Gnosi e Neoplatonismo (breve introduzione)



Gli esseri umani e le stelle

Nella visione neoplatonica, gli esseri umani fanno originariamente parte del regno delle stelle, che è la regione in cui germinano le anime. Scegliendo una vita sulla Terra, le anime discendono. In questo processo si dimenticano della loro divinità anche se ne conservano dei ricordi, che sono la fonte della nostra ricerca implicita della perfezione. Gli esseri umani, dunque, sono microcosmi che riassumono in sé il macrocosmo. In ogni persona coesistono tre piani: la mente superiore, che conserva l'impronta intuitiva delle Forme divine l'immaginazione e l'ultimo aspetto, che controlla la percezione sensoriale e la memoria, e regola anche le funzioni corporee. Ogni singolo essere umano replica l'intera catena: Mente Divina, Anima e Corpo.

Ciascuna anima che discende sulla Terra viene da un particolare gruppo planetario che contiene alcuni aspetti della Divinità che lo governa. Ci sono, ad esempio, i riti saturnini, gioviali e mercuriali. Gli esseri umani che si identificano correttamente con la propria anima planetaria possono perfino arrivare ad avere caratteristiche semidivine. Un esempio è Asclepio, il Dio del calore, originariamente un essere umano, che raggiunge lo stato divino grazie all'identificazione con il suo Dio.


Soprattutto, è implicito nella nostra anima più elevata il senso delle Forme divine. Anche se disegnamo figure geometriche, non possiamo mai tracciare un quadrato o un cerchio perfetto. Nemmeno con l'immaginazione siamo in grado di raffigurarli perfettamente. Nonostante ciò, ne portiamo l'idea nella nostra anima più elevata. Lo stesso vale per concetti astratti come giustizia e amore: tutto ciò che si trova qui è una copia di un paradigma perfetto che sta al di sopra. L'esistenza di Forme immutabili è condizione essenziale della nostra capacità di comprensione delle cose: la percezione sensoriale ci darà solo opinioni incerte. Sapere è richiamare alla memoria le Forme.
Quando la singola anima discende dal suo luogo di origine sulle stelle, lo fa all'interno della gamma di flussi che costituiscono il "veicolo eterico", contenente l'anima stessa. Mentre discende, la natura fortemente alleggerita di questo corpo-astrale (che in questo stadio è simile all'aria) acquista
umidità e in qualche misura gela, fino ad assumere la sua natura esteriore corporea. Se al momento della morte il corpo astrale non è abbastanza puro a causa delle sue attività nel corso della vita, sprofonda e si reincarna; ma se è stato purificato attraverso la conoscenza filosofica e la teurgia, allora ascenderà.
Il corpo astrale, veicolo primario dell'attività spirituale, contiene al suo interno l'immaginazione, ovvero la facoltà umana della visualizzazione. C'è un aspetto più basso di questo corpo astrale che si avvicina al materiale (le emozioni), così come ce n'è uno più alto (la ragione). Al momento della morte l'individuo passa al regno divino, ma solo se il veicolo inferiore è purificato. Durante la vita corporea il corpo astrale non può a nessun titolo abbandonare il corpo. Nei sogni, ad esempio, abbiamo la sensazione di muoverci nello spazio e nel tempo, ma in realtà proiettiamo queste dimensioni all'interno dello spazio dell'immaginazione.


Un altro esempio è la geometria applicata. Proclo spiega che, quando la mente costruisce figure geometriche, le proietta all'interno dello spazio dell'immaginazione. La geometria è un sistema di livello inferiore che serve a trascendere lo stato corporeo e ad attivare e visualizzare le facoltà all'interno del corpo astrale. La matematica è un esempio ancora più forte della capacità del corpo astrale di fare a meno del materiale, poiché i calcoli matematici non richiedono l'uso di diagrammi geometrici come cerchi e triangoli.
Sulla terra, tuttavia, la percezione sensoriale ci distrae con la sua varietà, intensità e complessità. Siamo vittime di modi di pensare parziali, materialistici e opachi, e veniamo attirati dalle passioni, che possono alterarci, deprimerci e destabilizzarci. Possiamo provare ad accettare il mondo imperfetto, ma non ci dà soddisfazione. L'illuminazione consiste nel vedere la realtà nel suo complesso: ciò ci allinea con l'autentico ordine delle cose.
Attraverso varie pratiche meditative possiamo richiamare alla mente le Forme Divine e la nostra origine dimenticata; possiamo elevarci al di sopra delle passioni corporee e accostarci ai più alti livelli della realtà, provocando effetti tangibili su noi stessi e sul mondo. Soprattutto, possiamo sfuggire ai cicli di reincarnazione e fare ritorno al Divino.
Questo ritorno non richiede l'ascetismo ma la temperanza, il risveglio delle emozioni e dell'intelletto più elevati e il superamento delle passioni. Con questi mezzi possiamo ascendere allo stato divino e governare nella beatitudine eterna. Questa beatitudine suprema non è meramente intellettuale, è elevazione di intelletto ed emozione, è pienezza dell'Essere. Riguarda la nostra identificazione con il Vero, il Bello e il Buono. Fare ritorno al regno divino vuol dire essere padroni del proprio corpo spirituale con percezione spirituale, comportarsi come un dio spontaneamente e senza fatica, essenziale armonia con il Tutto.


La legge della simpatia

Gli esseri umani sono collegati in modo reale con le stelle e con il mondo ultraterreno. I neoplatonici chiamano questo legame "simpatia". La simpatia è ben più di un'emozione, è il principio dell'attrazione del simile con il proprio simile e di tutte le somiglianze all'interno e fra i piani della realtà. Nell'universo neoplatonico ogni cosa è correlata. Tutte le cose contengono Dei, Forme, Principi. Tutte le cose cercano il proprio simile tra le antipatie provocate dalla Materia.
L'intero Cosmo visibile è un riflesso simpatetico del divino nella materia, nel tempo e nello spazio. Plotino ha cercato di spiegare il potere fisico della vista sulla base della simpatia. La simpatia è anche responsabile delle influenze psicologiche tra gli esseri umani. Può provocare visioni o comunicazioni da parte degli Dei o degli spiriti e altri fenomeni come le coincidenze favorevoli e le guarigioni improvvise. Può perfino avere effetti sulla sfera verbale: i neoplatonici interpretavano i miti greco-romani e i poemi omerici per dimostrare come al loro interno si nascondesse la verità della loro dottrina.
La simpatia non è una somiglianza esteriore priva di vita, ma un principio vivente e magnetico. Le particelle di ferro vengono attratte dalla magnetite. La pietra lunare è collegata alla Luna a causa della sua opalescenza;


Per approfondimenti, vedi


così il gatto, poiché i suoi occhi si allargano e si restringono come il crescere e il calare della Luna.
Il girasole è legato al Sole poiché fiorisce seguendone il movimento.
Proclo cita anche l'ardore della fiamma come un esempio di simpatia. Se si mette un pezzo di carta in prossimità di una fiamma anche senza toccarla, la carta prende fuoco Dunque la fiamma emana il suo potere in gradazioni simpatetiche verso l'area circostante.
Altri hanno osservato la simpatia in tempi più recenti. Goethe ha parlato di "poteri elettrici e magnetici" attraverso i quali esercitiamo una forza di attrazione o di repulsione sul nostro pianeta. Paul Kammerer la definisce "serialità": l'ordinamento delle cose e degli avvenimenti in quelle che sembrano "coincidenze". C.G. Jung la chiama "sincronicità", un principio che collega gli eventi al di là della normale causalità fisica.