Davide Laugelli


1) Ciao e benvenuto! Puoi presentarti ai nostri lettori?

Ciao a tutti e grazie. Sono Davide Laugelli, bassista bergamasco e nove anni fa mi sono spostato a Bologna, dove tuttora mi trovo, per studiare musicologia. Nell'ambiente emiliano ho fatto le mie maggiori esperienze musicali.

2) Puoi raccontarci un po' il tuo percorso musicale ed esistenziale? Hai alle spalle collaborazioni con o in qualche band oppure hai sempre optato per un approccio solista?

Ho iniziato a suonare abbastanza tardi ma sono comunque riuscito a ritagliarmi il mio piccolo spazio. Sono partito dalla band glam rock lombarda 373°K con cui ho registrato un EP, per poi spostarmi su coordinate più estreme con il death metal dei bolognesi The Burning Dogma. Dopo qualche anno, un disco e una collaborazione con il regista teatrale Riccardo Paccosi, ho lasciato la band per entrare nei ferraresi Darisam e registrare il loro epitaffio finale. Più o meno contemporaneamente sono stato chiamato per riportare live dopo quasi un ventennio la storica death metal band Electrocution in sostituzione del bassista originale. Attualmente suono con il gruppo progressive Heller Schein e con i melodic death metallers Disease Illusion, oltre a collaborare con la gothic rock band sud coreana A Doom. In mezzo qualche presenza di breve durata in altri gruppi.


3) Su youtube hai caricato un pezzo strumentale che si intitola "A Night at Stonehenge". 



Visto che non ho sentito altro di te, puoi essere tu a raccontare tutto ciò che riguarda questo pezzo, tratto da un album che hai intitolato "Soundtrack of a nightmare"? è una tua scelta l'aver proposto un brano solo strumentale, oppure aggiungerai anche le vocals? E come sono gli altri pezzi? Che genere di etichetta musicale useresti per definire il tuo stile?

Il mio progetto solista è interamente strumentale. E' un lavoro per due bassi, normale e fretless, synth e batteria.
Anche se può sembrare assurdo per un lavoro strumentale, il disco è un concept che avanza come un'ipotetica colonna sonora di un incubo. I brani non hanno la forma canzone strofa / ritornello / strofa ma è un continuo fluire di temi strumentali in evoluzione. Dall'inizio dolce e soffuso dell'inizio del sonno, passando per le parti oscure dello svolgimento dell'incubo, fino al finale caotico che ci sveglia di soprassalto. Sinceramente mi trovi in difficoltà a doverlo etichettare. Sicuramente, nonostante il mio background, non è un disco metal. Per il resto penso sia semplicemente musica.



4) La copertina ha un non so che di metafisico: vediamo uno sfondo alla Stonehenge, con un cielo tra la notte già inoltrata e il tramonto, un prato verde e uno spaventapasseri... se guardiamo attentamente, questo spaventapasseri non è neppure appeso a un bastone, ma sta fisso, in piedi, quasi di sua volontà... chi è l'illustratore, e in generale, perché hai optato per questa immagine?

La copertina è stata pensata da Fausto De Bellis, che sul disco si è occupato anche dei synth e ne ha curato i suoni. Stonehenge nell'immaginario di molta gente è qualcosa di magico, porta a quel senso di surrealtà che accompagna un po' il disco, inoltre richiama al singolo "A night at Stonehenge". Per quanto riguarda lo spaventapasseri invece, mi è subito piaciuto non appena l'ho visto. Posso considerarlo un po' il mio alter ego. E' un fantoccio di cui nessuno si cura eppure rimane li, e ci rimane in piedi a dispetto di tutto e tutti.

5) Solitamente chiedo alle band di parlarci un po' delle loro lyrics, idee, del concept ideologico... nel tuo caso, avendo proposto solo una traccia strumentale, non so se effettivamente tu voglia esprimere un'ideologia o delle idee, nella tua musica... forse preferisci che sia solo astratta e senza concetti culturali, anche se il riferimento a Stonehenge mi porterebbe a ipotizzare che ti piaccia la spiritualità o l'archeologia... da cosa hai preso spunto... come nasce il processo di songwriting, nel tuo caso?

