Le 10 copertine Gothic Metal più belle


a parere della sottoscritta. C'è da dire anche che oltre a una bella copertina, c'era (sì, sono tutti cd di parecchi anni fa) una grande bravura anche nel songwriting


Il debutto della band, se non ricordo male. All'epoca vennero recensiti con un voto di sufficienza su Grind Zone. I Darzamat sono ancora in attività, ma hanno virato il sound più su atmosfere black (secondo me neanche tanto eccezionali). Questo mini cd  resta il loro apice, secondo me. E poi, la copertina... un erotismo saffico, elegante e ultrafemminile... che non ci fa rimpiangere l'altrettanto bella

p.s qui alcune fotomanipolazioni sulla copertina dei Darzamat








Diableria: "Cupae Rosae". Band italiana purtroppo sciolta e che avrebbe meritato più visibilità (eh, ma all'epoca facebook e youtube ancora non esistevano :P) io comunque me li ricordo, recensiti su Psycho!, come promessa del genere. Se non lo si fosse capito, io ho il cd originale :) un gradito regalo che mi è stato fatto da un caro amico. Anche il recensore del tempo rimase ammaliato da questo artwork, una delle copertine più suadenti e conturbanti del genere

Ottima band, penso ormai sparita (chi ha più tempo di me con la connessione internet, vada a cercare su metal archives se sono ancora in attività) Ricordo un altro album della band, ma con un soggetto decisamente diverso, pur se nello stesso stile. Un Gothic di classe, romanticissimo, come ormai non lo si suona più.

Anche qui trattasi di un debutto (1998) di una band colombiana. Molto derivativi dai primi The Gathering, senza avere né la loro personalità di songwriting, né una buona registrazione; dategli comunque un ascolto...

Band italiana, questa è la copertina del demo in cassetta. Li ricordo recensiti con buoni voti.

Ecco, un ottimo debutto di una band che negli anni (a mio parere) peggiorerà in una scontata riproposizione dei Lacuna Coil più commercialotti (a giudicare anche dal look ammiccante ad uno stile lacuna coiloniano con tanto di cravatte, cappellini e fascette!). Il 99% di chi li segue ora li segue per i cd che vennero dopo questo. Io faccio parte di quel 1% che li segue e li apprezza solo per questo album, mentre proprio non riescono a garbarmi tutti gli altri cd :P

Acclamato universalmente come il migliore cd della Mia Sposa Morente, resta, a mio parere, un buon cd con una grandiosa copertina, davvero seducente e ammaliante. Considerato che i MDB hanno sempre fatto copertine molto brutte, a "condimento" però di cd notevoli (penso a "Songs of Darkness, Words of Light", che secondo me è l'apice della loro carriera)...


o, in una versione più "chiara"
Uno degli ultimi cd Gothic Metal che chiuse il periodo 1995-1999. La band venne recensita con voti di sufficienza sia su Grind Zone che su Metal Hammer (e persino intervistati). C'è da dire che oggigiorno dal momento che questo stile è decisamente morto e sepolto, questo cd acquista più valore ora che non nel 1998, quando era all'ordine del giorno sentirsi band con growls maschile e vocina angelica femminile. I The Sins of Thy Beloved consegnarono alla storia del genere, nel 2000, anche "Perpetual Desolation", praticamente l'ultimo cd Gothic Metal che la sottoscritta ricorda. Sparirono poi nelle nebbie dell'oblio, probabilmente complice anche la gran moda, poi divenuta pandemia, del Symphonic Metal che scoppiò da lì a poco con la Nightwish-mania... anche se oggigiorno hanno ancora una solida fetta di fans che li ricorda. La copertina di "Perpetual Desolation" non è così bella come "Lake of Sorrow", che secondo me resta il loro cd migliore. Canto del cigno di una scena ormai morta e sepolta. Non ce l'ho originale, non essendo più stato stampato, ma prima o poi spero di trovarlo all'usato.


Capolavoro dei Theatre of Tragedy, mai eguagliato (anzi, al massimo rinnegato, considerata "l'evoluzione" della band verso lidi elettronici...). In questa copertina si trova incarnata l'essenza del Gothic Metal come dovrebbe sempre essere.


E infine terminiamo con i Tristania, ottima band che oggigiorno ci regala solo cd del tutto privi di pathos ed originalità. Complice anche un loro ammiccamento a certe estetiche lacuna coiloniane e la grande visibilità mediatica ottenuta dal 2003 in poi. Questo resta un gran bel cd, inferiore di poco al sublime "Widow's weeds" (1998), ma con una copertina decisamente più bella.