliardi di followers che mettono like a qualsiasi castronata rigurgitata dai loro paladini social, non avendo mai letto un libro, poverini, non lo sanno... e quindi vanno avanti a ragliare applauditi dai loro duetriliardi di followers. 

Dal punto di vista artistico, Francesco Hayez è il più famoso pittore italiano dell'Ottocento https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/il-romanticismo-italiano-in-pittura.html

Ma ce ne sono stati molti altri: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/ottocento-italiano-1-i-pittori.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2020/07/ottocento-italiano-2-la-pittura.html

Meno famosi di Leopardi e Carducci: https://poesiamondiale.blogspot.com/2015/08/ceccardo-roccatagliata-ceccardi.html  https://poesiamondiale.blogspot.com/2015/08/giovanni-camerana.html


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