Fino a quando ho scritto questo lavoro non avevo mai sentito il bisogno di un disco solista, l'impegno con le altre band era già abbastanza. Quando mi sono deciso a farlo, volevo fosse qualcosa di libero, diverso da tutto quello suonato prima. La scelta di lasciarlo strumentale dipende dal mio interesse per la musica. Preferisco la musica strumentale, la considero più pura. Molte volte ascolto dei brani e poi sentendo testi pieni di cliché penso che avrebbero fatto una figura migliore stando zitti. A proposito del songwriting invece utilizzo un metodo un po' anomalo. Ho in testa quello che deve essere il pezzo e lo scrivo sul pentagramma. Lo leggo, correggo o modifico quello che non mi convince e solo a quel punto, quando tutto è già pronto e non deve più essere cambiato niente, imbraccio lo strumento e imparo quello che ho scritto suonandolo per la prima volta.


6) Dal punto di vista live? Solitamente i solisti strumentali tendono a vedere la loro musica come "da fruirsi" solo nell'ascolto su cd, e quasi mai nell'aspetto dal vivo...

Non hai sbagliato. Questo nasce principalmente perché sia io che gli altri due strumentisti del disco, Fausto De Bellis e Michele Panepinto, siamo molto impegnati con le nostre rispettive band. Ognuno ne ha più di una a cui pensare e sarebbe molto difficile riuscire a incastrare i tempi. In più dovrei anche cercare un secondo bassista e non è facile per via della particolarità della musica proposta. Comunque in questo periodo ho visto di avere riscosso un buon interesse, più persone mi hanno chiesto dei live e ho avuto un paio di proposte concrete per portarlo dal vivo, cosa che nell'underground ormai è più unica che rara. Mai dire mai. Se vedrò che ci saranno le possibilità di portare sul palco uno spettacolo ben strutturato a 360° per potere lasciare uno spettatore veramente soddisfatto, non escluso che venga suonato anche dal vivo.


7) Prima di concludere con quello che ritieni sia importante sapere della tua proposta artistica, lasciaci anche i contatti dove è possibile trovarti, o anticipaci come ti muoverai nei prossimi mesi, in merito al tuo progetto o su altre cose che ti riguardano!

Certo, Soundtrack of a Nightmare non è un disco per tutti e ne sono consapevole ma, se avete voglia di qualcosa che si distacchi dall'ordinario, provate a dargli un ascolto e magari lasciarmi un feedback, positivo o negativo che sia.
Per le altre attività invece sarò impegnato con gli Heller Schein l'8 luglio al Grave Party di Gaggiano (Mi) in un festival gratuito di due giorni dove si alterneranno una settantina di ottime band. Poi il 9 settembre a Bresso (Mi) e altre date sono al momento in via di conferma. A fine ottobre passeranno dall'Italia i coreani A Doom con cui parteciperò in veste di bassista e con cui registrerò il loro prossimo album nel 2018. In autunno uscirà il nuovo disco dei Disease Illusion, con cui andrò in Danimarca ai primi di settembre, e ci sarà la relativa promozione live. In più dall'inverno sarò impegnato anche live e in studio con un quinto gruppo, che quest'anno ha rilasciato un ottimo EP. Le novità non mancano mai.
Se volete seguire la mia attività o contattarmi, potete farlo qui: https://www.facebook.com/davidelaugelli.bass/, mentre se volete ascoltare qualcosa di mio potete cercare il mio nome su spotify, amazon, iTunes, ecc. questo invece il link del singolo se qualcuno volesse farsi una veloce idea:
https://www.youtube.com/watch?v=UC46Djv6cXA&t=2s
Grazie per lo spazio concesso e buona musica a tutti.