Diamanda Galas

Ci sono davvero tante artiste donne che hanno fatto grandi cose, ma credo che quella davvero più originale e innovativa tra tutte sia Diamanda Galas. 




Non la conosce quasi nessuno al di fuori della scena estrema più avanguardistica e sperimentale, anche se lei non suona metal - eppure appassionati e musicisti Black la annoverano tra le loro influenze - ricordo che la trovai menzionata in un vecchia intervista degli Aborym ai tempi di "Roma Divina Urbs", anzi, la conosco proprio perché venne citata dagli Aborym) 

Diamanda non è mai stata una "bella statuina ochetta cretina", una di quelle che sfrutta il becero cliché da "mostro le tette per vendere qualche copia in più" e/o facciamo un video palesemente clickbait per fare miliardi di views su youtube, anzi, non è mai stata una da session fotografiche, è sempre stata piuttosto schiva e monocromatica, persino seriosa.




Ho la fortuna di avere qui l'intervista (penso l'unica...) che fece anni fa per un giornale italiano, ovvero :Ritual:; nell'intervista (erano i tempi di "Defixiones, Will and Testament") esprimeva tutta la sua personalità artistica e umana (giacché la nostra Diamandina è davvero molto sensibile, impegnata da anni in tematiche sociali e nella riscoperta di tanti spunti culturali - no, non è ferma alle solite robe dette e stradette in ambito estremo tipo pentagrammi&vampiri, difatti è l'unica che ha parlato di genocidio armeno, che usa diverse lingue nelle sue perfomance vocali, che ha personalità artistica da vendere, che non ha paura di osare, nell'innovare - eh no, non segue gli ultimi trend di stagione del genere "Va di moda il Power Metal? facciamo un cd Power Metal!", non è una banderuola che gira a seconda di come va la moda, lei è proprio unica ed eclettica. Si vede che fa musica per esprimere se stessa e non per "vendere" seguendo i gusti della massa). 

Mi dispiace che purtroppo, essendo un nome decisamente elitario, i relativi cd non sono a buon prezzo, e quindi non ne possiedo neanche uno. Questo è un po' il mio cruccio...

Diamanda in verità non appartiene ad alcuna scena fissa: ha provato di tutto, dal Dark Ambient a collaborazioni nella scena Metal, al Jazz (soprattutto per l'improvvisazione vocale "free" che lei vira su toni davvero lancinanti) e al Blues, persino al Gospel (yeah, una satanica versione di Mahalia Jackson!). è davvero particolare, unica, inimitabile, "sciamanica". Usa la sua voce come un rasoio.

Vi lascio uno dei suoi pezzi più celebri e provocatori


che ci piacciono, sì, anche per quello che sta a significare, in teologia femminista radicale, quando una donna si proclama "Anticristo"...







 Qui qualcuno dei fotomontaggi che ho realizzato qualche anno fa (quando avevo il programma che mi permetteva di mettere le immagini sovrapposte, e che ora non ho più, purtroppo...)












Sei grande, Diamanda: unica, originale, inimitabile!

p.s e detto tra noi sono orgogliosa di avere anch'io i capelli neri, lunghi come i tuoi ^_^




Documento prezioso che la riprende "a tu per tu"